Comunità di S.Egidio


 

28/01/2001

Conferita la cittadinanza onoraria al fondatore della Comunit� di Sant'Egidio,
l'associazione che opera a favore degli emarginati e degli anziani

Riccardi: Genova, citt� aperta
�Ma offrite pi� ospitalit� agli immigrati e alle famiglie nomadi�

 

Da oggi i genovesi hanno un cittadino in pi�. In una cerimonia svoltasi ieri pomeriggio a Palazzo San Giorgio, alla presenza di Mario Soares, presidente del Portogallo dal 1986 al 1996 che ha tenuto l�orazione ufficiale, il Comune ha conferito la cittadinanza onoraria ad Andrea Riccardi, iniziatore della Comunit� di Sant�Egidio che, nata a Roma sulle orme del Concilio Vaticano lI, conta oggi 40.000 membri presenti in oltre 60 paesi europei ed extraeuropei. Dopo personaggi illustri quali Fernand Braudel, Lech Walesa, Lea Rabin, Vittorio Gassman, la citt� di Genova ha deciso di concedere la cittadinanza onoraria ad Andrea Riccardi per l�impegno svolto da oltre venticinque anni dalla Comunit� di Sant�Egidio a favore dei minori, degli anziani, degli emarginati e per l�opera di diplomazia internazionale tesa alla riconciliazione, al ristabilimento della pace e al dialogo fra i popoli.

Professor Riccardi, quale il suo rapporto con Genova?
�Si potrebbe dire che sono un genovese mancato, perch� i miei genitori lasciarono Genova alla fine del 1949, pochi mesi prima che io nascessi a Roma�.

Cosa ha rappresentato Genova per Lei?
�E� una citt� che mi ha sempre colpito per la sua identit�: di Roma non saprei dire quanto � citt�, di Genova s�.

Genova, citt� di mare, porto mediterraneo...
�La vocazione di Genova � sempre consistita nell�apertura al mondo mediterraneo e nel suo essere porto in senso forte�.

Vale a dire?
�Non soltanto nel senso marittimo ma porto in quanto crocevia dei flussi e delle relazioni internazionali. lo credo che nel futuro o una citt� sapr� essere veramente �porto� o non sar�. Nel mondo globalizzato a contare saranno non tanto le nazioni quanto le citt� e le reti cittadine�.

Il G8, che Genova ospiter� nel prossimo luglio, suscita intense polemiche: quale la posizione di Sant�Egidio in proposito?
�Non � detto che la Comunit� di Sant�Egidio debba assumere posizione su tutto: ci� che veramente conta � quel che si fa. Certamente noi guardiamo con preoccupazione ad un Nord che si dimentica del Sud: come cristiano e come uomo della contemporaneit� non posso accettare che si lasci andare alla deriva l�Africa, cui ci unisce una stessa civilt�. Non possiamo vivere bene quando brucia la casa del nostro vicino: � immorale e inoltre il fuoco � contagioso�.

Sant�Egidio � nata nel �68: come � cambiata da allora la povert� e chi sono oggi i nuovi poveri?
�Oggi non ci sono pi� i 50.000 baraccati della Roma di allora, ma sono presenti tra noi gli immigrati, i nuovi poveri. Ad essere sincero mi fa ridere tutto questo piangere degli italiani, come se l�immigrazione costituisse chiss� quale minaccia. E� una grande questione e come tale non dovrebbe essere strumentalizzata per fini politici�.

A Genova Sant�Egidio aiuta ogni giorno molti anziani..
�I membri genovesi della Comunit� sono stati tra i primi a cogliere questo bisogno in una citt� e in una fase storica in cui � rilevante il numero delle famiglie mono-nucleari. E non dimentichiamoci poi dei nostri grandi amici�.

Chi?
�Gli zingari, gente dalla vita strana e dalla vita media non superiore ai quarant�anni. lo spero che Genova diventi sempre pi� ospitale con loro�.

Che idea si � fatta di noi genovesi?
�Non � vero, come si suol dire, che i genovesi siano avari e parsimoniosi. Ho colto invece in loro una riservatezza fedele e una grande capacit� di perseguire gli obiettivi che si sono posti�.

Paolo Battifora