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Marco Impagliazzo
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"Accadono a Roma cose incredibili". E l'inizio dell'ultima pagina del diario che un ebreo romano, ufficiale delle Regie Forze Armate, scrive all'alba del 16 ottobre 1943, poco prima di essere catturato e avviato al campo di sterminio di Auschwitz. "Cose incredibili", infatti: nel giro di pochi anni le leggi razziali, e poi le deportazioni, sconvolgono e distruggono la vita della pi� antica comunit� ebraica italiana. Gli ebrei della capitale vivono la discriminazione razziale con incredulit� e amarezza, ignari tuttavia della tragedia che si va preparando. Protagonisti delle storie raccontate in questo libro sono, all'epoca, ragazzi, poco pi� che adolescenti. Sono sopravvissuti a volte per caso, a volte perch� la solidariet� e l'amicizia dei loro concittadini - spesso dei religiosi - sono stati pi� forti della paura delle rappresaglie, I loro ricordi, che pacatamente intrecciano insieme eventi drammatici e piccole vicende della vita quotidiana, testimonianze dai campi di sterminio e vivaci ritratti del popolo del Portico d'Ottavia, sono consegnati ai giovani di oggi perch� non si perda la memoria del pi� grave crimine contro l'umanit� di cui deve rispondere il nostro secolo.
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