Comunità di S.Egidio


 

16 giugno 2000

Il Giubileo degli emarginati
Toccante cerimonia nell�Aula Paolo VI, un vescovo fa il girotondo con i bambini
�Poveri, siete nel mio cuore�
Giovanni Paolo II a pranzo con 200 barboni, tra loro anche musulmani

 

Se non fosse stato per il luogo e qualche... personaggio troppo noto per non caratterizzare la scena, lo si sarebbe detto un pranzo di paese. Con gente povera ma vestita con la dignit� dei poveri in un giorno di festa, i bambini che scorazzano tra i tavoli e salutano il nonno-papa, le musiche molto popolari e ballabili (da "Romagna mia" a "O sole mio", da "Granada" a "Jambo Jambo"), le conversazioni sui guai della vita stemperati dalla gioia della festa eccezionale. E� stato questo il clima, ieri, del pranzo giubilare del Papa con 200 poveri, senza fissa dimora e immigrati, italiani e di tutti i continenti, cristiani e musulmani. Niente di ufficiale o di pomposo. Certo, l�atrio dell�Aula "Paolo VI" come sala da pranzo �... inusuale. Il papa commensale � difficile dimenticarlo. La band e il coro con 40 chierici in clergyman (Legionari di Cristo) e i camerieri pure in clergyman (65 preti e seminaristi del Laterano) appartengono pi� ad un film surrealista che alla realt� della strada o delle pur provvidenziali mense della Caritas, di Sant'Egidio e delle suore di Madre Teresa.

Giovanni Paolo II, sul tavolo d�onore da 8 posti, aveva alla sinistra il fondatore di Sant'Egidio, Andrea Riccardi, e alla sua destra Evelina, la signora ospite della Casa "Dono di Maria" in Vaticano, chiama i barboni al momento del pranzo e la si potrebbe definire una cittadina vaticana. Non capita tutti i giorni a questi poveri di mangiare col Papa o di avere al proprio tavolo un cardinale di quelli visti in tv: 22 tavoli erano rotondi per 10 ospiti, pi� due volontari ed un prelato (una ventina compresi i cardinali Sodano, Ruini, Etchegaray). Ma anche per qualche ecclesiastico � stata un�esperienza inusuale il pranzare con povera gente. E difatti qualcuno era imbarazzato e, almeno all�inizio, non sapeva da dove cominciare. Ad un certo punto, il vescovo segretario del Comitato per il Giubileo, Crescenzio Sepe, s�� messo a fare il girotondo con quei cinque o sei bambini, figli di zingari o immigrati, che si erano stancati di stare seduti. Grazie allo stesso presule, nel menu figuravano le mozzarelline d�Aversa, quelle di bufala. Si dice in Vaticano che il Papa le apprezzi molto e che, grazie al sopracitato, non riceva bufale. Bellissima la scena del congedo. Ciascuno degli ospiti � stato salutato personalmente da Giovanni Paolo II con un gesto d�amicizia, una carezza, una stretta di mano, un segno di croce. C�� stato chi si � buttato in ginocchio e chi, mezzo esaltato dalla circostanza, ha invocato dal cielo le benedizioni sul Papa stesso. Non � mancato il dono per ognuno con una busta nella quale, accanto alla corona del rosario e ad una medaglia del pontificato, c�erano 100 mila lire. Tra questi 200 ospiti non poteva mancare il furbo, con una scenetta alla Tot�. Un signore robusto, sui 60 anni, vestito di scuro con giacca e cravatta, si � rimesso in fila per prendere la busta per la seconda volta. Gente che stava alle spalle del Papa, accortasi di lui, ha detto ad alta voce: �Questo � gi� passato�, �questo no, fermatelo�. Il signore in questione ha fatto finta di niente � ripassato davanti al Papa (che si era accorto di tutto), lo ha salutato ma ha rinunciato... a prendere la busta.

Giovanni Paolo II si � commosso alla fine del pranzo. �Fra i tanti appuntamenti del Giubileo - ha detto prima dei saluti individuali - questo � per me sicuramente uno dei pi� sentiti e pi� significativi. Ho voluto incontrarvi, ho voluto condividere con voi la mensa per dirvi che voi siete nel cuore del Papa. Con grande affetto abbraccio ciascuno di voi, amici a me tanto cari�. Prima del pranzo, i poveri, scelti dalla Conmunit� di Sant' Egidio e dalla Caritas, sono passati per la porta santa. Proprio ieri sera � andato in onda su Rai 3, la prima puntata dell�inchiesta �sulla Chiesa cattolica nell�anno 2000�, voluta dal Comitato per l�Anno santo. �La fame e l�Invitato� era il titolo della puntata sulla Chiesa e la povert� nel mondo.

ORAZIO PETROSILLO