Comunità di S.Egidio


 

20/06/2001


Dal Colosseo contro la pena di morte

 

Contro i boia legalizzati, contro la violenza che genera violenza, contro la pena di morte che ancora, nel mondo che si dice civilizzato, abita in 72 paesi, ieri sera, si � illuminato il Colosseo (con luci speciali realizzate dall'Acea), il monumento simbolico della citt� di Roma. Testimonial di vita per qualche ora, il monumento ha salutato un nuovo passo della societ� civile verso l'abolizione della pena di morte. Il fronte universale che promuove la moratoria contro la pena capitale infatti si � arricchito di un nuovo paese, il Cile, che recentemente ha cancellato dalla sua costituzione la giustizia capitale.

E all'iniziativa internazionale promossa dalla comunit� di Sant'Egidio, in collaborazione con il Comune di Roma e con Amnesty International, sono intervenuti in tanti. �Il Colosseo illuminato ha detto il sindaco Walter Veltroni lancia un messaggio di speranza che parte da Roma. Sappiamo che il cammino non sar� breve e facile ma bisogna crederci e continuare ad allargare il fronte universale del no. Per questo rinnovo la richiesta di approvazione della moratoria contro la pena di morte agli Stati Uniti d'America e per questo, la citt� di Roma si mette al servizio di questa causa dichiarandosi capitale mondiale della pace, della solidariet�, e della difesa dei diritti umani�.

Le luci si sono accese sul Colosseo alle 10 a ricordare tante storie di vite negate. A ricordare la liberazione di Jos� Jacquin Martinez, innocente, rimasto tre anni nel braccio della morte in Florida e finalmente libero da quindici giorni. Ma non solo. Perch� la luce � stata anche di speranza per Johnny Paul Penry, ritardato mentale, condannato a morte in Texas, a cui la Corte Suprema americana ha accordato la revisione del processo. E ancora, la luce come ha detto Mario Marazziti, portavoce della comunit� di Sant'Egidio ha voluto salutare il prossimo impegno internazionale contro la pena di morte che vedr� il fronte universale impegnato e presente alla prima Conferenza mondiale contro la pena capitale il 21 e il 23 giugno a Strasburgo. All'iniziativa di ieri sera erano presenti tra gli altri l'attore Gigi Proietti, che ha letto l'ultima pagina di "Un condannato a morte" di Victor Hugo, il ministro della giustizia del Cile e tanti altri rappresentanti di istituzioni internazionali

Geraldine Schwarz