Comunità di S.Egidio


 

08/07/2001

Quaranta associazioni hanno sottoscritto un Manifesto che sar� consegnato al governo: costruiamo un mondo solidale e giusto
�I poveri al banchetto dei ricchi�
Tettamanzi benedice l�assemblea dei cattolici anti G8.
Assente Comunione e liberazione
Contestato il segretario generale della Farnesina che elogia i vantaggi della globalizzazione

 

Il sostegno del cardinale di Genova all�assemblea �Sentinelle del mattino�, che ha spronato i giovani a impegnarsi nel volontariato e nella politica. La parabola del povero che si sazia con i resti del banchetto del ricco Epulone.

Genova. Il cardinale Dionigi Tettamanzi ha benedetto la riunione dei cattolici genovesi anti-G8. Lo ha fatto ieri mattina, intervenendo all�appuntamento �Sentinelle del mattino, guardiamo il G8 negli occhi� al teatro Carlo Felice, davanti a pi� di mille e cinquecento persone in rappresentanza di oltre quaranta associazioni, ovvero tutto il laicato cattolico genovese esclusi Comunione e liberazione e la Compagnia delle opere che non hanno sottoscritto il �Manifesto �del convegno.

�C�� un filo rosso che vi ha portato qui da Tor Vergata - esordisce il cardinale Tettamanzi - ben evidente nel �Manifesto� che si chiude con le parole pronunciate dal Santo Padre davanti a due milioni di persone di tutto il mondo�.

Ai tanti �epuloni � che vivono nelle nostre societ�, dice il porporato citando la parabola evangelica di Lazzaro, viene chiesto prima di tutto un regime di vita pi� sobrio. �Ma vi chiedo anche - prosegue Tettamanzi - la partecipazione pi� gioiosa e coraggiosa alla vita politica perch� il volontariato � importante ma non basta. La politica � una forma privilegiata di carit� sociale� . L�obiettivo, dice il porporato, � lottare per garantire la destinazione universale dei beni della terra. �Noi vogliamo una globalizzazione precisa e definita, umana e umanizzante, secondo i principi evangelici�, aggiunge tra gli applausi.

Tettamanzi prende a prestito la parabola del ricco Epulone per descrivere la situazione dei Paesi del Terzo Mondo. �Il povero Lazzaro ha diritto al convitto e non solo alle briciole del ricco Epulone, deve sedersi a tavola e dividere lo stesso pane. E� una questione di giustizia e di democrazia. Il G8 deve diventare una sorta di G-tutti �. Quello del cardinale � l�intervento conclusivo di una giornata aperta nel clima di un grande raduno tra persone unite dagli stessi ideali, senza per� concessioni al buonismo. �Le associazioni cattoliche sono convinte che ci pu� essere qualcosa di meglio di questa globalizzazione - � l�esordio di Fabio Protasoni, segretario nazionale delle Acli - Il metro di misura della globalizzazione � la difesa, in ogni luogo, tempo e situazione, della dignit� di ogni essere umano�. L�appello � alla politica. �Occorre un �pi�� di politica, i deboli e gli emarginati devono essere considerati il punto focale. Globalizzazione, G9, fame del mondo, debito internazionale, sono affare nostro e nostra responsabilit�.

Ma quale politica?Se si guarda lo schieramento presente al convegno, spicca l�assenza del movimento di Comunione e liberazione, una delle poche anime dell�associazionismo cattolico che si propone come vicina al centro-destra pi� che alla sinistra. Non � probabilmente un caso nemmeno la presenza in prima fila del segretario nazionale dei popolari, Castagnetti, considerato ideologicamente vicino al cardinale.

La giornata dei cattolici al Carlo Felice si svolge sotto il segno dei mass media, ai piedi di due maxi-schermi. La spettacolarizzazione dell�evento vive il suo momento massimo quando fa la sua comparsa sul palco il provocatore televisivo Gianni Ippoliti, con una serie di filmati-verit� su quello che sanno i genovesi del summit. Interviste vere? False? Le pillole in stile �blob �accendono le risate in platea, scatenano applausi. Commercianti, gente dei vicoli e passanti rivelano paure e leggende metropolitane che circondano il grande evento di fine luglio. � l�apoteosi.

La contestazione, invece, si accende inattesa quando prende la parola l�ambasciatore Umberto Vattani, segretario generale del ministero degli Affari esteri, incaricato di portare il �Manifesto� al governo Berlusconi. �La globalizzazione � un processo che � sempre esistito -dice l�ambasciatore- la globalizzazione ha fatto s� che l�Italia non sia pi� quella che si ritrov� ad essere alla fine della Guerra Mondiale. Globalizzazione vuol dire anche partecipazione�. I fischi si alzano da una parte della platea e interrompono l�intervento per la prima volta. Non sar� l�ultima. �I paesi poveri sono rimasti indietro anche perch� non hanno avuto la possibilit� di entrare attivamente nella globalizzazione -incalza Vattani- Infine, se non si riunisse periodicamente il G8, ciascun Paese industrializzato sarebbe costretto ad affrontare questi temi da solo: il G8 � anche per questo una occasione imperdibile�. La platea sommerge l�intervento con fischi e urla. Il G8, anche tra i rappresentanti del popolo cattolico, � sempre e solo un nemico.

Dopo la mattinata al Carlo Felice, la giornata prosegue con un pomeriggio di studio in tre parrocchie cittadine, continua con uno spettacolo-concerto, dalle 18 alle 20, 30, al parco dell�Acquasola. Poi si mette in movimento la marcia verso piazza della Vittoria dove si tiene la preghiera conclusiva. Questa mattina si ricomincia: il �Manifesto �dei cattolici verr� conseganato con una breve cerimonia al sindaco Giuseppe Pericu.

Bruno Viani