Memoria dei testimoni della fede del XX secolo



 

 

 

Roma, 12/10/2002
Celebrazione ecumenica in memoria 
dei testimoni della fede del XX secolo 
con S.B. Teoctist, patriarca di Romania

Saluto di
Andrea Riccardi

Beatitudine,
Eminenze,

� con grande gioia che la Comunit� di Sant�Egidio d� il benvenuto a lei, Patriarca della Chiesa ortodossa di Romania, a chi la accompagna, ai signori cardinali, ai vescovi e a tutti gli amici qui convenuti.

Un antico luogo di preghiera, come questo, segnato dalla memoria dell�apostolo Bartolomeo, del martirio delle prime generazioni, di quella di San Adalberto, evangelizzatore degli slavi, � stato affidato dal Papa alla nostra Comunit�, quasi dieci anni fa. Ogni sera in questo luogo si radunano soprattutto giovani per pregare il Signore. Nei locali qui accanto ha lavorato la commissione per i nuovi martiri, che ha raccolto tante testimonianze di caduti per il Vangelo nella Chiesa cattolica.

Per questo, neI 2000, il Santo Padre ha accolto il nostro desiderio che qui fosse il luogo memoriale dei testimoni della fede del XX secolo, una grande folla da tutti i popoli e le lingue. Infatti la coscienza del Novecento, come secolo del martirio cristiano, � una delle pi� preziose eredit� del Giubileo del 2000.

Oggi, la sua presenza, Beatitudine, patriarca d�una Chiesa che ha tanto sofferto nel XX secolo, inaugura felicemente questo luogo memoriale di fronte all�icona dei nuovi martiri, che la pazienza intelligente e creativa di Renata Sciach� e dei suoi collaboratori, ha dipinto perch� non dimentichiamo, perch� solleviamo il nostro sguardo dalla concentrazione di noi stessi e contempliamo i nuovi martiri del XX secolo. Sento il dovere di ringraziare lei, i suoi collaboratori e quanti hanno lavorato per il restauro di questa chiesa.

I nuovi martiri parlano di unit�, come attesta la presenza del Patriarca di Romania, assieme a quella del card. Kasper, tessitore paziente di fraternit� ecumenica. Assieme al card. George, titolare di questa basilica e venuto dagli Stati Uniti, la presenza del card. Ruini, a cui noi romani siamo tutti affezionati, che rappresenta il Papa nella nostra vita diocesana, manifesta bene i sentimenti di Roma: quanto Roma senta la fraternit� con la Romania cristiana, per tanti motivi, ma soprattutto a partire dal sacrificio di tanti martiri. La presenza di cardinali, vescovi, signori ambasciatori, amici provenienti da molti luoghi, rende quest�occasione festosa, nella memoria di quel martirio che parla di un amore pi� forte della morte. La memoria dei testimoni della fede � un�eredit� da far fruttificare nell�amore: ce ne rende il Signore capaci!