Comunità di S.Egidio


 

20/07/2001


�Vengo dal Mozambico: ditemi che questo clima di guerra � uno scherzo�

 

Guarda, col naso in su, i cinque metri di rete infilzata nel cemento, poi i blindati, i check point, le armi, gli scudi, e quasi le viene da ridere: �� uno scherzo, vero?�. Fissa le assi inchiodate che ricoprono le vetrine, i sacchi di plastica che mimetizzano le insegne, le barriere contro ipotetiche granate e agita le ciglia sugli occhioni neri, increduli: �Mai visto niente di simile�, giura.

Come no, Aurora? Non hai vissuto met� della tua vita in guerra? Non sei nata in un Paese, il Mozambico, quando era ancora una colonia portoghese? Non sei cresciuta tra gli spari dei guerriglieri? Diciassette anni di scontri e sangue, finiti l�altro ieri. S�, fa lei con la testa. Sa bene che cos�� la guerra civile, come tutti i suoi connazionali sopra i 9 anni. Ma non ne aveva ancora visto una parodia.

� appena arrivata dal Sud del Sud del mondo, Maputo, nel Sud anche del Mozambico, per assistere da vicino alla riunione degli otto �Grandi� del Nord. Per partecipare al dibattito di chi li contesta. E si � ritrovata in mezzo a una partita di Risiko: �� una cosa seria�, mormora percorrendo un tratto dei 1.600 metri di reticolato a maglie fitte che ingabbiano la Genova storica, preclusa anche a lei. Poi cambia idea: �No, non � serio. Se l�avessero organizzato gli africani, questo vertice, non sarebbe cos�. Al mio Paese, adesso, anche le manifestazioni di protesta sono pacifiche. Parliamo: non serve a questo il Parlamento? Abbiamo capito che la prima regola per farsi sentire � non fare casino. Che la violenza non si ferma con la violenza�. Aurora ha 38 anni e, con i volontari cattolici della comunit� di Sant�Egidio, i negoziatori della pace in Mozambico, si occupa dei ragazzini che non riescono a dimenticare la guerra. Come il suo fratellino adottivo, Roberto, che adesso ha 12 anni, pi� o meno: �Quando l�abbiamo trovato per strada, otto anni fa, ne dimostrava quattro. Ma aveva uno sguardo attento, da piccolo adulto. Non parlava, sapeva soltanto imitare il suono delle mitragliette. Disegnava armi, staccava pezzi di legno dal pavimento per costruire pistole finte. Pensiamo che venisse dal centro del paese, perch� ogni tanto strillava "Cingondo! Cingondo!", il dispregiativo che identifica i guerriglieri settentrionali del Renamo, la Resistenza nazionale mozambicana, contrapposta al Fronte di liberazione�.

A quel grido, Roberto aveva imparato a scappare, a salvarsi dalle incursioni nei villaggi. Un giorno, probabilmente, lui ce l�ha fatta, ma i suoi genitori no. Quando la mamma di Aurora lo ha raccolto come un piccolo randagio inselvatichito, Roberto apriva la bocca solo per dire �pum pum�. E per mangiare quanto pi� poteva, come chi non sa quando gli capiter� un altro pasto. �A tavola non sapeva dire "basta" - sorride la sorella adottiva -. La sera, non andava a dormire finch� non aveva la certezza che eravamo tutti a letto. Per settimane, abbiamo girato con lui i mercati di Maputo, sperando che qualcuno lo riconoscesse. Niente. Non abbiamo mai scoperto nulla sulle sue origini, neanche il suo vero nome. Roberto non ricorda. Ma adesso sogna. In guerra non si pu�.

Per gli orfani della mattanza, per il suo amico Johnny, morto in miseria su un marciapiede, a gennaio, dopo aver toccato pi� diamanti di uno sceicco nelle miniere sudafricane, e per i barboni di Maputo, reduci e veterani della guerriglia, per Larindo e Madora, due volontari uccisi in un�imboscata tra fazioni rivali, Aurora ha preso l�aereo. Dieci ore di volo dal Mozambico a Lisbona. Poi da Lisbona a Roma. Da Roma a Genova. E� venuta a raccontare la loro storia agli otto Giganti asserragliati e alla moltitudine di lillipuziani contestatori, indaffarati nei preparativi di assalto alla fortezza. E adesso lei, che sente ancora la mano di sua madre premerle la testa nella polvere quando una scaramuccia le sorprendeva nelle vie del centro, si aggira perplessa sul set di un kolossal bellico, dove si provano le cariche a cavallo, le maschere antigas, gli arieti da sfondamento. Respira l�elettricit� nell�aria da grandi manovre e scuote delusa il suo chignon di treccine nere: �Solo chi non l�ha mai vissuta, pu� trovare eccitante la guerra. A me sembra uno scherzo. Pericoloso. Noi diciamo: non c�� fumo senza fuoco�.

Aurora scivola vicino al muro di Genova e pensa che questa � una novit� nell�arsenale da combattimento: �Da noi i muri erano invisibili e, quando li superavi, come Larindo e Madora, era gi� troppo tardi per tornare indietro�. Rimira le scintille delle fiamme ossidriche che saldano gli ultimi varchi nella recinzione di ferro. Prove tecniche della guerra dei bulloni. Chiss� se ci crederanno a Maputo, quando Aurora descriver� ai barboni disarmati come si baloccano i civilizzatori del mondo, in pace da mezzo secolo.