C�� bisogno di parlare di pace sempre! Perch� la pace � il bene
necessario per vivere. Lo diciamo oggi guardando a tanti paesi
che vivono il dramma della guerra, sono sull�orlo di guerre
civili come il Kenya e il Pakistan, scossi da violenze come
l�Iraq, il Libano, il Darfur o minacciati dal terrorismo. Lo
diciamo ancora una volta pensando alla Terra Santa, mentre
qualche nuova speranza di pace si sviluppa dall�incontro tra
israeliani e palestinesi. Occorre parlare di pace per tanti. Se
si alza un poco lo sguardo dalla realt� quotidiana di ciascuno
di noi si capisce perch� c�� bisogno di parlare di pace: ancora
troppe guerre nel mondo, troppo violenza, molte minacce del
terrorismo, troppa sofferenza inferta dall�uomo al suo fratello.
Questo anniversario della giornata della pace si incrocia
provvidenzialmente con un altro anniversario: quello della
nascita della Comunit� di Sant�Egidio. Sono quarant�anni! Non �
superfluo sottolineare come siamo felici che la storia della
Comunit� si sviluppi insieme alla grande idea della pace
sostenuta dalla Chiesa in questi anni. Dalla giornata mondiale
per la pace di Paolo VI, alla preghiera per la pace di Assisi
delle grandi religioni mondiali voluta da Giovanni Paolo II.
Sono due grandi iniziative che trovano noi di Sant�Egidio
fortemente impegnati. E oggi ne sono testimonianza le 380
manifestazioni che si svolgono in 65 Paesi del mondo. Il nome di
Sant�Egidio � da molti anni legato alla pace: questo ci rende
contenti e allo stesso tempo di impegna in nuove responsabilit�.
S�, perch� sono convinto che la pace � una grande idea. Una
grande idea che si deve realizzare sempre di pi�. In un mondo in
cui sembrano essere morte o spente le grandi idee e i grandi
ideali noi diciamo che la pace � una grande idea. Vale la pena
investire la vita nella ricerca della pace, vale la pena
spendersi per la grande idea della pace.Lo diciamo ai pi� grandi
di et�, ma anche ai pi� giovani e ai bambini che sono qui
numerosi oggi. La pace comincia da un gesto, da una parola, da
un�attenzione nella vita di tutti i giorni e si allarga fino ai
pi� grandi conflitti che sconvolgono la terra. Noi di Sant�Egidio
vogliamo ancora vivere per la grande idea della pace! Cos� come
continueremo a lottare per la fine della pena di morte nel mondo
dopo il grande successo della moratoria sulle esecuzioni
capitali all�Assemblea generale dell�ONU.
Nel 1948 il l�organizzazione delle Nazioni Unite rendeva
pubblica la Dichiarazione universale dei diritti umani. Con quel
documento gli Stati reagivano agli orrori della seconda guerra
mondiale riconoscendo un�unit� della famiglia umana e dei popoli
basata sulla pari dignit� di tutti gli uomini e le donne: fu un
passo decisivo nel difficile e impegnativo cammino verso la
pace. In Italia, poi, 60 anni fa veniva emanata la Costituzione
repubblicana dove, all�articolo 11 si legge che: �l�Italia
ripudia la guerra come strumento di offesa alla libert� degli
altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali�. Sono due pietre miliari su cui costruire una
societ� pi� giusta, pi� umana e pi� pacifica. Sono due documenti
fondamentali che ci incoraggiano a continuare a vivere come veri
amici della pace.
Siamo convinti che realmente �l�umanit� � come scrive Benedetto
XVI nel messaggio per la pace di quest�anno � sia una grande
famiglia e che non viviamo gli uni accanto agli altri per caso,
ma stiamo tutti percorrendo uno stesso cammino come uomini e
quindi come fratelli e sorelle� . E� l�idea di questa marcia:
camminare insieme all�inizio di quest�anno come fratelli e
sorelle, veri amici della pace. Qui a Roma e in tante parti del
mondo.