Comunità di S.Egidio


 

05/07/2001

Sabato a Genova manifesteranno associazioni, movimenti e ordini missionari.
Il patron dell' iniziativa � il cardinal Tettamanzi

"Noi cattolici, non violenti ma combattivi"
Consegneranno il loro "manifesto" ai grandi della terra:
la globalizzazione non va sconfitta, ma governata

 

Alla Camera si raggiunge un accordo bipartisan per il G8, con l' Ulivo che cede sulla Tobin tax. E loro, nella sala stampa della Radio Vaticana, insistono: "Occorre tassare le transazioni di capitale". La sinistra evita di tirare fuori il problema dei "paradisi fiscali". E loro vorrebbero che si pubblicasse la lista di questi "rifugi" per capire in che modo incidono negativamente sui Paesi in via di sviluppo. E ancora: "Il fondo per l' Aids che vuole lanciare il governo rischia di essere solo uno spot". Sono cattolici, ma per molti versi pi� combattivi della sinistra. Ci� non vuol dire che siano a favore della linea dura. Al contrario combattono ogni tipo di violenza e a Genova manifesteranno il 7 luglio invece che durante il summit, come faranno gli antiglobalizzatori del Genoa Social Forum.

Sono i portavce di quella sessantina tra associazioni e movimenti che, insieme a numerosi ordini missionari, sabato prossimo consegneranno il loro manifesto sulla globalizzazione al segretario generale della Farnesina Umberto Vattani perch� lo presenti ai governi del G8. Per loro "cattolico" vuol dire soprattutto attento ai poveri che rappresentano la maggioranza della popolazione mondiale, attento all' ambiente e alla giustizia sociale. Posizione non estremista, ma posizione chiara e in qualche modo "ufficiale" della Chiesa. Basta pensare che il gran patron dell' iniziativa, che attirer� nel prossimo week-end a Genova migliaia di persone, � il cardinale Dionigi Tettamanzi. Senza contare il costante riferimento al pensiero del Papa su questa materia.

Spiega il coordinatore del gruppo di lavoro che ha elaborato il "manifesto", Riccardo Moro: "Non siamo contro la globalizzazione, ma siamo convinti che occorra governarla. Tanto che indichiamo anche come". E gi�, presenta una lunga lista di richieste. Prima di tutto la cancellazione del debito dei Paesi pi� poveri almeno fino al 19 giugno del ' 99 (giorno del vertice di Colonia), considerata come un "acconto" di tutto ci� che i governi del G8 dovrebbero restituire al Sud del mondo. Seguono altri impegni che si richiedono ai Grandi della terra. Ad esempio la devoluzione dello 0,7 per cento del prodotto interno lordo allo sviluppo del Sud del mondo, cos� come era stato promesso in passato ma mai mantenuto, insieme all' allargamento degli accordi di Kyoto. E, ancora, un servizio sanitario e scolastico garantito a tutti i cittadini del Sud del mondo.

Ma ci sono anche proposte che potrebbero suonare come una sfida. L' introduzione di una sorta di Tobin tax, cio� la tassazione sulle transazioni internazionali di capitale e soprattutto la pubblicazione di una lista dei paradisi fiscali disseminati nel mondo. Perch� ormai corrispondono a numerosi Paesi africani dove, a causa dell' instabilit� o di vere e proprie guerre in corso, risulta sempre pi� facile il riciclaggio del denaro sporco da parte delle mafie internazionali. Ma c' � anche un' altra battaglia campale, come quella per l' accesso ai medicinali per milioni di malati di Aids, soprattutto africani, che non hanno i soldi per comprarli. Denuncia Mario Giro della Comunit� di Sant' Egidio: "La filosofia dell' agenzia dell' Onu per l' Aids � inaccettabile: si dice in sostanza che in Africa non si pu� fare nulla perch�, dato che i malati sono troppi, non si saprebbe da dove cominciare. Peccato che in Europa e negli Usa ormai ci si cura gratuitamente. Ecco dove la globalizzazione � incompleta. Ma la nostra comunit� in Mozambico comincer� lo stesso a curare i malati dal prossimo ottobre". E Sergio Marelli della Focsiv, cartello di Ong cattoliche, mette in guardia da iniziative-spettacolo: "Il fondo che Berlusconi pensa di lanciare al G8 non � inutile, ma rester� un semplice spot se non andr� ad incidere sul meccanismo che favorisce il diffondersi della malattia".

Alla conferenza stampa per lanciare il G8 alternativo dei cattolici ci sono, oltre a Sant' Egidio e alla Focsiv, anche l' Azione Cattolica, l' Agesci e le Acli, con il presidente Luigi Bobba che ad un certo punto si mette a rispondere alle accuse lanciate da Cl e Gianni Baget Bozzo, cio� ai cattolici che hanno criticato l' incontro genovese: "Sono liberi di pensarla diversamente, per� sarebbe meglio che rileggessero il magistero del Papa al riguardo". Ma il 7 luglio saranno presenti anche il movimento dei Focolari di Chiara Lubich e numerosi ordini religiosi, dai saveriani ai comboniani, dai missionari della Consolata ai Padri Bianchi. E alla fine anche l' Usmi, organismo che rapresenta le 120 mila suore italiane, si scopre no-global invitando a digiunare per la cancellazione del debito dei Paesi poveri. Oltre a sollecitare la presenza di tutti a Genova il 20 luglio, nella chiesa di Sant' Antonio a Boccadasse dove si svolger� una maxi-veglia di preghiera.

Roberto Zuccolini