NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000

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CONFERENZA DEI GENITORI DI JOAQU�N JOS� MARTINEZ Joaqu�n Mart�nez e Sara P�rez - Esgl�sia di Sant Ll�tzer, 16 febbraio di 2000

La pena di morte � sparita in alcuni stati, ma ancora sta con noi. La prova � che in questi momenti ci ha toccato a noi, una famiglia normale, una famiglia d�immigranti spagnoli. E c'� uno spagnolo condannato a questa pena, ed condannato ingiustamente. Ma non importa che sia innocente o colpevole: la pena di morte non deve esistere.

Questo discorso coinvolge tutti, ma se uno non lo vive da vicino, non si rende conto. Quelli che abbiamo una certa et� l'abbiamo vissuto da vicino. Magari noi non siamo mai stati in pericolo, ma i nostri genitori, il mio, pass� per esempio per questo ed ebbe la gran fortuna di poter scappare da un gran massacro che ci fu in Paracuellos del Jarama molti anni fa. Egli e due dei suoi compagni fuggirono e salvarono le sue vite. Questo � molto importante. Altri non poterono salvarla. Ma da l�, ad uno gli rimangono queste storie che gli contano da bambino e continua a crescere sotto un regime [il franchismo] e ne esce quando ha gi� la maggioranza di et�, esce di un paese che non gli conviene per quel tipo di statisti che c�erano. E quando arriva per la seconda volta ad uno dei paesi che si considera uno dei democratici del mondo, dove i diritti umani si rispettano dal pi� bambino fino al pi� anziano, si trova che la realt� � un'altra. E non solamente quello: gli tocca vivere in carne propria una sentenza a morte.

Ora noi ricordiamo che � una lotta di tutti. Non solamente dei paesi che hanno nel suo codice penale la pena di morte come punizione, anche dei paesi che non l'abbiamo. Forse qui non ritorner� mai, forse noi non la verremmo qui in Catalogna, ma non sappiamo magari quello che passer� con le nuove generazioni, con i nostri nipoti. Perch� cos� come facemmo una nuova costituzione 21 o 22 anni fa, c�� la possibilit� di avere una nuova costituzione tra 30 o 40 o 25 anni, si pu� fare un referendum, un plebiscito. Quando c'� una maggioranza a favore di qualcosa, in un paese democratico, si pu� riuscire ad avere cose che hanno abolito altre generazioni anteriori.

� molto triste continuare a parlare della stessa cosa, � molto doloroso dovere ricordare questo, ma tutti stiamo in pericolo in un mondo globalizzato che, senza renderci conto, cos� come c'esporta nelle universit�, vestiti vaquero, gli hamburger e la Coca cola, pu� esportarci nuovamente la pena di morte. Lo stanno facendo attualmente in paesi latinoamericani: il Messico non ha la pena di morte, ma studia se torna ad instaurarla, per influenza nordamericana; in Guatemala stanno importando barelle ed iniezioni letali per esecutare carcerati. Si sta studiando che anche le donne possano essere condannate a morte. Questa � influenza indiscutibile dell'USA Dobbiamo prestare attenzione. Noi stiamo in questa lotta non solo per provare l'innocenza di Joaqu�n, nostro figlio, bens� per creare consapevolezza. Voi potete essere convinti, ma magari quelli che vi circonda � i vicini, i vostri amici, i vostri parenti - non sono tanto convinti. Abbiamo visitato ultimamente varie universit� spagnole nella nostra lotta. Ed abbiamo notato che nelle facolt� di Diritto c�� una gran maggioranza o la totalit� degli alunni che stanno contro la pena di morte. Ma � molto triste vedere che in altre universit� o in altre facolt� pi� del 50 percento degli studenti stanno a favore della pena di morte. � incredibile: �S�, io in alcuni casi.� E io gli chiedo: �In che casi?.� �Nel terrorismo. Tu t�immagini che vado con la mia fidanzata, la violentano, l�ammazzano... Allora sto a favore della pena di morte.� Incominciano ad enumerarti casi e finiscono dicendo che per rubare un portafoglio pu� chiedersi la pena di morte. Perch� quando si parla in un momento di eccitazione tutti gridiamo �Che l'ammazzino! Che l�appicchino!.� Questo tipo di cose si sentono e si continua a sentire quando ci sono attentati dell�ETA. E se noi avessimo tirato fuori questo dal nostro sentimento interno, n� per un attentato contro qualcuno della nostra famiglia lo chiederemmo. Mio figlio alcuni giorni fa mi diceva: �Io so che esco. Ma se si abolisse la pena di morte in Florida, io rimanevo qui volontariamente un anno.� Io so che la Comunit� di Sant�Egidio � una comunit� religiosa. So che stiamo nella stessa causa, nella stessa lotta. So che il lavoro � arduo e difficile, ma se noi riusciamo ad abolirla in USA, forse avremmo fortuna ed il resto del mondo c�imiter�. Questa � la nostra lotta. � finita la segregazione razziale quando sembrava impossibile. Io credo che siamo molto vicini alla moratoria, forse prima che finisca quest�anno o a principio del prossimo anno. Siamo convinti. Hanno passato molte cose negli ultimi anni in Usa, come accantonare la sedia elettrica in Florida, le dichiarazioni del Governatore di Chicago, del Presidente dell'USA La stampa dell'USA si � interessata in questo caso, quando prima nessuno ci ascoltava, abbiamo avuto l�aiuto di alcune persone che prima ci sembrava impossibile, perch� parlare ad un nordamericano de la pena de morte � come insultare la sua mamma, impazziscono. Ed in questo momento stanno ragionando, e si stanno ragionando siamo nella buona strada. E questo lo dobbiamo molte volte a queste istituzioni che lavorano in silenzio, con la preghiera e con il lavoro riescono poco a poco. � molto difficile, ma questo � un lavoro che ci concerne a tutti: a quelli che apparteniamo a questi gruppi ed a quelli che non apparteniamo. Affinch� nessuna famiglia non abbia mai lo stesso problema che abbiamo noi. C'� una frase che Joaqu�n ci ha ripetuto molte volte: �Qui la vita non � vita.� Credo che lo riassume tutto. �Io sono un privilegiato, sono uno dei carcerati che meglio vive, qui, nel corridoio della morte.� Egli ci ha detto molte volte che lo qualificano, come dicono in USA, de �celebrity�, cio� una celebrit�, un famoso, qualcuno importante. Questo lo dobbiamo a molta gente, molta gente che � qui seduta questa notte, molta gente che non sta, alla stampa di questo paese che si � comportato straordinariamente bene con noi, perch� quando noi arriviamo per la prima volta in Spagna con questo problema, a Madrid, molto poca gente ci credeva. Infatti, anche la nostra famiglia, i nostri amici, non ci credevano, non ci comprendevano. C'� voluto molto lavoro, ma siamo riusciti. Ed abbiamo fatto alcuni movimenti importanti. La vita nel braccio della morte � inumana. Stiamo parlando del paese pi� anticipato in tecnologia nucleare, elettronica... e tuttavia si vive nella prigione di Starke a temperature sotto zero, senza niente di riscaldamento n� aria calda. C'erano temperature di pi� di 40�C, ed i carcerati, compreso mio figlio, dovevano passare seduti tutto il giorno perch� si disidratavano ed annegavano, perch� non c'era un ventilatore. Ai carcerati del braccio della morte dello Stato della Florida, che � quello che meglio conosciamo, non gli era permesso di avere un libro di lettura ad eccezione di certi opuscoli, neanche la Bibbia, che solo potevano passare alcune chiese protestanti o anglicane, che sono quelle che hanno pi� potere in quel settore. I carcerati uscivano solo due volte la settimana per lavarsi. Docce di cinque minuti. Uscivano completamente nudi delle sue celle, ammanettati, con catene nei piedi, in gruppi di dieci. Dovevano lavarsi molto rapidamente, in alcune scatole metalliche con due vuoti per dove tiravano fuori le mani e poi gli toglievano le manette affinch� potessino insaponarsi. Ai cinque minuti il vigile toccava il metallo della scatola, dove c'� solamente una doccia, e dovevano uscire correndo per non andare alle celle di punizione. Quando uscivano da quelle docce, bagnati e pieni di sapone, scivolavano nel suolo e cadevano alcuni sopra ad altri e quell'era motivo di irrisione dei portinai. Questo succedeva nell'anno 1.999 - non stiamo parlando di 200 o 300 anni fa - nello stato della Florida, nel paese pi� ricco del mondo. Stiamo tentando di aiutare molta altra gente, non solo nostro figlio, ed abbiamo saputo tutte queste cose. E le abbiamo denunciate al mondo. I vigili dispongono della posta e realizzano censura della posta. Questo non mi sembra male. Ma questi leggono le lettere che le fidanzate o le mogli di alcuni carcerati inviano, con messaggi intimi o di amore, o di ricordo, in alcuni casi. Si burlano e le buttano nella spazzatura e quelle lettere non arrivano mai con l'intervento di quelli carcerati. Quando succedono tutte queste cose, si tenta non solo di condannare a morte bens� una tortura psicologica. Tutti i mercoled� all'una del pomeriggio si provava la famosa sedia elettrica nel carcere di Starke, con blackout di luce e scariche elettriche. Non era nient'altro che un promemoria per tutti quelli carcerati, ricordarli che un giorno dovranno sedersi su quella sedia che stavano provando vuota. Questo sono torture, non solamente una condanna a morte. Non � arrivare un giorno, sederlo su una sedia, muovere un interruttore di corrente elettrica e finire con la vita di quella persona. No, la vita di quella persona termina da quando entra l�. � un morto in vita, perch� se non gli � permesso niente di quello che stiamo parlando, non ha nessun diritto. Per qualsiasi cosa infima sono puniti alla cella di punizione. La cella �di lusso� ha 7,20m2, 3 m2 per 2,40 di largo, dove devono rimanere giorno e notte. Ci sono carcerati che sono da anni senza uscire da quella cella, perch� hanno solo i dieci minuti settimanali per lavarsi, due giorni di cinque minuti. Possono uscire in gruppo solo un'ora, due giorni alla settimana, ad un cortile, quando non piove, o non esce nessuno quando all'ufficiale di turno gli d� per dire che piove bench� faccia sole. Quella � la vita che vivono molte persone, abbandonate delle famiglie, abbandonate della societ�, abbandonate di tutto il mondo, perch� qualche giorno furono criminali, o perch� non fecero niente ma furono accusati di un crimine e stanno l� chiedendo con urla che gli ammazzino. Allora in USA si dice: �Ma sono loro che vogliono morire�. Stanno ammazzandoli poco a poco. � migliore morire di una sola volta. Questa � la vita che avevano i carcerati nella prigione di Starke. Abbiamo lottato ed abbiamo ottenuto che non escano oramai nudi dalle sue celle per lavarsi, che non escano in gruppi di dieci, che siano permessi cinque libri ad ogni carcerato per se vuole leggere nella sua cella qualunque tipo di letteratura, che il cibo abbia migliorato enormemente, che ci siano ventilatori d�aria calda, che ci siano estrattori che estraggono fuori il caldo e l'umidit�. E tutto questo si � riuscito con una lotta. Noi non conoscevamo tutto questo, noi eravamo un matrimonio come chiunque di voi o qualsiasi famiglia che viveva comodamente negli Stati Uniti, che non si preoccupava quasi di niente, che quando c'era un problema in Messico, inviavamo il nostro apporto economico; quando una madre nubile aveva bisogno di alcuni Dodotis gli inviavamo due o tre pacchetti. Ma non sapevamo quello che passava attorno a noi. Ci ha dovuto passare questo per renderci conto. Tutto questo ha continuato a cambiare nella prigione Starke. Denunciamo il caso della corrispondenza. Si stabilirono alcune camere di videocassetta e si � provato ed si � visto nella televisione nordamericana come gli stessi portinai gettavano la corrispondenza nella spazzatura. Ma se nessuno lo denuncia, nessuno cambia questa situazione ed oggi ci sono 380 condannati a morte nello Stato della Florida, 380 famiglie. Abbiamo chiesto l'appoggio di molte famiglie, ci si abbraccia, ci si tratta molto bene, come se fossimo alcuni leader, e noi non siamo nessuno, ma nessuno coopera con noi per finire col resto di problemi che hanno questi condannati a morte. Quando noi iniziamo questa campagna contro la pena di morte, ci rispondevano che si impiegava la pena di morte per evitare il crimine. � stato dimostrato che il crimine ha aumentato sempre di pi� nell'USA ed in questo momento � la societ� pi� violenta del mondo. Adesso hanno cambiato discorso, un anno fa, o alcuni mesi fa, ed incominciarono a dire che � una compensazione ai parenti delle vittime. Noi affermiamo che � una vendetta, e se � una vendetta non � giustizia. Negli ultimi due mesi veniamo sentendo una risposta che � differente alle due anteriori: ora si dice che � la massima punizione al massimo delitto. Cio�, gi� � pi� bello, lo vanno gi� sistemando meglio, ma ha cambiato gi� tre volte in due anni la risposta dei politici. Ed � quello che ci rispondono i legislatori della Florida: �� la massima punizione per il massimo delitto. E bisogna fare giustizia.� Allora, noi, la domanda che abbiamo lanciato all'aria e che aspettiamo risposta presto �: �Fanno giustizia i paesi che non ammazzano?. O forse solo voi ammazzando fatte giustizia.� Stiamo aspettando risposta, perch� i paesi pi� civilizzati, abbiamo detto loro, non hanno pena di morte. Vogliamo sapere se quelli paesi che puniscono un criminale con dodici o quindici o venti o trenta anni, secondo la sua legislazione, stanno facendo o non stanno facendo giustizia. Vogliamo saperlo, perch� forse il resto del mondo � sbagliato o i paesi che abbiamo abolito gi� la pena di morte stiamo sbagliati. Ancora non abbiamo la risposta dei politici. Speriamo di averla molto presto. Ma questo ci indica che possiamo farli cambiare la mentalit�. Siamo sicuri che un giorno verremo con la bandiera da avere trionfato. Ma come mi diceva Joaqu�n, la vita nel braccio della morte non � vita. Per quanto abbiamo ottenuto, mancano ancora molte cose. Oggi i carcerati della prigione di Rayford, dove sta Joaqu�n, escono per le visite, in un tavolo, come stiamo qui. Stanno con le sue famiglie, gli tolgono le manette, le uniche quattro ore che non hanno le manette fuori della sua cella, ma ci dura molto poco quella conquista, perch� il nuovo governatore, Bush, ha decretato che a partire da marzo dobbiamo fare le visite attraverso un vetro, non potremo oramai prendere un Coca Cola col carcerato, perch� egli star� l� e noi qui, parleremo attraverso un telefono o qualche tipo di auricolare e non saranno quattro ore, ma solamente due ore. Cio�, da una parte otteniamo, dall�altra continuano a punirci, ma vediamo chi cede prima. Tra le cose che abbiamo ottenuto sta anche che ai parenti dei condannati a morte non ci si tratti come ai delinquenti, perch� ci si tratta come se noi stessi avessimo partecipato negli atti dei quali si accusa quelle persone, e ci si tratta come ad essi: ci sono fatti registri davvero umilianti, soprattutto alle donne, ci lasciavano per strada sperando, continuavano a passare gruppi di cinque persone, dovevamo aspettare a volte per un'ora piovendo, o con molto caldo, quando avevano saloni grandi dove potevamo aspettare il turno per potere aspettare i carcerati. Oggi abbiamo finito anche con questo, l'abbiamo denunciato, e non andiamo oramai a quella prigione, andiamo ad un'altra. Ma la gente che va a quella prigione non deve oramai sperare per strada come noi facemmo per sei mesi. � facile cambiare l'idea che crediamo che � impossibile. Non � verit� che la maggior parte della popolazione nordamericana stia a favore della pena di morte. Quello non � certo. La pena di morte in USA � un affare ed � un�arma politica, ci alcuni politici senza scrupoli, ma non � una realt�, non � una popolazione, non � il 70% che loro vogliono far credere al mondo. Quello � falso, perch� quando ci sono elezioni generali lo stato che pi� vota non arriva n� al 40 percento degli elettori, e se un Stato avesse un 70% a favore della pena di morte, cosa che non � certa, sarebbe un 28% della popolazione elettorale. Ci sono altri molti cittadini come noi che siamo residenti legali in USA, ma che non abbiamo diritto al voto, ci sono milioni che non hanno opzione al voto. Ma, in USA ci sono 62 milioni di cattolici. Pi� del 60% degli abitanti dell'USA sono cristiani. E ci domandiamo noi �chi vota a favore della pena di morte se tutti stiamo a favore del diritto alla vita?� � qualcosa di ridicolo. Perch� � un commercio? Mi spiego. Lo Stato della Florida ha un apporto conomico di 3,5 milioni di dollari per ricorsi in appello e giudizi di un condannato a morte e solamente 535.000 dollari per un condannato ad ergastolo, cio� fino alla morte in prigione. Allora indubbiamente � un commercio, perch� durante cinque, sei o sette anni, fiscali, giudici ed avvocati dello Stato, tutti essi scelti per votazione popolare e non per meriti proprio �se sceglie come si sceglie un sindaco -, stanno vivendo di quel condannato a morte durante alcuni anni. E negli USA ci sono circa 3700. Fanno credere ai contribuenti che un condannato a morte costa molto denaro. La mentalit� americana, che � molto fragile, pensa solo di produrre dollari e non pensa a quello che sta passando, crede tutto quello che contano loro ed a noi ci costa molto lavoro spiegare loro questa storia per convincerli. � molto facile che finisca la pena di morte in USA se noi seguiamo con questa lotta. Quanto pi� stringiamo ai governanti, pi� stringono ai condannati a morte. In USA cambiano voti con sangue: guerre prima di elezioni, invasioni, bombardamenti... La pena di morte � la stessa cosa: d� voti. I condannati a morte devono essere puniti in qualche modo. Joaqu�n aveva permesso di avere matite di colori. Oramai non ce l�ha. Aveva penne che comprava con un'autorizzazione. Aveva bisogno di esse perch� scrive circa 25 lettere alla settimana. Gliele hanno proibito. Gli danno solo una matita piccola per scrivere dieci lettere. Joaqu�n poteva chiedere due o tre quaderni per scrivere. Ora solo pu� avere uno ogni quindici giorni. Allora, le persone che si iscrivono con Joaqu�n ricevono un pezzetto di carta. Non pu� scrivere oramai una pagina intera. Perch� fanno tutto questo? Per tentare di isolare al massimo al carcerato; evitare che abbia contatto con l'esterno. Per 4 mesi furono bloccate tutte le interviste di radio, pressa e TV. Ma questo accade a Joaqu�n che ha fortuna. Gli altri stanno molto peggio di lui. Come gode dell'amicizia di molti carcerati e guardie, alcuni gli cambiano la penna con un caff�, un pezzo di pane... Ma se lo trovano due penne nella cella, pu� rimanere 30 o 60 giorni in una cella di punizione. Questo � incredibile. Prima potevamo portare 30$ per spendere in prodotti che possono comprarsi nella stessa prigione per i carcerati. Ora solo permettono 15 $. Una scatolina di ali di pollo costa 2,75 Quello lo fanno per obbligarli a mangiare il cibo della prigione che � intossicato con prodotti. � permesso loro di chiedere cibo per valore di 45 $ settimanali. Ma possono chiedere solo 6 articoli commestibili. Il resto c�� chi lo spende in tabacco... Mio figlio lo spende in carta, francobolli, buste... per scrivere. Perdi tutti i tuoi diritti e la volont�. Ti vanno ammaestrando affinch� arrivi alla fine. Ora cambiano la sedia con l'iniezione. Stanno dando lezioni di come si muore con l'iniezione. Stanno ammazzandoli poco a poco. Domandano loro se sono di accordo in morire cos�. Non possono scegliere. Quella � tortura psicologica. Ci sono anche torture fisiche tutte le settimane. L'anno scorso ammazzarono un carcerato, Juan Vald�s, a calci. Ora stanno in giudizio. Primo erano 11, dopo 4, c'� ora un incolpato. Fu passato loro lo stivale (con mascherina metallica). Le bastonate sono continue. Ad uno che sta in Starke (non a pena morte), gli diedero tale bastonata che rest� quasi nove giorni in stato di coma. L'isolamento � totale. Creano odio. Trasformano quelle persone in spettri umani. Noi abbiamo pianto per nostro figlio, ma anche per altre persone. Un carcerato di 43 anni ci chiese che l'adottassimo come figlio perch� non ha genitori. Il mondo non conosce queste cose. Quando parliamo di pena di morte non tentiamo di colpire, ma d�associare a questa causa, e che non si dimentichi. Noi abbiamo vissuto 15 anni in Usa senza rendersi conto di questo. Nella prigione di Redford c�� un carcerato che nacque in Spagna, in Tenerife, e � cittadino americano. Ha 73 anni, � paraplegico. Passa quasi tutto il giorno in sedia a rotelle. � medico ed � abbandonato. Ora stiamo aiutandolo. La sua famiglia non vuole sapere niente di lui. Bisogna aiutare quell'uomo. Ci sono persone che stanno morendo di fame e di AIDS in carceri americani. Dobbiamo aiutarli.  Per noi questo � un piacere. Lottare 24 ore al giorno. Non abbiamo casa. Quando avremmo nostro figlio saremo felici. Vi siamo grati perch� il vostro appoggio ci aiuta a continuare, a lottare tanto per la vita di mio figlio come per la vita degli altri.