italia africa 2004

Comitato Promotore

Comune di Roma, 
CGIL, CISL, UIL,
Comunit� di Sant'Egidio,
FAO, IFAD, PAM, UNICEF,
ONG italiane, Forum del Terzo settore,
Comitato cittadino per la Cooperazione e la Solidariet�,
WWF Italia, Istituti Missionari Italiani

 

Il sito

www.italiafrica.org

 

Rassegna Stampa

 

ITALIA AFRICA 2004
IL DESTINO DELL'AFRICA
DIPENDE ANCHE DA NOI

...E IL NOSTRO ANCHE DALL'AFRICA


A Roma, un comitato di cui fanno parte associazioni e istituzioni della citt�, organizza una serie di Incontri e iniziative di solidariet� il 16 e 17 aprile

italia africa 2004 manifesto

16-17 aprile 2004
Convegno sul tema
Africa ed Europa:
un destino comune
Campidoglio - Sala della Protomoteca

IL PROGRAMMA

17 aprile 2004
Manifestazione nazionale
La Comunit� di Sant'Egidio
invita tutti a partecipare
appuntamento alle ore 15.00
a piazza Barberini - lato cinema

- Lottare contro la povert�
- cancellare il debito per i pesi pi� poveri
- promuovere la tutela dei diritti umani
- aumentare gli aiuti allo sviluppo
- fornire gratuitamente medicine e vaccini
- promuovere l'embargo totale della  vendita delle armi

APPELLO
L'Africa � un immenso continente, nel quale oggi si sta giocando una buona parte del destino del nostro pianeta. In Africa la comunit� internazionale � chiamata ad affrontare problemi e situazioni intollerabili, per qualsiasi persona abbia a cuore le sorti di tutta l'umanit�. La fame, le guerre, le malattie fanno molte pi� vittime di quante hanno fatto, in Europa, le due guerre mondiali del secolo appena trascorso, e questo perch� non c'� risposta a bisogni fondamentali e primari dell'uomo: un bicchiere d'acqua, un pezzo di pane, un semplice medicinale.
Quello che vogliamo affermare con forza � che il destino dell'Africa non � immutabile. L'Africa ha potenzialit� enormi, che devono essere sostenute dal coraggio del cambiamento, da un impegno politico incisivo che muti l'indirizzo attuale, che cambi l'ordine delle priorit�, che ponga al centro dell'agenda politica internazionale scelte concrete di lotta a una condizione inaccettabile, attraverso l'affermazione di modelli di sviluppo pi� solidali e sostenibili.
Affinch� l'Africa non sia soltanto un continente di ingiustizie e di morte, noi riteniamo che il dovere di ogni organizzazione internazionale, di ogni governo nazionale e locale, delle associazioni e delle organizzazioni non governative, sia quello di assumersi le proprie responsabilit�, ognuno per la propria parte, anche la pi� piccola. Cancellare il debito per i paesi pi� poveri, ridurre drasticamente e destinare a fondi di sviluppo le somme restituite, aumentare gli aiuti allo sviluppo, giungere a un embargo totale della vendita delle armi, intervenire per permettere di produrre e distribuire gratuitamente in Africa i vaccini e gli strumenti di prevenzione delle malattie - prima fra tutte l'Aids - che la affliggono, sono solo alcune delle molte possibilit� con cui � possibile attuare una politica diversa da quella che � oggi causa di tanti disastri. Una politica che a sua volta venga accompagnata, nei paesi africani, dal pieno affermarsi dei sistemi democratici e del pluralismo politico, dalla legalit� e dalla tutela dei diritti umani, da un governo trasparente delle risorse, dalla reale possibilit� del pieno dispiegarsi delle potenzialit� delle economie e delle societ� civili e anche in questo modo della prevenzione dei conflitti e della costruzione della pace.
E' qui che � racchiuso il futuro dell'Africa e dei popoli africani. Sono stati compiuti passi importanti, sono state tenute libere elezioni, sono state definite politiche di risanamento economico, sono nate organizzazioni sovranazionali, a cominciare dall'Unione Africana, alla quale � importante che l'Unione Europea offra tutto il suo sostegno, fino al momento in cui i popoli africani arriveranno a prendere in mano il proprio destino e a contare di pi� in tutte le sedi internazionali.
Per essere messa nelle condizioni di crescere e svilupparsi, l'Africa guarda prima di tutto all'Europa. � una prova di civilt� e di responsabilit� quella che l'Europa, tutti noi, dobbiamo dare per contribuire al raggiungimento degli obiettivi proposti nella dichiarazione del millennio, entro il 2015.
Non � solo un'esigenza morale che ci deve spingere ad agire. Dobbiamo avere la consapevolezza che oggi il mondo � unito da una comunit� di destino, e che la povert� e il non rispetto dei diritti umani tengono ai margini di una crescita paesi e attori legittimi e potenziali degli equilibri mondiali, ma anche di possibili e gravi squilibri.
� quindi urgente definire una politica comune europea. Cos� come � necessario che l'Unione Europea e i singoli governi sviluppino un'azione convergente ed efficace per affermare l'idea e la possibilit� di un governo mondiale, sostenendo la riforma dell'ONU, la valorizzazione all'interno della Carta dell'Onu della tutela dei diritti umani e delle condizioni di legittimit� dell'intervento sovranazionale, l'istituzione del Tribunale internazionale e di organismi specifici per la salvaguardia dell'ambiente e della salute.
E' un compito epocale, quello che abbiamo di fronte. E' una sfida enorme. Proprio per questo serve un lavoro comune, serve moltiplicare le occasioni per modificare, nei fatti, l'ordine delle priorit�, l'agenda politica della comunit� internazionale. Molto dipende da noi.

Per aderire all'appello: 
www.italiafrica.org