Comunità di S.Egidio


 

26/08/01


Popolo di ombre

 

C'� un popolo di ombre che non va in vacanza. Resta a Roma non perch� � pi� "chic", ma perch� non sa dove andare. � il popolo dei residence, delle case e delle scuole occupate che non c'entra niente con le barche Tim e le spiagge Omnitel e nemmeno con l'estate lungo il Tevere o i ritmi latini tra Caracalla e Capannelle. Ombre, che emergono come una brutta notizia. E la notizia � di quelle brutte: persone inghiottite da un'esplosione, nel fuoco e nel fumo che si vedeva anche da lontano. Una brutta notizia con connotati antichi: le bombole del gas, il "bibigas" che ha emancipato nel dopoguerra un popolo di contadini dalla fatica della legna, ma che oggi � simbolo di povert�.

Due citt�, la Roma con il gas e la citt� senza. Non � l'unico, il residence di Monte Mario, ad ospitare questo popolo inattuale, fatto di senegalesi, cingalesi, albanesi e (sorpresa?) italiani, come le vittime di ieri mattina. La Roma dei sommersi (e non salvati) � punteggiata di questi luoghi che non si sa se sono resti del passato o una malattia crescente di oggi e del futuro. I nomi non sono famosi: via Mastrilli, sulla Cassia, Bravetta, i palazzi occupati e a volte sgombrati intorno al San Michele tra la Colombo e Montagnola, la scuola D'Amico alla Garbatella, le case di Tor Marancia, Tor Carbone.

Non � la cintura delle povert� estreme, di chi vive per strada, di chi sparisce da solo in un istituto. � una citt� di gente che lavora, guadagna poco, vive di pochissimo. E su cui alcuni - datori di lavoro, padroni-affittacamere - guadagnano moltissimo. Le fabbriche dormitorio dove il rischio di incidenti cresce con la promiscuit� e la penuria di soldi, rendono quasi centomila lire al mese ogni metro quadrato. Tutti i mesi. Sono le fabbriche di imprenditori senza impresa, che non creano posti di lavoro ma vivono di rendita. Anche questa � Roma.

Possibile che a quei prezzi, se qualcuno garantisce, non si possa offrire niente di meglio? Anche questa � Roma, dove nella citt� pi� bella del mondo c'� gente che la bellezza non la vede mai, anche se entra nelle nostre case, se fa assistenza ai nostri anziani, come la donna che vive al piano di sotto dell'appartamento saltato in aria ieri e che non potr� tornare a casa. Possiamo cominciare a chiederci dove vanno a finire queste persone quando escono dalle nostre case e tornano nelle loro. Non sono ombre. E non sono solo stranieri.

Mario Marazziti