Comunità di S.Egidio


 

18 agosto 2000

UN MEETING TRA CORTEI MEDIATICI E INCONTRI PIU� IMPEGNATI
Giubileo dai mille volti, show e meditazione
Con la comunit� di Sant�Egidio per i martiri dimenticati

 

ACQUA sui giovani, in tutti i sensi. Idranti che li rinfrescano nei percorsi verso i luoghi sacri e nei parchi pubblici, volontari muniti di annaffiatoi che spruzzano liquido sui cortei. Ma anche il clima psicologico di una citt� che nonostante l�imperversare del caldo comincia a farsi pi� freddina verso questi pellegrini, che d�un colpo si sono trasformati in turisti. Era prevedibile che con i primi rientri dalle vacanze ed il progressivo aumentare del traffico il normale caos di Roma cominciasse a soffrire del caos addizionale. Un po� meno scontato era il fatto che esaurita la fase dei primi, grandi appuntamenti religiosi ed in attesa dell�oceanica conclusione, i ragazzi che hanno invaso la capitale (a proposito, hanno toccato il milione) si dedicassero ad attivit� pi� consuete e, diciamo cos�, pi� brade.

Forse, per il futuro il programma di simili raduni dovr� essere studiato in modo da evitare certi �buchi�. Le conseguenze cominciano a farsi sentire: strade intasate in gran parte del centro fin dalle prime ore del mattino, via della Conciliazione bloccata per tutto il giorno dai continui arrivi dei gruppi verso la Porta Santa, ma anche una miriade di disagi meno evidenti e molto pi� diffusi.

Un piccolo esempio: ieri a Roma mettere piede in un bar era pressoch� impossibile. Fin dal primo mattino nuove falangi calate dall�autostrada Nord si erano fermate nei pochi caff� aperti del dopo Ferragosto. Ci sono stati posti che hanno abbassato le serrande a mezzogiorno per esaurimento delle scorte o esaurimento dei camerieri.

Un altro problema nasce dai canti, religiosi e non, che continuano a snodarsi lungo la citt� ad ogni ora del giorno e della notte, dai giovanili bivacchi che s�improvvisano un po� dovunque, insomma dall�impatto dell�evento religioso e mediatico col sistema-citt�. Ed il peggio sembra debba ancora arrivare. Per domenica 20 agosto la capitale si avvia a sperimentare un ingorgo storico, una congestione epocale.

In coincidenza con le grandi giornate finali del Giubileo, l�intera area Est della citt� sar� bloccata. Non solo le direttrici verso Tor Vergata ma anche l�autostrada A1, utilizzata per eventuali interventi d�emergenza. La direttrice di traffico Nord-Sud � interrotta proprio in una di quelle giornate in cui di solito milioni di italiani si rovesciano sulle strade. Gli appelli rivolti ai romani ancora in vacanza si infittiscono.

Per favore, non tornate in citt� proprio quella domenica, dice il prefetto di Roma, Mosino, ed il sindaco Rutelli gli fa eco. �Se proprio dovete - dicono i messaggi - tornate in citt� o molto presto alla mattina, o alla sera molto tardi�. Se questi appelli non saranno ascoltati, non si immagina ancora cosa potrebbe accadere.

Ma il Giubileo dei giovani non � fatto solo di cortei e di canti, di straordinari raduni e di incontri col Vicario di Cristo. Ieri sera, per esempio, pi� di 4 mila ragazzi erano in piazza Santa Maria in Trastevere per partecipare a tuttaltro tipo di incontro.

Chi era Alfredo Fiorini? Uno dei 12 mila martiri di questo secolo, uno dei tanti sconosciuti che hanno dato la vita per gli altri. Faceva il medico in Mozambico. E le sei �suore poverelle� di Bergamo, morte in Congo per restare accanto a gente colpita dal virus Ebola? E Rosario Livatino, giudice antimafia? O Robert Hockman, protestante inglese morto in Etiopia all�et� di 30 anni mentre cercava di bonificare un villaggio dalle bombe italiane?

Tredici interpreti raccontavano queste storie in altrettante lingue, giapponese compreso, a ragazzi che ascoltavano compostamente, ogni tanto applaudivano, intervenendo con domande molto appropriate. Ecco un�altra faccia del Giubileo dei Giovani, una riunione diversa sia dall�enfasi celebrativa del grande meeting che dal ritrovarsi giocoso nei �campus� o nei concerti serali.

Ecco anche un�altra delle innumerevoli facce di questo movimento, forse la pi� colta, decisamente quella pi� proclive alla logica del fare. La Comunit� di Sant�Egidio aveva organizzato un incontro sui �Martiri del XX secolo� per scoprire che gli eroi di questi giovani non sono soltanto Martin Luther King o Oscar Romero, ma anche, soprattutto i tantissimi normali sconosciuti che hanno perso la vita facendo qualcosa per gli altri.

�Uomini e donne che non hanno accettato di vivere una vita disumana�, diceva il leader della Comunit�, Andrea Riccardi, mentre proseguiva il lungo elenco di cattolici e non, di religiosi e laici finiti in qualche parte del mondo. Oggi forse i pi� contemporanei fra questi �martiri� sono i giovani delle tante organizzazioni umanitarie che lavorano nel mondo.

Nella piazza, moltissimi ragazzi sventolavano una copia di �Angeli�, mensile interamente redatto da giovani handicappati che per questa occasione � stato distribuito in 400 mila copie. Santa Maria in Trastevere offriva ieri sera uno scorcio diverso, in qualche maniera eccentrico rispetto al grande �show� mediatico del Giubileo.

Le agenzie di stampa ieri hanno diffuso i risultati di un sondaggio compiuto fra i partecipanti alla 15� giornata mondiale della giovent�. Il 64 per cento di essi ha detto di essere venuto a Roma �grazie agli amici�, il 42 per cento per �il bisogno di trovare risposte alle domande della vita�.

Giuseppe Zaccaria