Comunità di S.Egidio


 

02/12/2000

Nove giorni fa aveva tentato di sostituirsi al presidente poi si era dato alla fuga, ma stava trattando l'esilio
Guinea Bissau, ucciso il generale golpista
Mistero sulla morte di Ansumane Man� in una sparatoria con i militari

 

La Guinea Bissau ha vissuto una settimana di grande incertezza, iniziata con la auto-proclamazione del generale Ansumane Man� a Capo di Stato Maggiore, e proseguita con la completa sconfitta delle truppe a lui fedeli, con la fuga dalla base aerea di Bissau verso una citt� nel nord del paese e la sua morte in uno scontro a fuoco con i soldati governativi. Nella citt� di Bissau ed in altri centri del paese si sono verificati scontri armati tra le truppe governative e quelle fedeli al generale ribelle che hanno messo in grande allarme la popolazione che, memore di quanto accaduto meno di due anni fa, era pronta a lasciare le citt� per rifugiarsi in luoghi pi� sicuri. L�episodio, che ha mostrato la grande fragilit� della Guinea Bissau, sembra per� aver avuto un esito certo: l�allontanamento del generale Ansumane Man�, che era stato il protagonista nel 1999 della defenestrazione del Presidente Joao Bernardo �Nino� Vieira. Da quel momento il generale Man� ha mantenuto una posizione ambigua nella politica guineana, a capo di una giunta ufficialmente sciolta dopo le elezioni presidenziali e politiche, ma pur sempre con la pretesa di influire pesantemente sull�attivit� governativa.

Dopo l�elezione del Presidente Koumba Iala nel gennaio di quest�anno, la presa sul governo della giunta militare e del generale Man� si � rapidamente allentata e tra le forze armate sono cominciate ad emergere personalit� determinate a concludere la fase di intervento diretto nella vita politica. In questi mesi, per�, il Generale Man� ha portato avanti una propria �politica estera� soprattutto mediante il rapporto preferenziale stabilito con il governo libico e la �gestione� di formazioni armate dell�opposizione casamancese installate alla frontiera, in territorio guineano. La forza di Ansumane Man� � stata di poter disporre di appoggi politici autonomi ed avere a disposizione forze militari -composte soprattutto da ex combattenti della guerra di liberazione- che rispondevano soltanto ai suoi ordini. L�esempio del rapporto con l�opposizione senegalese � illuminante: il governo di Bissau assicurava al Senegal di non voler pi� tollerare la presenza di formazioni di guerriglieri casamancesi nel proprio territorio mentre il generale Man� le manteneva sotto la propria protezione e probabilmente le riforniva. Nel paese, quindi, hanno convissuto per mesi due diversi centri di potere �la giunta militare ed il governo- che perseguivano politiche sostanzialmente diverse con il risultato di generare grande incertezza e confusione nel paese. La posizione di preminenza del generale Man� in alcuni settori, per�, non ha impedito la sua progressiva emarginazione dagli atti quotidiani del governo che il generale ha provato a contrastare principalmente in due occasioni: la nomina del capo di stato maggiore della Marina e, la scorsa settimana, la promulgazione di una serie di promozioni che di fatto ridisegnavano il vertice operativo delle Forze Armate. L� attitudine di Man� negli ultimi mesi � stata sempre quella di impedire che qualsiasi decisione sulle Forze Armate fosse attuabile senza il suo esplicito consenso. Se nella prima occasione il contrasto si � risolto con un accordo politico tra il generale ed il governo, nella seconda si � risolto militarmente perch� il Capo di Stato Maggiore, rimasto fedele al governo, ha reagito duramente al tentativo di disarmare la guardia presidenziale e ha potuto disporre di un seguito largamente maggioritario nelle Forze Armate.

La riduzione del ruolo delle Forze Armate nel panorama politico del paese � un�opportunit� importante per conferire alla struttura di governo della Guinea Bissau un aspetto definitivo senza l�incertezza derivante dalla presenza di una fazione militare alla ricerca di un suo ruolo nel campo politico. Si tratta di un�occasione cruciale per un governo che ha condotto una politica spesso confusa ed a tratti inefficace �anche a causa di una cronica scarsezza di risorse finanziarie ed umane- ma che oggi ha la possibilit� di avviare una fase nuova. Pur tra le tante difficolt� si deve ricordare che negli ultimi tempi la Guinea-Bissau ha avviato un processo di serio avvicinamento all�Italia sul problema del debito estero anche grazie all�aiuto di alcune realt� non governative, tra le quali la Comunit� di Sant�Egidio che dispone di una rappresentanza permanente in Guinea-Bissau ed � presente con alcuni progetti di grande rilievo in campo umanitario e socio-sanitario.

A questo punto, con un governo civile nel pieno dei suoi poteri e privo dei condizionamenti dei militari, un�azione pronta della comunit� internazionale potrebbe efficacemente operare per una stabilizzazione della Guinea-Bissau, in una regione che vede ancora molti focolai di instabilit�. E� noto, infatti, il problema della Casamance che rimane tuttora irrisolto e della Sierra Leone che non ha ancora trovato un assetto definitivo nonostante gli accordi di pace firmati alcuni mesi fa e l�impegno -anche militare- della Gran Bretagna. Inoltre, tra la Guinea Conakry e la Liberia si sta assistendo ad una escalation della tensione per le accuse di reciproco appoggio ai rispettivi movimenti di opposizione armata. Si tratta di situazioni molto pericolose che possono avere gravi conseguenze sull�intera regione.

La pacificazione della Guinea Bissau pu� rappresentare un punto di riferimento e di partenza per un processo di progressiva stabilizzazione della regione. Ci sono alcune priorit� a cui indirizzarsi per avviare un processo di stabilizzazione del paese come lo sviluppo del sistema sanitario, del sistema educativo ed il reinserimento dei militari nella vita civile. In questi campi � necessario un intervento consistente della comunit� internazionale per avviare progetti ed impegnare risorse al fine far uscire la Guinea-Bissau da difficolt� apparentemente croniche.

Al pari di tanti paesi africani, la Guinea-Bissau e la sua popolazione attendono ormai da decenni il decollo di una fase di effettivo sviluppo economico e sociale che possa avviare una soluzione ai grandi problemi del paese.

Per questo si sente il bisogno dell�interesse e della cooperazione di tanti.

Fabio Riccardi