Comunità di S.Egidio


 

15 settembre 2000

Presentata ieri la prossima edizione del meeting "Uomini e Religioni".
In primo piano Africa, ecumenismo e globalizzazione

Spunta su Lisbona l'arcobaleno di Sant'Egidio

 

Roma. L'arcobaleno occupa buona parte del manifesto del XIII meeting "Uomini e Religioni" in programma a Lisbona dal 24 al 26 settembre. Ma non � solo una scelta grafica. �Il nostro - ha detto ieri Mario Marazziti - � un "incontro arcobaleno" in cui si intrecciano diversi temi, ma che punta soprattutto sull'amicizia e sul dialogo�. Cos� il portavoce di Sant'Egidio, la comunit� che dal 1987 organizza questi incontri annuali, ha presentato ieri la nuova edizione dell'evento.

E in effetti, a scorrere il programma, non gli si pu� dare torto. Nella capitale portoghese, per tre giorni, si discuter� di almeno 7 temi principali: dialogo tra le religioni, dialogo ecumenico, attenzione alle zone dimenticate del pianeta (Africa in primo luogo), confronto tra laici e credenti, globalizzazione, pace ed Europa. I protagonisti, come sempre � avvenuto fin dal primo incontro, saranno esponenti di sette religioni e della cultura laica, capi di Stato e ministri, persone impegnate nel dialogo interreligioso e ecumenico, tutti convocati dalla comunit� di Sant'Egidio per riflettere su un tema ampio ma non generico ("Oceani di pace, religioni e culture in dialogo"), scelto appositamente dagli organizzatori come omaggio alla grande tradizione di storia e di cultura della citt� sede dell'Incontro.

All'assemblea di inaugurazione, il 24 settembre, prenderanno parte tra gli altri il presidente del Consiglio italiano, Giuliano Amato, il capo di Stato portoghese Jorge Fernando Branco de Sampaio e Adderahmane El Youssoufi, primo ministro del Marocco, oltre al patriarca di Lisbona, Jos� da Cruz Policarpo. Negli altri giorni � da segnalare la presenza del principe di Giordania Hassan Bin Talal, dell'ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, di rappresentanti di varie confessioni cristiane, dell'ebraismo e dell'islamismo e di ben quattro capi di stato africani (Senegal, Capo Verde, Gambia, Guinea-Bissau), che prenderanno parte ad un dibattito sulla rinascita dell'Africa. Dal punto di vista ecumenico, gli organizzatori fanno notare la presenza del cardinale Edward Cassidy, presidente del Pontificio Consiglio per l'unit� dei cristiani, del segretario generale della Federazione Luterana Mondiale e di rappresentanti anglicani e ortodossi (in particolare dal Patriarcato di Costantinopoli e da quello di Mosca). Complessivamente sono in agenda 13 dibattiti a pi� voci, pi� la cerimonia conclusiva, che si articoler� nella preghiera per la pace (in sette luoghi diversi) e in una processione.

�Vogliamo fare spazio a quelle voci e a quelle figure - ha detto Mario Marazziti - che cercano le vie di una globalizzazione con l'anima�. E d'altro canto, anche questo XIII Incontro si propone di �trasmettere un messaggio importante sotto il profilo interreligioso ed ecumenico, senza sincretismi, ma spingendo ciascuna tradizione religiosa a cercare all'interno di se stessa le energie per promuovere la pace�.

Per la prima volta, inoltre, il convegno viene organizzato non solo con l'appoggio della Chiesa locale, ma anche di una importante istituzione laica, la Fondazione Soares e questo, ha sottolineato Marazziti, conferma che il confronto laici credenti, avviato negli ultimi anni inizia a dare i suoi frutti.

Quanto infine alla recente nota della Congregazione per la dottrina della fede, Dominus Iesus, il portavoce di Sant'Egidio ha commentato: �Siamo all'interno della Chiesa e ci sentiamo incoraggiati dalla Chiesa a continuare sulla via del dialogo. Abbiamo tutto da guadagnare ad aiutarci a superare le chiusure�.

Mimmo Muolo