Comunità di S.Egidio


 

5 marzo 2000

Don Paglia, diventa vescovo il fondatore di Sant'Egidio
La nomina del Papa �premia� la comunit� impegnata nell'azione di pace nei Balcani.
Terni la destinazione

 

ROMA - Don Vincenzo Paglia, il prete della Comunit� di Sant'Egidio che nel maggio scorso port� dal Papa il leader degli albanesi kosovari Ibrahim Rugova, diventa vescovo di Terni: l'azione di pace, l'ecumenismo e il contatto con i giovani sono i �meriti� che gli vengono riconosciuti. In pi� � amico del Papa. Ma � anche criticato come presenzialista.

Un anno fa, nei giorni pi� tragici della guerra del Kosovo, don Paglia part� per Belgrado. Obiettivo: portare Rugova in Italia. L'idea era buona, come si vide pi� tardi. Le credenziali della Comunit� di Sant'Egidio anche: da tempo si occupava dei Balcani e teneva contatti con la Chiesa ortodossa serba, un anno prima proprio don Paglia era riuscito a mettere d'accordo Rugova e Milosevic sul rientro degli albanesi in Kosovo nelle universit�.

Ma i giornali scrissero che don Paglia andava come �ambasciatore ombra� del Vaticano. E in Vaticano la presero male: smentirono seccamente e - quando don Vincenzo rientr� a Roma a mani vuote - tutti conclusero che era caduto in disgrazia. Bast� un mese per capire che cos� non era: il 10 maggio tocc� a don Paglia accompagnare Rugova, la signora e i quattro figli dal Papa.

Nato a Frosinone e romano d'adozione, 55 anni, laureato in filosofia, teologia e pedagogia (alla Lateranense e a Urbino), carattere cordiale, don Paglia � il prete di Roma pi� conosciuto dal Papa. Giovanni Paolo apprezza che nella sua diocesi vi sia un movimento giovanile vivace e in crescita come la Comunit� di Sant'Egidio, che si dedica al soccorso dei pi� poveri e alla pace nel mondo. Don Vincenzo ha pubblicato una decina di volumi e il suo nome - se lo cerchi con il �motore� Altavista - ricorre su Internet 351 volte. La sua pubblicazione pi� nota � �Storia dei poveri in Occidente� (Rizzoli 1994).

Quanto all'attivit� �diplomatica� della Comunit� - di cui don Vincenzo � il principale animatore insieme al presidente Andrea Riccardi - baster� ricordare gli ospiti che ha avuto nel solo mese di febbraio: il reverendo Raiser segretario generale del Cec di Ginevra, il presidente indonesiano Wahid, il patriarca maronita Sfeir, il presidente del Cile Frei Ruiz-Tagle.

Tra gli amici che sono corsi ieri a Trastevere a festeggiare don Vincenzo, anche Francesco Cossiga, che gli ha regalato uno �zucchetto�: quel copricapo rotondo e violaceo che � una delle �insegne� dei vescovi.

Luigi Accattoli