Ecumenismo |
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Incontri Internazionali L'Icona dei Martiri e testimoni della Fede del XX secolo
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Settimana di
Preghiera per l'Unit� dei Cristiani
Gv. 17,15-23 In questa settimana di preghiera per la piena comunione delle Chiese del Signore, poich� si tratta della sua preghiera, ringraziamo il Signore per tutto quello che la Comunit� di Sant'Egidio ha fatto e non cessa di fare, perch� tutte queste Chiese, � il desiderio di Cristo, siano una cosa sola, riflesso della comunione trinitaria. Bisogna riconoscere che il faticoso e delicato dialogo ecumenico ha grandemente bisogno di questa testimonianza che la Comunit� di Sant'Egidio rende con pazienza e senza equivoci, sperando contro ogni speranza. Infatti il contesto ecumenico � particolarmente difficile. Noi siamo oggi tanto abituati a vivere in piena diversit� che un crescente relativismo ci considera arroganti se qualcuno di noi osa ancora confessare che dice il vero e vive la verit� in quanto cattolico, unito con il Santo Padre sotto la sua autorit� di Pastore un�versale. D'altra parte viviamo in un mondo che, grazie a Dio, � in cerca della pace e dell'unione, e dove, malgrado tutti i loro limiti e debolezze, le Nazioni Unite s'impongono come una garanzia per la sopravvivenza del nostro pianeta. In un tempo in cui i popoli si orientano verso una sempre maggiore unit� politica e nazioni divise da secoli di odi e di conflitti si raccolgono in nuove strutture di tipo sovranazionale, non � controculturale, addirittura intollerante non contentarsi di un'intesa, di un accordo delle religioni cristiane unite, in cui ciascuna rimane a casa propria, pur rispettando sinceramente l'altra con una solidariet� reale nel Cristo? Il Signore non � morto per un accomodamento cortese a gentile, ma perch� i cristiani "siano come noi - Padre e Figlio - una cosa sola. Io in loro e Tu in me, perch� siano perfetti nell'unit�" (Gv. 17,22-23). Anche la Comunit� di Sant'Egidio �
dolorosamente cosciente cheil Signore non � morto per una coesistenza pacifica delle chiese, ma per
una piena comunione come il Padre � uno con il Figlio e il Figlio con il
Padre nel loro Spirito. Questa maniera di vedere il dialogo ecumenico
sembra poco irenico e fraterno, tuttavia non � affatto una chiusura
superba o una intransigenza insormontabile. Al contrario, pur riconoscendo
la disunione del cristiani come uno scandalo che rende vana la morte del
Signore, pur rifiutando un'intesa a buon mercato che spregia la fede
cristiana, il dialogo nella verit� per la verit� moltiplica come fa la
Comunit� di Sant'Egidio gli incontri e le amicizie, gli scambi e i
progetti comuni, uno scambio vitale nella preghiera a nella vita
ecclesiale, inserendo tutto questo dialogo con fede e pazienza in questo
movimento del Signore che, elevato sulla croce, attira tutti e ciascuno a
S� per la piena comunione con suo Padre nel loro Spirito. La Chiesa indivisa � gi� sul cammino dell'unit�, una unit� affiorata ma gi� vissuta, bench� sulla croce di una Chiesa straziata, che nel suo Signore rimane amorosamente la Chiesa una. Ecco la preghiera di questa sera: una preghiera di rendimento di grazie per la scoperta di questo cammino ecumenico sul quale il Signore che porta la croce della nostre lacerazioni ci accompagna verso questa citt� di Dio in cui non ci sono pi� templi, pi� notti, perch� Dio sar� tutto in tutti. La grazia del Signore Ges� sia con noi tutti.
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