Il sistema della pena di morte negli Stati
Uniti si sta sfaldando per i troppi errori commessi, secondo una
ricerca ispirata dalle statistiche sulle condanne capitali che in
due casi su tre vengono cambiate in sentenze detentive o
assoluzioni in sede di appello. Il 68% delle condanne a morte,
stando a un rapporto reso pubblico oggi dal docente di legge alla
Columbia University James Leibman, da' luogo a verdetti diversi
quando i condannati fanno ricorso, mentre dal 1973 al 1995 e'
stato eseguito solo il 5,4 delle sentenze capitali emesse, ovvero
313 su 5.760. Il sistema che porta a tante condanne a morte e ad
appelli con esito diverso, scrive Leibman a pochi giorni dalla
decisione del Texas di rivedere una serie di pene capitali
chiamando in causa la discriminazione razziale, ''sta collassando
sotto il peso dei propri errori'' che sono ''epidermici per tutto
l'apparato, da stato a stato, di anno in anno''.
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