Cinquecentomila firme sono state raccolte in ogni parte del mondo per contrastare l'istituzionalizzazione e per consentire a chi � anziano e in difficolt� di poter restare a casa propria.

Leggi la lettera e inviaci la tua adesione

Sono un�ex insegnante di 63 anni e vivo con mio padre che ne ha 90. Voglio congratularmi con Maria, quella signora che coraggiosamente ha esposto il caso che tanti anziani come lei non hanno il pudore di dire ma magari maledicono l�ora e il momento che si ritrovano, alla fine dei loro giorni a vivere in un istituto. Voglio ringraziare Maria per la sua lettera che denuncia questo fatto e aderisco a quanto dice anche a nome di mio padre che � paralizzato e non pu� scrivere da solo.

Trovo importante l�iniziativa per favorire la permanenza degli anziani nel loro quartiere. Sarebbe sufficiente per Maria, come per altri, che coloro che vivono nel suo palazzo si facessero carico di alcune incombenze: chi fa la spesa non si affatica se la fa anche per un�anziana; chi cucina pu� preparare una porzione in pi� e portarla alla signora. La politica sarebbe la suddivisione dei compiti tra gli abitanti del palazzo. Questa � la mia idea. Vi auguro buon lavoro!

Sono una vecchia operaia, ora ho 84 anni. Mi interessano i problemi sociali e la Bibbia. La mia pensione mi basterebbe per pagare l�assistenza domiciliare ma sarebbe insufficiente per un istituto. Mia figlia abita lontano ed io ho il terrore del ricovero. Per questo ho distribuito tra i miei conoscenti e amici le fotocopie della Lettera di Maria e ho raccolto 63 firme di adesione che vi invio. Grazie a voi mi sento ancora viva.