7 aprile 2008
PAPA BENEDETTO XVI
IN VISITA AL MEMORIALE DEI TESTIMONI DELLA FEDE DEL NOVECENTO
E ALLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO IN OCCASIONE DEL 40°
 

Il memoriale dei testimoni della fede - VIDEO


Indirizzo di saluto del Prof. Andrea Riccardi a Sua Santit� Benedetto XVI

 

Beatissimo Padre,

con grande gioia La accogliamo nella basilica dell’Apostolo Bartolomeo, oggi luogo memoriale dei “Nuovi Martiri” del XX secolo. Cos� lo volle il Servo di Dio, Giovanni Paolo II, che aveva affidato la basilica alla Comunit� nel venticinquesimo anniversario con quella fiducia affettuosa che ci ha fatto crescere.

La accogliamo, Padre Santo, come Successore di Pietro. Sant’Ambrogio afferma: Ges� ci ha lasciato Pietro come “vicario del suo amore”. Pietro e i suoi successori ci radunano con amore e sulla via dell’amore. E’ vero! Lei ci ha insegnato, dalla prima enciclica, che l’amore vero libera dalla filautia, dall’amore per s�. Oggi Vostra Santit� onora la memoria dei martiri, le cui esistenze parlano di un amore forte come la morte. Uomini e donne che non hanno vissuto per s�: scandalo per il mondo del Novecento, che ha fatto sua suprema legge il “salva te stesso”, gridato a Ges� sotto la croce. Tale � ancora il mondo del nostro secolo. E purtroppo tanti cristiani sono ancora uccisi in varie parti del mondo!

Siamo toccati dal fatto che la Sua visita avvenga nel quarantesimo anno di Sant’Egidio, come un dono prezioso. Nati a Roma sentiamo un affetto filiale per Vostra Santit�, Vescovo di Roma e, dov’� Sant’Egidio nel mondo, c’� sempre un po’ di Roma.

Quarant’anni fa, dopo il ’68, quel grande sconvolgimento occidentale, muovemmo i primi passi. Uno slancio vitalistico animava le giovani generazioni per fare un mondo migliore: � rifluito invece in un pesante ripiegamento, come Lei ha scritto. Rutilio Namaziano con spirito romano ha insegnato: � Ordo renascendi est crescere posse malis (all’essenza del rinnovamento appartiene la capacit� di crescere attraverso i mali) ï¿½.

In quella temperie, sentimmo di non farci guidare da noi stessi. Perch� il mondo fosse migliore, dovevamo cambiare noi stessi. Ci guid� l’amore per la Parola di Dio, anima della preghiera di ciascuno, accolta nelle nostre preghiere di ogni sera in tutte le Comunit�, da Roma, all’Africa, all’Asia, all’America Latina… La Parola di Dio cresce in noi, come dice il Grande Gregorio. Ci ha guidato l’amore per la liturgia e il Triduo Pasquale, vissuto come cuore della nostra Comunit�.

Cercavamo un mondo nuovo, comprendemmo di doverci rinnovare personalmente e sempre. Siamo sempre figli pi� grati di questa Madre antica, la Santa Chiesa Cattolica, con gli apostoli, i santi, i martiri. Siamo contenti di essere figli di questa Madre!

Siamo stati preservati dal freddo delle ideologie di quegli anni, dal calore bruciante del vivere per s�. Siamo stati guidati sulla via dell’amore. Verso gli altri. Soprattutto i pi� poveri, di Roma, poi del mondo, con i loro dolori, le loro malattie –l’AIDS-, le loro guerre. I poveri ci hanno dato tanto.

Lei sa, Padre Santo, che tra tante terre che amiamo (siamo in circa settanta paesi del mondo), l’Africa � nel nostro cuore con le sue grandi risorse umane: ma � anche una terra dove il materialismo umilia l’uomo con la violenza, la povert�, il culto del denaro, sfigurando l’immagine di Dio. Dall’Africa al mondo intero, nel nostro piccolo, vediamo in opera la forza umanizzante, liberatrice e pacificatrice della gratuit� della vita cristiana.

Abbiamo scoperto il dono gioioso e responsabile di un carisma. E’ quel che siamo felici di dire alla Santit� Vostra: siamo contenti di essere cristiani e figli della Chiesa! Lo diciamo con un grido di gioia pi� forte delle grida di dolore che pur sentiamo nel mondo. S�, contenti di essere cristiani!

Cos�, la nostra umile vita si raccoglie grata questa sera attorno a Lei, Padre Santo, attorno alla testimonianza dei “Nuovi Martiri”, in questo tempo di Pasqua. Ora la Resurrezione di Ges� ci illumina dal profondo e ci  proietta, da Roma al mondo intero, in un senso rinnovato della missione dei discepoli di Ges�, mandati a comunicare il Vangelo e a guarire le malattie.

La Sua Presenza in mezzo a noi ci commuove e ci tocca. Possa il Signore sostenerLa sempre con ogni dono e proteggerLa, mentre si incammina verso il quarto anno del Suo Pontificato. Grazie!