Comunità di S.Egidio


 

11/05/2001


Ma Roma � anche una citt� santa

 

Sono in tanti a chiedersi come stare a Roma e cosa pensare per Roma, soprattutto in questi tempi. Si impongono, a volte, i problemi di un mercato al chiuso o all'aperto, del parcheggio sotto casa, e cos� via. � normale. Se si ha un malessere � difficile pensare ad altro, anche se non � un gran pensiero.

C'� una quotidianit� che tende a imporsi. Sembra forte la richiesta di sicurezza individuale anche se i numeri dicono che il proprio quartiere � oggi pi� sicuro di dieci anni fa. A volte le idee per Roma vanno a copiare le idee per Dallas, in maniera curiosa. Credo in ogni caso che non si possa pensare nulla per questa citt� senza partire prima dalla sua identit�. Se la domanda � sbagliata, infatti, anche le risposte pi� oneste rischiano di essere sbagliate. Roma � una citt� come le altre, ma anche diversa dalle altre. Non �, forse, una delle grandi metropoli del mondo, ma di certo � una grande capitale nazionale e religiosa, con un significato e un ruolo che va al di l� dei confini dell'Europa. A Roma, diceva il grande storico Theodore Mommsen, non si pu� stare senza un'idea universale. � scritto nel Dna della citt�, nella sua storia e nel presente.

Oggi questo mi sembra pi� chiaro, proprio all'indomani del Giubileo, che ha come svelato Roma a se stessa. Citt� accogliente, internazionale, tollerante, un polo di diffusione di una cultura della coabitazione e dei diritti umani, che ha rispettato e dialogato con i flussi da molte parti del mondo. Roma � una delle poche �citt� sante� del mondo, dove un forte richiamo alla fede si coniughi con la tolleranza. � anche una citt� che ha saputo mettere in rete risorse umane, culturali, religiose e laiche, tutte sotto il segno della convivenza pacifica. In un universo segnato dalla rinascita dei confini e dei nazionalismi Roma ha rappresentato questo appuntamento di universalit�. E in questo tempo di contrapposizioni etniche, mi sembra un patrimonio consistente da cui partire per costruire il futuro. E non c'� stato contrasto tra significato religioso universale di Roma e questo ruolo laico.

Pensare a Roma come alla casa permanente di iniziative di dialogo, come luogo vivo di coabitazione tra le culture, come luogo della �bellezza� fatta di arte e di arte di vivere, � anche una direzione di sviluppo che sa fare della presenza del centro del cattolicesimo non un'anomalia da gestire ma una chance carica di positive �contaminazioni�. Perch� questo non sia posticcio, occorre che dello stesso tono sia anche la vita quotidiana, resistendo alla tentazione di creare una citt�bunker per chi ha molto, contrapposta alla noncitt� di chi non ha niente. Roma ha una chance che mi sembra unica in Occidente: mostrare che � possibile coniugare modernit�, ricchezza, sviluppo, arte, storia, con una gestione morbida, umana, che sa attenuare gli squilibri abissali che si creano nel mondo della globalizzazione.

Andrea Riccardi