Comunità di S.Egidio


 

   Lettera di un detenuto:


Cari amici della Comunit� di Sant'Egidio,

ho letto che state aiutando un ragazzo che si chiama Dominique che � condannato a morte. Io vorrei aiutarvi in qualche modo. Capisco cosa si pu� provare ad avere la pena di morte sulle spalle, lo posso capire perch� se io fossi stato negli USA oggi probabilmente sarei condannato a morte. Sono fortunato perch� mi hanno dato 30 anni e conosco il mio "fine pena", al contrario di altri amici sventurati che hanno il fine pena mai. E' come avere una spada di Damocle sulla testa. Io oggi ho 25 anni e tutto questo mi accadde a 18 anni. Ecco perch� posso immaginare come ci si sente: sembri un sepolto vivo. La pena di morte � una cosa atroce. Lo stato diventa "boia" anzich� darci l'esempio, vieni rinchiuso in un penitenziario e ti dimenticano l�. Spero e aspetto il giorno in cui non ci sar� pi� la pena di morte e ognuno potr� vivere felice accanto all'altro nella societ� senza pi� bisogno di delinquere. Purtroppo questa realt� � ancora lontana, ma passo dopo passo ce la possiamo fare! Vorrei sostenere la vostra causa ma io sono un pesciolino in mezzo all'oceano. Ditemi cosa devo fare e sar� felicissimo, ma voglio essere schietto: sono un detenuto, il mio aiuto potrebbe essere piccolo, ma bench� piccolo sar� felice di darvelo.

Tra noi detenuti c'� una forte solidariet�, ma anche voi della Comunit� di Sant'Egidio non scherzate [�].

N.