Comunità di S.Egidio


 

26/11/2000


Viaggio nel mondo di Sant'Egidio

 

LIVORNO. Il mondo di Sant'Egidio ha affollato mercoled� sera l'auditorium della Camera di Commercio. Era presente infatti a Livorno il fondatore, Andrea Riccardi, che ha ripercorso in una conferenza la storia della comunit�.

�Il mondo di Sant'Egidio� era il titolo dell'incontro, ma non solo di questo si � parlato: intanto perch� la comunit� di Sant'Egidio segue la societ�, e parlarne significa parlare di storia, poi perch� Andrea Riccardi, studioso e storico della chiesa, � stato protagonista in questi anni di notevoli iniziative per la pace, prima fra tutte l'opera di mediazione fra i guerriglieri ed il governo del Mozambico che ha portato alla firma di un accordo nel 1992.

Andrea Riccardi ha parlato della nascita della comunit�, nel 1968, negli anni dei sogni di cambiamento; se � vero che gli ideali e le utopie di quegli anni sono crollati per molti, l'ideale della comunit� di Sant'Egidio, ancorato al Vangelo e alla parola di Dio, � rimasto vivo e si � sviluppato nel tempo. Nata a Roma per portare aiuto nelle borgate, la comunit� diffondendosi � entrata in contatto con i nomadi, con i senza casa, con gli immigrati, con i malati di Aids, con gli anziani soli. Solo le realt� di cui si occupa anche la comunit� livornese, che porta avanti la scuola popolare a Corea e Shangai, incontra gli anziani, organizza una mensa ed il pranzo di Natale per poveri e barboni; tutto questo avviene non con spirito di carit� ma con amicizia, l'atteggiamento non � quello di chi svolge un servizio ma di chi incontra e cerca di aiutare i propri amici. �La comunit� di Sant'Egidio � una vera comunit�, non un'esperienza temporanea di volontariato� ha detto Andrea Riccardi, ricordando che uno dei pilastri � la preghiera comune. La comunit� di Livorno, ad esempio, si incontra ogni venerd�, alle 19.30, nella chiesa delle suore Calasanziane di via del Bosco.

o storico ha parlato anche del suo amore per Livorno; ha ricordato che proprio da Livorno, in un clima di grande festa, part� nel 1986 la prima nave di aiuti per il Mozambico; soprattutto ha raccontato il fascino che ha su di lui la citt�, con la sua comunit� greca, confluenza di culture diverse, aperta a mondi religiosi differenti. E a concreto esempio di questo sedevano in sala, accanto a monsignor Ablondi e all'ausiliario Savio il presidente della comunit� ebraica Zarrugh e il rabbino Khan. Proprio il rabbino ha ricordato l'aiuto dato ad un anziano della sua comunit� dai ragazzi di Sant'Egidio (testimonianza che ha creato in sala un momento di commozione), mentre la vicepresidente della provincia, Carla Roncaglia, ha ringraziato i ragazzi della scuola popolare per il lavoro svolto fra i bambini dei quartieri nord, conosciuto direttamente quando era insegnante.

Francesca Faleri