NO alla Pena di Morte
Campagna Internazionale -  Moratoria 2000
 

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LE PRESE DI POSIZIONI UFFICIALI DI ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI

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COMMISSIONE DIRITTI UMANI DELL’ONU

Il 28 Aprile 1999 la Commissione Diritti Umani dell’ONU ha adottato diverse risoluzioni, tra cui la n.91, con la quale invita gli Stati che ancora utilizzano la pena di morte a restringere progressivamente il numero dei crimini per cui essa � prevista, nonch� a mettere in atto una moratoria delle esecuzioni.

La risoluzione � stata adottata con una votazione che ha visto 30 favorevoli, 11 contro e 12 astenuti.

"La Commissione richiama gli Stati che ancora mantengono la pena capitale:

  • a non utilizzarla se non per i crimini pi� gravi
  • a non utilizzarla nei confronti di persone che abbiano commesso un crimine prima dei 18 anni di et�
  • a non utilizzarla nei confronti di donne incinte
  • a non utilizzarla nei confronti di persone che soffrano di una qualsiasi di disturbo mentale."

Riportiamo la sintesi delle dichiarazioni di voto di alcuni delegati.

CLAUDIO MORENO (Italia) parlando della proposta di risoluzione sulla pena di morte, ha detto che l’Italia da tempo sta combattendo per l’abolizione della pena capitale e, ringraziando la delegazione tedesca che ha lavorato per assicurare che la risoluzione venisse adottata, ha notato con soddisfazione come il dibattito sulla moratoria si sia svolto in un grande spirito di cooperazione e di apertura e alla fine si sia giunti ad un accordo.

VICTOR LAGOS PIZZATI (El Salvador) ha affermato che la proposta � un’iniziativa estremamente positiva, poich� riguarda il diritto alla dignit� di ciascun individuo, il diritto alla vita, il rispetto della vita, il dovere dello Stato di rispettare questi diritti e di proteggerli.

H. K. SINGH (India) ha affermato di aver partecipato alla discussione e di essersi dispiaciuto perch� il dibattito non � stato aperto e ci� non ha consentito di avere delle modifiche al testo. Secondo il delegato indiano, � chiaro che la comunit� internazionale non ha ancora raggiunto un pieno consenso e si deve riconoscere che tale accordo potr� essere raggiunto solo progressivamente. In India la pena capitale viene applicata solo in casi eccezionali e da tempo non viene applicato nel caso di donne incinte e minorenni.

NANCY RUBIN (Stati Uniti) ha dichiarato che avrebbe votato contro la risoluzione, poich� la pena capitale non � n� contro le leggi nazionali, n� contro quelle internazionali, se viene applicata dopo un processo regolare. Occorre riconoscere – ha proseguito il delegato statunitense – che molti Stati sono contrari alla pena di morte, come del resto anche molti cittadini statunitensi. Comunque la maggioranza dei cittadini degli Stati Uniti sono a favore della pena di morte nel caso di crimini particolarmente efferati. Quando tale situazione cambier�, anche la legge verr� cambiata.

WILHELM HOYNCK (Germania) ha fatto rilevare come tutti i punti della risoluzione siano stati attentamente vagliati e scritti con il preciso intento di non interferire sulla sovranit� di ciascuna nazione. La Germania vota a favore. 

DENIS LEPATAN (Filippine) ha dichiarato che si sarebbe astenuto, vista la mancanza di una posizione comune rispetto alla risoluzione sulla pena di morte.

KAMEL MORJANE (Tunisia) ha affermato che la pena di morte in Tunisia � stata abolita de facto, o quanto meno applicata molto raramente solo per crimini molto gravi. Perci� ha detto che si sarebbe astenuto dal voto.

KINGA SINGYE (Bhutan) ha dichiarato che il suo Paese si sarebbe astenuto, vista la mancanza di un consenso sulla risoluzione.

HASSAN WIRAJUDA (Indonesia) ha detto che il suo Paese si sarebbe dissociato dalla risoluzione n.91, poich� non si � creato alcun consenso internazionale sulla necessit� di abolire la pena di morte. Il tema della pena capitale – secondo il delegato indonesiano – � stato spesso individuato come un problema di diritti umani, ma sempre alla luce del diritto alla vita dei criminali. D’altronde si dovrebbe prendere in considerazione anche il diritto alla vita delle vittime. La questione se abolire o meno la pena di morte deve essere presa dai singoli Stati, tenendo presente le opinioni dei cittadini e dell’impatto sul crimine.

IFTEKHAR CHOWDHURY (Bangladesh), rispetto alla risoluzione 91, ha detto di votare contro, dal momento che la pena di morte � ancora legale in Bangladesh, sebbene essa venga applicata molto raramente. Qualora il testo venisse emendato nel futuro, il Bangladesh potrebbe comunque votare a favore.

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