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A volte la realt� � cos� dura che bisogna imparare a guardare l� dove non si vede. Le immagini di questo libro fanno vedere quello che si vede. Ma aiutano, alla fine di un percorso, a guardare e a vedere anche l� dove non si vede. "Cos'� che fa camminare la strada? E' il sogno. Finch� la gente sogna, la strada continuer� a vivere. E' per questo che servono i sentieri, per farci parenti del futuro". E' una saggezza antica, pi� carica di sapienza del realismo contemporaneo che non sa immaginare mondi senza guerra e senza fame e senza siccit� e senza carestie e senza malattie da morirne e senza distanze abissali tra mondi e senza equivoci colossali nell'immaginarsi l'Altro. Si pu� fotografare il sogno? Questo libro racconta come la realt�, anche la pi� dura, pu� essere trasformata. Lo racconta senza fughe, con i colori del nero e del bianco, e alla fine si intravede il sentiero che ci fa parenti del futuro. Una terra che ha saputo resistere (e risuscitare) a quattro secoli di colonizzazione, a sedici anni di guerra civile, all'illusione marxista-leninista, alla simmetrica convinzione che la violenza delle armi possa dare da sola giustizia e libert�.
Questo libro e questo percorso fotografico potrebbero anche intitolarsi "L'AIDS e la speranza". Ma sarebbero stati impossibili se il Mozambico e la sua voglia di vivere e di mostrare che il futuro � possibile non si fosse incontrato con un'amicizia speciale, quella che adesso ha assunto il sapore di un santo patrono, e che cammina sotto il nome di Comunit� di Sant'Egidio.
(Il libro � disponibile presso la Comunit� di Sant'Egidio. Chi lo desidera pu� rivolgersi a [email protected])
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