Comunità di S.Egidio


 

05/10/2000


Una veglia per l'Africa

 

Un continente nel cuore, grande magari quanto l'Africa e "piccolo" quanto basta per entrare nella chiesa di San Tommaso, in via della Pergola, dove pi� di 150 persone hanno partecipato mercoled� sera a una veglia preparata dalla Comunit� di Sant'Egidio nel giorno di San Francesco. Una veglia-incontro dedicata ai Paesi africani in guerra o percorsi da fermenti di tensione, una veglia per ascoltare le testimonianze di chi l'Africa la vuole bella davvero, senza violenza, senza guerre etniche, senza sfruttamenti; coma la vuole Claudette, giovane burundese che ha portato nella chiesa di San Tommaso la voce dell'Africa dei Grandi Laghi. Alla pace, dopo una mediazione condotta dalla Comunit� di Sant'Egidio, � stato restituito il 4 ottobre del '92 il Mozambico, dove ha operato a lungo il padre comboniano Alfredo Bellini, che ha raccontato il suo ministero dalla stagione del colonialismo portoghese a quella della guerra civile fino alla tanto attesa riconciliazione. La Comunit� di Sant'Egidio e' impegnata tra l'altro nella ricostruzione di un Ospedale per i malati di tubercolosi in Guinea Bissau, distrutto dalla guerra, e in un progetto per la lotta contro l'Aids in Mozambico (non sono pochi i paesi africani che superano la percentuale del 25 per cento della popolazione sieropositiva), nonch� nella ricostruzione dei villaggi mozambicani distrutti dalla alluvione (a giugno, proprio a Firenze, il concerto 'Un coro di aiuti' nel teatro della Pergola contribu� a raccogliere fondi da destinare a questo scopo). Sono "forme di solidariet� concreta - ha scritto il sindaco Leonardo Domenici in un messaggio per la veglia - parte di un progetto pi� generale di difesa della pace e dei diritti dei popoli al quale la nostra citt� vuole partecipare attivamente".

Michele Brancale