Comunità di S.Egidio


 

21/06/2001


Un giovane Stato. Un�antica Nazione nel cuore dell�Europa
Una �fotografia� della Chiesa cattolica

 

La Chiesa cattolica in Ucraina � costituita da tre comunit�: la Chiesa �sui iuris� di rito bizantino-ucraino chiamata Chiesa greco-cattolica ucraina; la Chiesa cattolica di rito latino; la Chiesa cattolica d� rito armeno.

La Chiesa cattolica in Ucraina comprende 10 Circoscrizioni Ecclesiastiche greco-cattoliche (Lviv, Buchach, Ivano-Frankivsk, Kyiv-Vyshhorod, Kolomyia-Chernivtsi, Mukacheve, Sambir-Drohobych, Sokal, Stryj, Ternopil-Zboriv) e 5 Circoscrizioni Ecclesiastiche latine (Lviv, Kamyanets-Podilskyi, Kyiv-Zhytomyr, Lutsk e Zakarpattia). Per i fedeli di rito armeno � responsabile il Vescovo latino del luogo. Dopo la persecuzione, anche il numero di cattolici armeni � molto diminuito.

I Vescovi di rito latino formano la Conferenza Episcopale Ucraina, presieduta dal Cardinale Marian Jaworski, Arcivescovo Metropolita di Lviv per i fedeli di rito latino.

Il Sinodo dei Vescovi della Chiesa greco-cattolica ucraina raggruppa pure 25 Vescovi greco-cattolici della Diaspora. I lavori del Sinodo sono diretti dal Cardinale Lubomyr Husar, Arcivescovo Maggiore di Lviv per i greco-cattolici.

Attualmente in Ucraina vi sono 6 milioni di cattolici (5 milioni di rito bizantino e 1 milione di rito latino). Sono circa il 12 per cento delta popolazione. La Chiesa cattolica in Ucraina possiede 3.907 parrocchie (3.132 greco-cattoliche e 775 latine) e 2.569 sacerdoti (2.123 greco-cattolici e 446 latini). Dispone di 8 Seminari Maggiori che preparano i candidati al sacerdozio (5 greco-cattolici e 3 latini). Uno di essi (a Gorodok Podilskyi) � affiliato alla Pontificia Universit� Lateranense di Roma. Esistono, inoltre, due Istituti di Studi Superiori: l�Accademia Teologica di Lviv e il Collegio San Tommaso, affiliato alla Pontificia Universit� di San Tommaso (�Angelicum�).

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Giovanni Paolo II si appresta a visitare un Paese complesso come l�Ucraina. Non si pu� porre in dubbio - come � avvenuto talvolta nel mondo russo e in quello sovietico - l�esistenza di un�identit� nazionale ucraina condivisa da milioni di uomini e di donne. Oggi l�Ucraina indipendente si fonda su una larga identit� nazionale. Tuttavia questa identit� non � quella di un�isola omogenea, ma di un vasto spazio abitato da pi� di cinquanta milioni di persone nel cuore dell�intersezione tra differenti frontiere.

La storia ucraina � segnata dallo spostamento ricorrente di frontiere, specie quelle tra Occidente e Oriente russo e anche dall�impatto con spinte profonde come quelle provenienti dal cuore dell�Asia. Anche da un punto di vista religioso, il cristianesimo ucraino � orientale, legato alla tradizione di Bisanzio; eppure � venuto a contatto, e talvolta in unit�, con la tradizione cattolica occidentale. Ma il cristianesimo ucraino, come si vede dalla stessa Kyiv, � all�origine e in stretta simbiosi con quello russo.

Questa realt� di frontiera non rimette in discussione l�identit� ucraina, ma la colloca in un tessuto di convivenza con altri popoli e con parecchie minoranze. Sul territorio della Repubblica ucraina, la popolazione ucraina � in maggioranza, circa il 73% degli abitanti. Ma ci sono importanti minoranze, prima di tutto i russi o i russofoni, che rappresentano circa 11 milioni. La presenza dei russi si connette al rapporto con la Russia di Mosca: negli anni Novanta, per la prima volta nella storia comune tra Russia e Ucraina, i due Paesi si pensano stabilmente come Stati indipendenti. Tuttavia le interconnessioni sono profonde, non fossero quelle di carattere economico e geografico. Gran parte della popolazione russa dell�Ucraina vot� a favore dell�indipendenza nel 1991, ma ci� non significa l�inserimento in un progetto nazionale ucraino. Non votarono a favore i russi della Crimea. Come noto, la popolazione di questa penisola - che venne donata all�Ucraina da Kruscev - � tuttora russa al 75%.

Per l�Ucraina il rapporto con la Russia � decisivo. Lo � anche da un punto di vista religioso, perch� la maggiore Chiesa cristiana nel Paese dipende dal Patriarcato ortodosso di Mosca. Infatti, come � noto, il viaggio di Giovanni Paolo Il sar� seguito con molta attenzione e con qualche preoccupazione da Mosca, specie dagli ambienti ortodossi.

Ma i russi non sono l�unica minoranza in Ucraina, n� la Russia � l�unico punto di riferimento esterno al Paese. In Ucraina ci sono pi� di 300.000 moldavi, pi� di 200.000 polacchi, circa 160.000 ungheresi, circa 130.000 romeni, quasi 50,000 tatari in Crimea. Si tratta non solo di minoranze nate dagli spostamenti di confine, ma di veri e propri insediamenti nel grande spazio ucraino. A Lviv si misura come l�Ucraina (in particolare quella occidentale) sia stata una terra di convivenza tra popoli. Nella citt� galiziana, che Giovanni Paolo II visiter�, convivevano sino alla Seconda Guerra Mondiale ucraini, polacchi ed ebrei. C�era pure una piccola comunit� armena. Del resto tutta la grande Ucraina � stata una terra di accoglienza delle minoranze. Oggi Lviv conta un gruppo polacco pi� ridotto di quella precedente al 1939, a seguito dell�annessione dell�Ucraina occidentale all�Unione Sovietica con il Patto Molotov-Ribbentrop.

Del resto l�Ucraina occidentale ha avuto un percorso storico molto diverso da quello dell�Ucraina orientale, sottoposta a una pressante russificazione. In Occidente il problema per gli ucraini � stato il rapporto con la Polonia, non con la Russia, e alla fine con l�Impero asburgico. Infatti nell�Ucraina occidentale, sotto la pressione delle classi dirigenti polacche, si � registrata un�egemonia polacca sulle masse rurali ucraine; ma gli ultimi decenni dell�Ottocento, nel quadro dell�Austria-Ungheria, hanno dato vita ad un�importante ripresa dell�identit� nazionale e culturale ucraina. Il resto dell�Ucraina, sotto dominio russo, non ha fatto questa esperienza sino all�inizio del Novecento. D�altra parte l�ucraina occidentale, da parte sua, non ha conosciuto il potere sovietico se non dal 1939 (e con la parentesi dell�occupazione nazista). E qui si � mantenuto molto vivo il senso dell�identit� nazionale.

Un�importante minoranza nel mondo ucraino sono stati gli ebrei. Ma oggi � ridotta a circa 300.000 persone, anche per l�emigrazione di molti in Israele. E� da ricordare come l�ebraismo dell�Est vivesse soprattutto tra le nazioni assoggettate come i polacchi e gli ucraini. Nell�Ucraina di Kyiv, e in quella che era chiamata la nuova Russia, il governo zarista favoriva l�insediamento ebraico. La storia dell�ebraismo ucraino � ricca anche da un punto di vista spirituale (si pensi agli hassidim). Alla fine dell�Ottocento qui si trovavano almeno due milioni di ebrei. Ma si tratta di un periodo duro segnato dai �pogrom�, tanto che si calcola che nel 1914 circa due milioni di ebrei abbiano lasciato l�impero russo. Dopo il 1941, con l�invasione dell�Unione Sovietica, centinaia di migliaia di ebrei ucraini furono uccisi dai tedeschi e dagli ucraini filonazisti.

Le varie minoranze in Ucraina danno il senso della complessit� attuale del paese. Ma tale complessit� � accresciuta anche dalle profonde differenze regionali. La storia novecentesca del Paese � quella di grandi sofferenze. Basta ricordare i cinque-sei milioni di ucraini caduti nella grande fame che colp� le campagne ucraine, in larga parte organizzata artatamente dal potere sovietico. L�Ucraina ha avuto una storia difficile e vive una realt� complessa, ma � oggi un grande Paese nell�Europa contemporanea.

Il viaggio di Giovanni Paolo Il in Ucraina rappresenta il riconoscimento dell�identit� ucraina con l�attenzione a tutte le sue componenti. Il fatto che sia concepito in due tappe, Kyiv e Lviv, dice gi� qualcosa della volont� del Papa di parlare all�Ucraina in tutte le sue sfaccettature. Giovanni Paolo II viene da Roma per visitare i fedeli cattolici, per incontrare gli ortodossi, ma anche per incontrare tutta l�Ucraina. Oggi c�� una nuova Ucraina, orgogliosa di essere un soggetto nazionale nel concerto delle nazioni. Non si tratta pi� di un vasto spazio sottoposto a contrastanti pressioni espansionistiche, come � stato nei secoli passati, che provenivano da Occidente e da Oriente.

Questo stato non pu� pensare il suo futuro in un�alternativa tra la sua storia con la Russia e la sua inserzione nel mondo centroeuropeo. Simili alternative erano il frutto di una necessit� fatta da orizzonti geopolitici ristretti. In questi orizzonti si collocavano spesso anche le questioni religiose e quelle riguardanti le Chiese cristiane. La geografia del mondo contemporaneo � cambiata con la fine del comunismo e con la globalizzazione. Oggi esiste la realt� dell�Unione europea, come spazio di stabilit� e di prosperit�. C�� anche l�idea di un�Europa larga (anche da un punto di vista spirituale), che Giovanni Paolo Il ha sostenuto sin dai tempi del comunismo a partire dalla Russia sino all�Atlantico.

Il futuro dell�Ucraina non sar� voltare le spalle alla Russia bens� vivere l�interconnessione con il grande Stato vicino; ma, allo stesso tempo, il futuro ucraino si colloca nel quadro di rapporti nuovi con l�Europa alla fine del primo decennio di indipendenza nazionale. Si comprendono le incertezze e le difficolt�, che nascono da una situazione interna complessa e da una collocazione geopolitica anch�essa di grande complessit�. Ma queste caratteristiche possono, alla lunga, rivelarsi assai promettenti per il giovane Stato, che � anche un�antica nazione.

Andrea Riccardi