Comunità di S.Egidio


 

26/12/2000


Il grande pranzo degli ultimi
"Mi avete toccato il cuore"

Senza dimora, zingari, stranieri: erano 600 i presenti all�Annunziata insieme all�arcivescovo

 

ERANO in seicento al pranzo di Natale nella chiesa dell�Annunziata. Senza dimora, zingari e stranieri: i poveri del 2.000, l�anno del Giubileo. Accanto al cardinale sedeva la pi� vecchia tra gli invitati, Elena di 92 anni: �Non ho mai mangiato cos� bene�. Antipasto di salame e prosciutto, ravioli e lasagne di primo, arrosto di tacchino, panettone e spumante. Alla destra di Tettamanzi, c�era Medo, nomade della Foce, per l�occasione stretto in un elegantissimo doppio petto scuro. Era la prima volta che il pranzo di Natale per i poveri si consumava sotto le volte di una chiesa. Una lontana ordinanza dell�allora cardinal Siri vietava funzioni diverse da quelle liturgiche nelle parrocchie; forse Siri non pensava ai pranzi, piuttosto non voleva che le chiese si trasformassero in auditorium per i concerti. Tettamanzi ha rinnovato l�usanza. Il pranzo � stato organizzato dalla Comunit� di Sant�Egidio; duecento volontari hanno cotto e distribuito cibo e dato regali a tutti. Ad ognuno un proprio pacchetto, con il nome scritto sul cartoncino. Gli amici della Comunit� di Sant�Egidio si vantano di conoscerli uno per uno gli invitati di ieri l�altro: �E ad ognuno di loro abbiamo offerto un regalo che sapevamo potesse venire utile: un maglione a chi trascorre la notte nei cartoni lungo la strada; un porta fotografie alle famiglie; un giocattolo ai pi� piccoli. Tutti regali che hanno offerto i genovesi ai fratelli pi� sfortunati. Noi della Comunit� non abbiamo speso un soldo per i regali�. Ma per il resto sono stati sborsati pi� di sessanta milioni: �C�erano da comprare le cucine industriali e il cibo. Anche le stufe per scaldare la chiesa. I tavoli li ha dati gratis Capurro, quello dei ricevimenti, mentre i carrelli che abbiamo trasformato in slitte cariche di regali, li ha imprestati l�Ikea�. Un pranzo di Natale lungo cinque ore, dall�una alle sei, interrotto spesso da spontanei applausi. Come alle tre, quando il cardinale ha salutato gli ospiti perch� doveva ritornare in Curia: �Non so se sono riuscito a toccare il vostro cuore; quello che � certo che voi avete toccato il mio�. E prima, Tettamanzi aveva detto: �Nessuno deve lasciarsi spaventare dalla malattia, dalla sofferenza o dall�et�. Voi avete diritto di fare questo pranzo in questa bellissima chiesa. S�, il Natale del Giubileo doveva proprio essere festeggiato cos�. Insieme agli altri volontari, a distribuire il cibo c�era Doriano, una versione moderna di San Matteo: anche lui, come l�evangelista, � un esattore: �Il paragone non regge: lui � un santo, io uno dei tanti. La Comunit� ha distribuito il cibo insieme a parecchi degli invitati, soprattutto giovani stranieri, che hanno voluto ricambiare il piacere mettendosi a disposizione dei pi� anziani. Ripeteremo l�esperienza il prossimo Natale�.

Bruno Persano