|
|
AA.VV. Mario Marazziti (a cura di)
|
|
Lo stato non pu� porsi sullo stesso del singolo individuo. L'individuo singolo agisce per rabbia, per passione, per interesse, per difesa. Lo stato risponde meditatamente, riflessivamente, razionalmente. Anch'esso ha il dovere di difendersi. Ma � troppo pi� forte del singolo individuo per aver bisogno di spegnerne la vita a propria difesa. Lo stato ha il privilegio e il beneficio dei monopolio della forza. Deve sentire tutta la responsabilit� di questo privilegio e di questo beneficio. Capisco benissimo che � un ragionamento arduo, astratto, che pu� esser tacciato di moralismo ingenuo, di predica inutile. Ma cerchiamo di dare una ragione alla nostra ripugnanza alla pena di morte. La ragione � una sola: il comandamento di non uccidere. |