Comunità di S.Egidio


 

30/08/01


Le frontiere da abbattere

 

Il luddismo era inattuale anche due secoli fa. Quelle macchine inceppate non hanno fermato il capitalismo. E infantili sembrano anche certi tentativi di bloccare la globalizzazione: c��, � un dato, � un processo gigantesco per produrre pi� beni e pi� ricchezza, senza un unico centro di responsabilit�, che rimette in gioco i rapporti di forza tra gli stessi poteri tradizionali. Siamo solo agli inizi. A noi sta vivere nella globalizzazione, porre quelle che sembrano priorit� per vedere come utilizzare � se � possibile � l�enorme possibilit� per ridurre la sofferenza, per riappropriarci e non essere espropriati della vita, delle relazioni umane.

La globalizzazione � ancora adolescente, ma l�anima della globalizzazione sembra a volte bambina. Anche questo � un problema.

Da noi il fronte si � diviso e nella polemica chi dice che la globalizzazione va �aggiustata� � guardato con sospetto. Chi dice che va liberata di qualche �inevitabile� eccesso come il fatto che � a senso unico (che globalizzazione � dove tutte le medicine per curare l�AIDS restano tra Europa e nord America e 25 milioni di persone mangiate dal virus HIV non ne hanno una?) � accusato di essere vetero-marxista e/o antioccidentale. Le Chiese ma anche le religioni si trovano in pieno nel cuore del problema.

A Durban, la Conferenza mondiale sul razzismo vuole levare le frontiere della discriminazione tra gli esseri umani. Giustizia e globalizzazione si misurano in un paese-simbolo del tentativo di tirare la Bibbia dalla propria parte. Con la Bibbia si � giustificato il regime di apartheid e con il Vangelo si � sgretolata la segregazione razziale. La Chiesa cattolica vive nella globalizzazione e incarna, nel suo complesso, una forte autonomia dalle tentazioni nazionaliste che si accompagnano ad essa.

Ha preso le distanze dall�occidente come dogma (e dalla globalizzazione se � un nuovo dogma) non certo da oggi, con Paolo VI, la Popolorum Progressio, in maniera inequivoca.

A Barcellona, nei prossimi giorni, su inziativa della Comunit� di Sant�Egidio, leader delle grandi religioni mondiali e gente comune cercheranno con onest� �le frontiere del dialogo�, allargando il fossato che c�� tra le religioni e chi vuole usarle per farsi meglio la guerra. Accanto a Shinto giapponesi, al rabbino capo di Israele, al segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, a cardinali e patriarchi, Jean Daniel e altri laici, in un confronto che vede insieme culture e religioni. Senza dogmi, per una globalizzazione dal volto umano.

Mario Marazziti