Il Rosario
Misteri Gaudiosi (luned� e sabato)
Giovanni Paolo II, all'inizio del suo pontificato esort� tutti a non aver paura
di aprire le porte a Ges�. Ora, all'inizio di questo nuovo millennio, ripete ai
cristiani di ripartire da Ges�, di rivolgere a Lui i nostri occhi. Solo da Lui,
infatti, viene la salvezza e la pace. Ma come vedere Ges�? "C'� anche il
Rosario", sembra rispondere il Papa. S�, in compagnia di Maria, la prima che lo
ha accolto, � pi� facile vedere e amare Ges�. Per questo il Papa ha aggiunto,
ai misteri gaudiosi, dolorosi e gioiosi, anche i misteri della luce; vuole che
nel Rosario si contempli l'intera vita di Ges�. Il nuovo Rosario � quindi un
"compendio del Vangelo". Recitandolo si crea perci� una vasta comunit� di
fratelli e di sorelle che, assieme a Maria, continuano ad accompagnare Ges�,
come accadeva nella sua vita terrena. Recitarlo in famiglia � ancor pi� bello
perch� rafforza tutti nell'amore. Il Papa lo sottolinea: "Il rilancio del
Rosario nelle famiglie.� un aiuto efficace per arginare gli effetti devastanti
di questa crisi epocale". Il Rosario ci raccoglie tutti rendendoci
contemporanei di Ges�: assieme a Maria viviamo con Lui, amiamo con Lui,
pensiamo con Lui, percorriamo le strade e le piazze con Lui, cambiamo il mondo
con Lui. Per questo il Rosario � anche un'energia di pace. Scrive ancora il
Papa: "non si pu� recitare il Rosario senza sentirsi coinvolti in un preciso
impegno di servizio alla pace". Il Vangelo � il filo rosso che lega i misteri
del Rosario. All'inizio un piccolo brano evangelico enuncia il "mistero".
Sappiamo che l'ascolto della Parola di Dio fonda la nostra fede. Segue, quindi,
una breve riflessione per cogliere il senso spirituale del brano biblico che �
stato letto. Avendo gli occhi del cuore fissi su Ges�, apriamo quindi le nostre
labbra per recitare il Padre nostro e le dieci Ave Maria. Con il Rosario
quotidiano Maria ci aiuter� a crescere nella conoscenza e nell'amore di Ges�. I
misteri gaudiosi sono quelli della gioia. Ci ricordano infatti l'inizio della
storia di Ges� in mezzo agli uomini: � lui che porta la gioia.
I Mistero
Annuncio dell'angelo a Maria
Dal Vangelo secondo Luca
Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una citt� della Galilea,
chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di
Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei disse:
�Ti saluto, o piena di grazia, il Signore � con te�. A queste parole ella
rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le
disse: �Non temere, Maria, perch� hai trovato grazia presso Dio. Ecco,
concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Ges�. Sar� grande e
chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli dar� il trono di Davide suo
padre e regner� per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avr�
fine." Allora Maria disse all'angelo: "Come � possibile? Non conosco uomo". Le
rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scender� su di te, su te stender� la
sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascer� sar� dunque santo e
chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua
vecchiaia, ha concepito un figlio e questo � il sesto mese per lei, che tutti
dicevano sterile: nulla � impossibile a Dio ". Allora Maria disse: "Eccomi,
sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo
part� da lei.� (Lc 1,26-38).
Maria � una ragazza come tutte, e vive la vita ordinaria del suo villaggio.
Eppure su di lei si � posato lo sguardo del Signore; fin dal concepimento �
stata scelta per essere la madre di Ges�. Quel giorno, di fronte alle parole
dell'angelo, resta turbata. La Parola di Dio non lascia mai indifferenti quando
la si ascolta. Maria vince la diffidenza e si fida totalmente dell'angelo. Da
quel giorno cambi� non solo la sua vita ma anche la storia del mondo. Sono
passati duemila anni da quando "la Parola si � fatta carne". Maria, la prima
che ha accolto la Parola di Dio, sta davanti a noi per indicarci la via della
fede. Con lei anche noi diciamo: "Ecco la serva del Signore, avvenga a me
secondo la tua parola".
Ti prego, o Signore, donami la stessa disponibilit� di Maria, perch� ti accolga
nel mio cuore sempre.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.
II Mistero
Visita di Maria a Elisabetta
Dal Vangelo secondo Luca
In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta
una citt� di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salut� Elisabetta. Appena
Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussult� nel grembo.
Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclam� a gran voce: "Benedetta tu fra
le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio
Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto � giunta ai miei
orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha
creduto nell'adempimento delle parole del Signore". Allora Maria disse:"
L'anima mia magnifica il Signore". (Lc 1,39-46).
Maria, dopo aver ascoltato la parola dell'angelo, va "in fretta" dalla
Elisabetta. Il Vangelo non fa mai restare fermi dove si �; fa alzare
dall'egocentrismo e spinge ad andare in fretta verso gli altri, soprattutto
verso chi soffre e chi ha bisogno, come l'anziana Elisabetta che stava
affrontando una difficile maternit�. Ella, appena vede Maria venire a casa sua,
gioisce profondamente. E' la gioia dei deboli e dei poveri nel sentirsi
visitati dalle "serve" e dai "servi" del Vangelo. Quanti anziani e quanti
deboli aspettano la consolazione di una visita! Se ascoltiamo la Parola di Dio
siamo spinti a creare una alleanza nuova: l'amicizia che si stringe tra di
discepoli del Vangelo e i poveri.
Ti prego, o Signore, per la Chiesa tutta, perch� annunci sempre il tuo vangelo
in ogni luogo, a chi � nelle tenebre, a chi � lontano, a chi ti cerca.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.
III Mistero
Nascita di Ges�
Dal Vangelo Secondo Luca
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordin� che si facesse il censimento
di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando era governatore
della Siria Quirinio. Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua
citt�. Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla
citt� di Nazaret e dalla Galilea sal� in Giudea alla citt� di Davide, chiamata
Betlemme, per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.
Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del
parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo
depose in una mangiatoia, perch� non c'era posto per loro nell'albergo. C'erano
in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al
loro gregge. Un angelo del Signore si present� davanti a loro e la gloria del
Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo
disse loro: "Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sar� di tutto
il popolo: oggi vi � nato nella citt� di Davide un salvatore, che � il Cristo
Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che
giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine
dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel pi� alto dei
cieli, e pace in terra agli uomini che egli ama". (Lc 2,1-14).
E' una scena semplice: Maria e Giuseppe con il bambino, deposto in una
mangiatoia. Questo "mistero" ha cambiato il corso della storia; l'ha divisa in
prima e dopo Cristo. E' il mistero del Natale: un Dio bambino. I pastori, dopo
aver ascoltato l'angelo, obbediscono alla sua parola, trovano Ges� e sono pieni
di gioia. Non lo trovano nei palazzi dell'autosufficienza, n� in quelli
dell'egoismo o della ricchezza, ma fuori della citt�, in una grotta. Scrive
tristemente Luca: "non c'era posto per loro nell'albergo". Troppo spesso,
ancora oggi, nelle nostre citt� e nei nostri paesi "non c'� posto" per tanti
poveri, malati, deboli, carcerati, torturati, profughi. A noi, come a quei
pastori, � chiesto di continuare ad ascoltare le parole dell'angelo: "vi � nato
un salvatore,.un bambino avvolto in fasce". Alziamoci dalla nostra
autosufficienza e uniamoci a quei pastori: vedremo anche noi un bambino e
saremo pieni di gioia.
Ti prego, o Signore, perch� la Chiesa, come Maria, sappia essere madre di Ges�
e lo faccia nascere nei cuori e nella vita degli uomini.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.
IV Mistero
Presentazione di Ges� al tempio
Dal Vangelo secondo Luca
Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge di Mos�,
portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore..Ora a Gerusalemme
c'era un uomo di nome Simeone.. Mosso dunque dallo Spirito, si rec� al tempio;
e mentre i genitori vi portavano il bambino Ges� per adempiere la Legge, lo
prese tra le braccia e benedisse Dio: "Ora lascia, o Signore, che il tuo servo
vada in pace secondo la tua parola; perch� i miei occhi han visto la tua
salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli, luce per illuminare le
genti e gloria del tuo popolo Israele".. C'era anche una profetessa. Era molto
avanzata in et�, aveva vissuto col marito sette anni dal tempo in cui era
ragazza, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si
allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e
parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme (Lc
2,22-38).
Ges� viene portato al tempio. Due anziani, Simeone ed Anna, lo accolgono. Nella
nostra societ� gli anziani sono spesso messi da parte e comunque non
considerati degni di attenzione e di rispetto. Nel Vangelo accade il contrario,
sono tra i primi ad accogliere Ges�. E lo fanno a nome di tutti gli anziani.
Simeone � consolato dalla presenza di quel bambino, e lascia ai credenti di
tutti i tempi uno degli inni di lode a Dio pi� belli. E Anna, con i suoi 84
anni, diviene la prima predicatrice del Vangelo. Anche da anziani si pu�
incontrare il Signore e ricevere una nuova amicizia e un nuovo vigore. E la
vita, da anziani, pu� anche essere pi� intensa e pi� importante di quella gi�
vissuta. E' il miracolo che accade a chi ascolta il Vangelo.
Ti prego, o Signore, per tutti gli uomini e le donne anziani, perch� il peso
dell'et�, la tristezza e l'amarezza non impediscano loro di riconoscerti.
Quando gli vai incontro, i loro occhi siano illuminati e possano avere gesti
d'affetto e parole per accoglierti ed essere consolati.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.
V Mistero
Ges� ritrovato nel tempio in mezzo ai dottori
Dal Vangelo secondo Luca
I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di
Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma
trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il
fanciullo Ges� rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.
Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li
ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore
per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua
madre gli disse: "Figlio, perch� ci hai fatto cos�? Ecco, tuo padre e io,
angosciati, ti cercavamo". Ed egli rispose: "Perch� mi cercavate? Non sapevate
che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?" (Lc 2,41-49).
Ges�,
in quella prima Pasqua, rivela che egli � tutto del Padre. Maria e Giuseppe,
pur essendo i pi� vicini, non lo hanno ancora capito. Sar� cos� anche
nell'ultima sua Pasqua, quando anche i discepoli non lo comprenderanno e lo
lasceranno solo. "Perch� mi cercate?" dice Ges� ai genitori. Eppure �
un'angoscia bella, quella di Maria e Giuseppe. Come non essere angosciati senza
Ges�? Noi, spesso, pur lontani dal Signore, ce ne stiamo beatamente tranquilli.
Maria e Giuseppe insegnano ad avere la giusta preoccupazione: non perdere mai
il Signore. Essi quando lo persero, non smisero di cercarlo. E lo ritrovarono.
Ma non dove essi pensavano. Lo trovarono nel luogo della preghiera. Ges� lo si
trova anzitutto nel Vangelo, nella preghiera, nei fratelli e nei poveri; perch�
queste sono "le cose del Padre ". Di esse Ges� deve occuparsi. E con lui anche
i discepoli.
Ti prego, o Signore, perch� io ti segua cercando e costruendo la pace per
questo mondo in attesa che venga il tuo regno.
Padre nostro, 10 Ave Maria, Gloria.
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