Comunità di S.Egidio


 

luglio-agosto 2000

Full Immersion nella povert�

 

Luigi Passamonti, per oltre due anni assistente del Presidente della Banca Mondiale, (ha battuto un record di longevit� nell' incarico, il che torna tutto a suo merito). Attualmente numero due del settore finanziario della Banca dove la precedente esperienza gli risulta particolarmente utile nel cercare di coordinare i diversi comparti di questa grande conglomerata focalizzata sullo sviluppo e la lotta alla povert�.
Il presidente Wolfensohn ha rinnovato la cultura manageriale della Banca con i seminari di formazione Harvard ai quali devono partecipare gli alti livelli dell'Istituzione. I corsi sono guidati dai migliori professori di business school. Dopo la frequenza al corso viene richiesta una fulI immersion in uno dei paesi sui quali si esercita l'attivit� di aiuto della Banca. Passamonti ha scelto la Guinea Bissau ex colonia portoghese.

"Questa esperienza non � niente di eccezionale per tanti missionari e volontari che lavorano in questi paesi. Lo � per noi funzionari che siamo abituati a trattare con i vertici politici e amministrativi e spesso non siamo in grado di conoscere esattamente l'entit� de! problemi sociali di queste popolazioni. Ed � cos� che sono andato in Guinea Bissau, non come rappresentante della Banca Mondiale, ma nelle vesti di semplice visitatore, in incognito. In Banca siamo circa un centinaio ad aver fatto questa esperienza."

A chi si � appoggiato in loco?

"Alla Comunit� di Sant'Egidio,questa magnifica organizzazione italiana che si occupa, sia in Italia che all'estero, di assistenza sociale. In Guinea Bissau sono stato ospite di Edoardo Monteverde, il rappresentante della comunit� che � sposato con una ragazza locale.

Ma che fanno questi volontari in Guinea Bissau?

"La Comunit� di Sant'Egidio � responsabile di uno dei pochissimi ospedali del paese, prevalentemente impegnato nella lotta alla tubercolosi, malattia molto diffusa con cinquemila casi all'anno di cui mille venivano trattati in questo nosocomio."

Venivano?

"Questo ospedale � in una situazione straziante perch� � stato totalmente bombardato durante la guerra che ha opposto le milizie ribelli alle forze militari di invasione del Senegal e della Guinea Conakry intervenute a sostegno del governo ora caduto. L'ospedale si trovava proprio nel mezzo della linea di fuoco. La guerra civile � finita nell'ottobre del '99. L'ospedale vive solo sugli aiuti finanziari che la Comunit� di Sant'Egidio riesce a raccogliere ed ha un budget annuale stimato in mezzo miliardo di lire. La guerra, che � durata pi� di un anno, � stata catastrofica perch� ha fermato Io sviluppo economico del paese. Quando si arriva nella capitale si incontrano ai lati delle strade le carcasse dei carri armati abbandonati dalle forze d'invasione. In citt� ci sono ancora 12 mila mine sotterrate nelle zone a verde, le mappe sono state perse e la gente segue percorsi con grande cautela il che non evita che spesso qualcuno, soprattutto ragazzi, salti sopra una di queste mine. Si tratta di mine antiuomo di plastica che � difficile Identificare con il metal-detector. Quando sono arrivato hanno scoperto un grosso obice interrato a mezzo metro nel giardino dell'ospedale".

Quanti posti letto?

"Ne aveva duecento. Un ospedale disegnato e costruito dalla Cooperazione italiana otto anni fa. (Camere a tre-cinque letti, servizi individuali). Era una situazione di assoluta modernit� nel contesto locale. Tutta la parte residenziale � stata sventrata e i malati sono stati trasferiti, si pu� immaginare con quante difficolt�, in un lebbrosario a 40 km di distanza gestito dai francescani di Vicenza che sono riusciti a trovare uno spazio per questi malati di tubercolosi. La Comunit� sta iniziando la ricostruzione dell'ospedale ed il cantiere � gi� stato impostato dall'impresa Astaldi. Sperano di poter far tornare i malati tra un anno. Pensi che i soldati senegalesi hanno strappato e portato via tutto, dai fili elettrici agli interruttori, dagli infissi delle finestre ai lavandini. Hanno lasciato alcune macchine di laboratorio perch� evidentemente non sapevano a che cosa servivano. Ed infatti l'ospedale funziona ora solo per le analisi. Purtroppo la macchina dei raggi X � stata distrutta."

Vi sono medici locali?

"S�, sono quattro, laureati in Portogallo. Operano con una dedizione incredibile, avendo a disposizione pochi medicinali, magari scaduti. Ho visitato il reparto del lebbrosario nel quale sono stati ricoverati i malati di TBC dell'ospedale cittadino. Larve umane, dalla pelle lucida, rannicchiate nel letto aspettando la morte. E questi medici ed infermieri cercano di alleviarne la sofferenza con un senso di umanit� difficile a trovarsi nel cosiddetto mondo civile."

Questa esperienza che conseguenze ha avuto a titolo professionale e personale nella sua vita?

"Dopo il primo smarrimento sono stato in grado di dialogare da uomo a uomo con queste persone che vivono in un contesto sociale cos� degradato. Ho potuto ritrovare il significato vero di un rapporto personale di amicizia, di immediatezza, di condivisione delle loro prospettive di vita. Il giorno prima di partire mi trovavo a passare in uno dei quartieri pi� poveri di Bissau. Un bambino di pochi mesi � rotolato nella polvere, proprio davanti a me, perch� il fratellino lo aveva spinto. L'ho raccolto e stretto tra le mie braccia e mi sembrava di portare in braccio uno dei miei figli. In quel momento mi sono sentito uno di loro, capendo il loro mondo, i problemi, apprezzando la dignitosa attesa per un futuro migliore. Sul piano professionale questa esperienza mi ha insegnato che la lotta alla povert� non passa attraverso sussidi in denaro, ma passa attraverso l'aiuto per la creazione di un contesto di speranza e di opportunit�."

A chi � venuta quest'idea di andare sul campo?

"A Wolfensohn che ci ha sempre detto: "Andate e cercate di capire per chi si lavora." La Banca deve mettere l'uomo al centro della sua attenzione, nel suo impegno di finanziamento a questi paesi, in un contesto di trasparenza e di equit�. Da ora in poi, ogni volta che tratter� con qualche governo un finanziamento di aiuto, avr� sempre in mente quel bambino di pochi mesi, raccolto dalla polvere, che � il mio vero "cliente". Vede noi in Banca siamo specialisti nel fare analisi raffinate, nel mettere in movimento dei "papers" pieni di intelligenza. Ma, secondo me, quello che ha pi� importanza � l'intelligenza applicata e l'esempio di leadership quotidiano - anche In senso etico-morale, come sta facendo Edoardo Monteverde il capo della Comunit� di Sant'Egidio. Per quanto mi riguarda sto pensando seriamente a dedicare del tempo, insieme alla mia famiglia, a lavorare in qualcuno di questi paesi, forse durante le vacanze estive. Voglio che i miei figli capiscano che � dovere di tutti noi offrire a 5 miliardi di esseri umani al mondo le stesse opportunit�, le stesse speranze e la stessa libert� di noi che abbiamo avuto semplicemente la fortuna di nascere nel mondo sviluppato."