Comunità di S.Egidio


 

15/04/2001

L�appuntamento serale della Comunit� di Sant�Egidio
Trastevere, un "santuario" in citt�

 

Trastevere � un crocevia tradizionale dei romani e, ormai, di tutti quelli che vengono a Roma. Ma non � solo il gran numero dei ristoranti a fare da catalizzatore. In questi giorni di Pasqua non poteva essere pi� chiaro. Due citt�, quella dei cinema, dei teatri, della vita serale, ma anche la citt� della preghiera, che scandiva un tempo diverso, il tempo della Passione di Ges�, del mistero della croce e della risurrezione.

A migliaia, tutto il giorno e soprattutto la sera, da molte citt� d�Italia e da Paesi e continenti diversi, provenienti da parrocchie, gruppi, esperienze ecclesiali diverse, per vivere un pellegrinaggio spirituale a Roma con la Comunit� di Sant�Egidio. E le due citt� non scorrevano parallele, e basta. Ma si sono incrociate continuamente. Anche da Roma in tanti hanno scelto Trastevere per ristorare il corpo e l�anima. Al centro, la preghiera della Comunit� che anno dopo anno ha dato vita a una cittadella della preghiera nel cuore di Roma, un tessuto di ascolto e di spiritualit� per gli uomini e le donne �della citt� post-moderna�. Nessun inseguimento del nuovo per il nuovo, ma la scelta rinnovata ogni giorno, dal lontano 1973, di mettere al centro la Parola di Dio, l�ascolto, Ges�, con un linguaggio e una vita asciutta, ma carica di apertura e del calore dell�amicizia.

E� cambiato cos� il panorama della citt�, non solo per la rete delle opere di carit� che restituiscono dignit� umana ai poveri di ogni tipo, ma perch� oggi il �cuore di Roma� ha un�anima che � un approdo e un luogo di pellegrinaggio.

Questo santuario nella citt� oggi � ospitato nella basilica di Santa Maria in Trastevere, la pi� antica chiesa dedicata a Maria a Roma, che � diventata cara anche a cristiani della tradizione evangelica, e prende forma la sera.

Tutte le sere, anche durante l�anno, sono centinaia le persone che si danno appuntamento per questa preghiera nel cuore della citt�, alle otto e mezzo, quando � ora di andare a cena o di tirare le fila della propria giornata. L�appuntamento � proprio la preghiera della Comunit� di Sant�Egidio. E� un altro modo di scandire la giornata, di trovare un senso nel supermarket della globalizzazione.

Nell�ultimo anno ci sono state pi� di duecentomila presenze. Persone che trovano, in quella mezz�ora di preghiera e in alcuni appuntamenti speciali, un�occasione per ritrovare se stessi, la centralit� della Parola di Dio, uno spazio di amicizia, un nuovo inizio, una bussola nel rumore della vita quotidiana. Appare come un segno dei tempi il fatto che questa esperienza di preghiera in una grande capitale europea sia animata da �cristifideles laici�.

E� il frutto maturo di un cammino trentennale che ha dato forma a una vera e propria spiritualit� urbana. Si arriva dal chiasso allegro dei bar e dei ristoranti, dalla stanchezza di una giornata di lavoro. E si trova la bellezza del luogo, la compostezza, la bellezza del canto (ma senza estetismi), la bellezza di un clima fraterno e amico. Tutto aiuta a ritrovare la propria dimensione, un senso, il primato di ci� che conta nella vita. E la chiave sta in quella spiritualit� laicale che ha nome Sant�Egidio, e che � un�offerta e un aiuto anche per chi vive un�esperienza in parrocchia, viene da una vita religiosa o da altre esperienze associative.

La preghiera ha un ritmo quotidiano, ma si articola lungo un percorso settimanale: ogni giorno � dedicato a un tema (con i poveri, con la Chiesa, la preghiera con Maria, la memoria della croce�) e aiuta, in un itinerario che ha nella domenica il centro e il punto di arrivo, a legare con il Vangelo i pezzi della propria vita quotidiana, il proprio lavoro, la vita personale e familiare.

�A Rome on prie�, �A Roma si prega�, ebbe a dire una volta il card.Marty, l�allora arcivescovo di Parigi, al Cardinale Vicario Poletti, riferendosi con stupore ai primi passi di quella preghiera nel cuore della citt�, la sera, quando le altre chiese chiudevano. Era entrato per caso nella piccola chiesa di Sant�Egidio, dove nel 1974 � iniziata questa preghiera �urbana� che da alcuni anni si � trasferita nella Basilica l� accanto. Da allora il canto ha trovato una sua stabilit�, secondo melodie accessibili a tutti, anche se sostenuto dal bellissimo coro. Da allora non c�� sera in cui la Scrittura non venga spiegata, con un commento breve, i salmi non siano cantati, e che dopo la preghiera la chiesa non rimanga aperta ancora per un po�, prima di riversarsi nel quartiere.

Poco distante, a San Bartolomeo all�Isola Tiberina e dall�altra parte del Tevere, presso la chiesa della Trinit� dei Pellegrini, il santuario da qualche tempo si � allargato e da altre zone di Roma e del mondo altri si aggiungono alla preghiera della comunit�. E� un modo antico e nuovo in cui Roma incarna la vocazione al primato della carit�.

Rinaldo Piazzoni