Comunità di S.Egidio


 

18 maggio 2000

"Santo Padre, hai toccato i nostri cuori"
Gli auguri per gli 80 anni del Papa inviati al "Corriere".

 

ANDREA RICCARDI Comunit� di Sant'Egidio
�Giovanni Paolo Il, fin dai primi passi del pontificato, ha rivelato di essere un uomo di visioni. Le sue scelte sfuggivano a chi ne analizzava l'operato con le alchimie del governo vaticano. Non erano chiare a chi leggeva la vita della Chiesa con la coppia "conservatori" e "progressisti". Sfuggivano a una comprensione legata alle vicende italiane. La "politica vaticana" non � mai stata una categoria per leggere l'operato di Karol Wojtyla. Le sue visioni sono maturate in una storia personale sofferta e ricca. Si present� alla Chiesa, chiedendo di non avere paura, in un tempo di grandi incertezze e, quasi, di gusto dell'incertezza. Stup� tanti parlando di un'Europa dell'Atlantico agli Urali. In Giovanni Paolo II il forte radicamento cristiano non contrasta con l'apertura al dialogo. In questi anni parecchie delle sue visioni si sono dispiegate sotto i nostri occhi: le ha perseguite con tenacia, con pazienza, talvolta anche in solitudine, senza imporle ma senza lasciarle cadere in un misto di fermezza e di moderazione che caratterizzano l'uomo dalle larghe prospettive. Quale la forza di quest'uomo e di questo pontificato? Al Colosseo, il 17 maggio, Giovanni Paolo lI, con un'iniziativa che � tutta sua, ha ricordato i "nuovi martiri" del Novecento. In un passo del suo discorso diceva: "Nella loro fragilit� � rifulsa la forza della fede e della grazia del Signore". Sono parole di un anziano, sofferente e malato, vigile, ma molto fragile, In queste parole c'� una chiave della sua storia personale: una "forza debole", che matura nella debolezza ma non � travolta dalla fragilit�.