Comunità di S.Egidio


 

4 giugno 2000

L'accordo del '99 con i luterani sulla �dottrina della giustificazione�
�potr� facilitare i progressi� verso la riconciliazione

Germania, l'unit� fa un altro passo
Amburgo: cattolici ed evangelici sottoscrivono dichiarazione comune
Lo storico Andrea Riccardi al 94� Katholikentag:
�Nel '900, secolo di martiri, sono rifioriti i carismi�

 

Roma. Una strada aperta verso la riconciliazione. Cos� va visto l'accordo sottoscritto nell'ottobre del '99 da cattolici e luterani sulla dottrina della giustificazione, che davvero �potr� facilitare i progressi verso l'unit�, per chiudere le ferite della divisione� e, inoltre, costituir� un aiuto prezioso per il Kirchentag protestante in programma a Berlino nel 2003.

� quanto afferma la dichiarazione comune sottoscritta in occasione del 94� Katholikentag, che si concluder� oggi ad Amburgo, dal presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi Hans Joachim Meyer e dal presidente del Comitato evangelico Martin Dolte. Un atto di grande rilievo, questo della firma, venuto a segnare questa edizione del tradizionale Congresso cattolico tedesco che quest'anno, centrato sul tema �Suo � il tempo�, nell'ambito dei due filoni principali di riflessione proposti - ecumenismo e purificazione della memoria - ha visto cattolici e protestanti collaborare in circa 150 iniziative comuni.

Al centro della giornata di ieri ci sono stati la conferenza di Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di Sant'Egidio, sul tema �Tempo opportuno. Le nuove vie dei movimenti ecclesiali�, e l'intervento del cardinale di Berlino Georg Maximilian Sterzinsky. Parlando del Novecento, �grande e terribile�, appena finito, Riccardi ha rilevato come �in questo secolo i cristiani sono stati presenti�. �Pu� sembrare una contraddizione - ha affermato - ma nella storia difficile, combattuta, secolarizzata del Novecento, la vita cristiana � rifiorita. � rifiorita in situazioni difficili. � rifiorita quando, nel benessere, sembrava che si potesse far a meno della fede. Questo secolo, bello e terribile, aveva un gran bisogno di Vangelo e di amore�.

A tale riguardo, ricordando le ricerche svolte nella stesura del suo libro Il secolo del martirio, Riccardi ha osservato: �Non credevo di ignorare la storia del cristianesimo del Novecento: � il mio mestiere, quello di studioso di storia. Tuttavia, a contatto con queste testimonianze di nuovi martiri, � emerso un affresco impressionante. � stato per me come una discesa nelle catacombe del Novecento. Donne, uomini, gente colta e gente semplice, vescovi o cristiani comuni... Si tratta di decine di migliaia, anzi di centinaia di migliaia di cristiani che, in diversi luoghi del mondo, sono caduti per la loro fede o per comportamenti umani ispirati alla loro fede�. Un affresco, ha proseguito, �di gente mite, non violenta, perseguitata, tanto debole da essere uccisa. Eppure davanti a poteri talvolta immensi o davanti al capriccio della violenza, hanno manifestato una grande forza anche se in condizioni di estrema debolezza. Penso al vescovo Romero, ucciso sull'altare dell'Eucarestia. Penso ai seminaristi hutu di Buta, in Burundi, che non si vollero separare dai loro compagni tutsi pur di fronte alla promessa della salvezza e morirono con loro. Storie diverse di un secolo di martirio�.

E proprio �questo secolo uscito da Dio - ha affermato Riccardi - presenta grandi sorprese. In un mondo "uscito da Dio", � rifiorito l'aspetto carismatico della vita della Chiesa rappresentato dai movimenti e dalle nuove comunit�, vicenda che �si innesta nella nuova responsabilit� dei laici nella Chiesa�.

Salvatore Mazza