Comunità di S.Egidio


 

16 giugno 2000

Con grande affetto vi abbraccio, amici a me molto cari
e a ciascuno dico: non sentirti solo, perch� Iddio ti ama

Giovanni Paolo II accoglie i poveri alla sua mensa: uno dei momenti pi� sentiti
del Grande Giubileo del Duemila, "significativa preparazione" al Congresso Eucaristico Internazionale

"Carissimi Fratelli e Sorelle!

Fra i tanti appuntamenti del Giubileo, questo � per me sicuramente uno dei pi� sentiti e pi� significativi. Ho voluto incontrarvi, ho voluto condividere con voi la mensa per dirvi che voi siete nel cuore del Papa. Con grande affetto abbraccio ciascuno di voi, amici a me molto cari.

� poco certamente il tempo che posso trascorrere con voi, ma vi assicuro che tutti i giorni vi seguo con la preghiera e con l'affetto. Mentre vi guardo uno ad uno, penso a quanti a Roma, come in ogni parte del mondo, attraversano momenti di prova e di difficolt�. Vorrei avvicinarmi a ciascuno per dirgli: non sentirti solo, perch� Iddio ti ama. Il Papa vi vuole bene, carissimi, e con lui la Chiesa intera vi spalanca le braccia dell'accoglienza e della fraternit�.

Grazie a tutti per aver accettato il mio invito e per essere venuti numerosi a questo incontro conviviale, che si svolge a qualche giorno dall'inizio del Congresso Eucaristico Internazionale a Roma. Di questo evento spirituale, che costituisce il cuore dell'Anno Giubilare, il nostro pranzo nella sua semplicit� rappresenta una significativa preparazione. Quest'oggi, infatti, ci troviamo intorno alla mensa materiale; insieme ed ancor pi� numerosi ci accosteremo la prossima settimana a quella mensa spirituale, al banchetto dell'Eucaristia, per celebrare l'amore di Dio che ci rende fratelli e solidali gli uni degli altri. Prepariamoci bene a questo straordinario evento, al quale gi� guardiamo con viva attesa.

Ancora una volta grazie per la vostra presenza, grazie a quanti hanno organizzato e preparato il pranzo, come pure a chi l'ha rallegrato con suoni e canti facendone un momento di serenit� e di gioia. A tutti imparto di cuore la mia Benedizione".

(Giovanni Paolo II, 15 giugno 2000)