Comunità di S.Egidio


 

15/03/2001


Incubi e pianti dei fratellini "Carmela non respirava pi�"
Il racconto di Leonardo, 6 anni, ai volontari di Sant'Egidio.
Ieri i tre bimbi a Corviale nella scuola

 

�La roulotte va a fuoco, e la mia sorellina non respira�. Quel fotogramma, Leonardo, lo ha ancora negli occhi, e lo ripete meccanicamente come se avesse la scena davanti, come a tentare di razionalizzare quel che � accaduto l'altra notte, quelle fiamme alte e cattive che hanno portato "in cielo" la sua Carmela.

Non dorme, anche se non ha chiuso occhio dopo il rogo che ucciso la bambina, e se la mamma non arrivava in tempo, il fuoco avrebbe avvolto anche l'altra sorellina Rosalia, di cinque anni, e il fratellino Fortunato, di tre. Come dev'essere triste, per tre bambini, il giorno dopo una tragedia cos� grande. Carmela, �la dolce�, la piccolina che al residence Bravetta tutti tenevano in braccio, che tutti portavano in carrozzina, in una notte di fuoco, fiamme, urla, disperazione, � morta.

�La roulotte va a fuoco, Carmela non respira�: sono le prime parole che dice Leonardo a Laura, una operatrice della Comunit� di Sant'Egidio che, per un giorno intero, insieme ai suoi amici, ha "adottato" tre bambini disperati, cullandoli nel giorno del dolore. Qui, a Corviale, nella scuola popolare al quinto piano del lotto numero cinque, i fratellini Spallino sono di casa. Due volte la settimana Leonardo e Rosalia giocano, fanno merenda e studiano, imparando pure l'italiano, anche se � ancora il siciliano la "lingua ufficiale".

Stamattina, sono tutti qui, i tre fratellini insieme all'esercito di cuginetti del residence e qui, a Corviale, � come se ci fosse una riunione di famiglia. Anche loro frequentano la scuola popolare, e non importa se bisogna fare dieci minuti di bus per arrivarci da via di Bravetta. �Questo spiega Laura di Sant'Egidio � un quartiere disgregato, molti bambini sono sbandati, c'� un alto tasso di abbandono scolastico e gli adolescenti non finiscono la terza media�.

Ecco perch� � nato il doposcuola, ma oggi (ieri ndr), nella sede, l'atmosfera � meno allegra del solito, i bambini piangono, si abbracciano, vogliono capire, e fanno domande ai loro amici "grandi", persone adulte ma anche liceali del Malpighi, del Seneca del Montale.

Leonardo, sei anni, gioca in braccio a Lorenzo, Rosalia accarezza Lisa, Fortunato, non riesce a dire una parola, e si addormenta sfinito. La mattina, si fa qualche gioco insieme ai cuginetti, oggi nessuno � andato a scuola. Ma qui, nella sede della Comunit�, dove in altri giorni studiano e si giocano i bambini di Corviale e gli zingari della Muratella, � diverso, e una cucina permette anche di preparare un pranzo: maccheroni, affettati e patatine. Giusy, una delle prime a vedere il fuoco, racconta: �I pompieri hanno spento le fiamme, e hanno visto il corpo di Carmela, non posso credere che � successo tutto questo. Non doveva andarsene cos�.

Quel soldo di cacio, quella bella bambina la conoscevano tutti al residence Roma. E adesso, tra i banchi del doposcuola le scrivono una lettera: �Cara Carmela dice una cugina non sei battezzata, ma io spero tanto che tu vada in paradiso�. Alessandro racconta invece la scena dopo l'incendio: �La roulotte � distrutta dalle fiamme, ma qui c'era il seggiolone e l� la culla di Carmela�. �Non � giusto che sei morta scrive Francesca ti potremo rivedere?�.

Dorme Fortunato, poi si sveglia e indica la bruciatura sul viso. Rosalia, stanca, si aggrappa alla sua amica Lisa. Entrami, poche ore prima, stavano dentro una scatola ardente, a lottare con le fiamme. Ce l'hanno fatta, Carmela no, e ora Leonardo le prepara dei fiori di carta per il suo funerale.

Alberto Mattone