Comunità di S.Egidio


 

03/09/01

Organizzato dalla Comunit� di Sant'Egidio
Incontro a Barcellona sul dialogo interreligioso

 

Lo �spirito di Assisi� rivivr� per tre giorni a Barcellona grazie a �pellegrini di pace� provenienti da ogni parte del mondo: � il popolo che la Comunit� di Sant'Egidio ha chiamato a raccolta da domani a martedi in questa citt� mediterranea, radicata in un passato di coabitazione ma al tempo stesso proiettata in modo deciso verso il millennio che si apre. L'incontro interreligioso, che quest'anno ha come litolo �Le frontiere del dialogo: religioni e civilt� nel nuovo secolo�, riveste un significato particolare non solo per il gran numero di personalit� religiose e civili, oltre 350, che hanno accettato l'invito insieme alle migliaia di persone che per tre giorni accompagneranno il loro confronto. Si celebrano infatti i 15 anni dalla prima grande preghiera per la pace ad Assisi voluta da Giovanni Paolo II, nel 1986. Sant'Egidio ha il merito di non aver disperso il �tesoro� di quel primo incontro. Perch� da allora, ogni anno, ha fatto rivivere quello stesso �spirito� con altrettanti nuovi appuntamenti e, seguendo un itinerario originale, lo ha reso capace di aprirsi alle nuove domande poste dai grandi scenari internazionali insieme a quelle delle religioni sulla via della pace. Il fondatore della Comunit�, Andrea Riccardi, commentando l'importante ricorrenza della preghiera per la pace di Assisi, ha detto: �In quindici anni quello che appariva un sogno � divenuto un cammino che libera energie di pace�.

Il Papa, alla fine dello storico incontro del 1986, aveva detto: �Continuiamo a diffondere il messaggio della pace e a vivere lo spirito di Assisi�. Da allora � cominciato un lungo pellegrinaggio che ha fatto sosta ogni anno in diverse citt� europee e mediterranee. Incontri che hanno segnato tappe importanti nel dialogo e nell'ecumenismo. Basta pensare a quello di Varsavia, nel settembre del 1989, a cinquant'anni dall'inizio della Seconda Guerra Mondiale (dal titolo �War never again�), a quello tutto speciale di Gerusalemme nel 1995, nel cuore della Citt� Santa (sul tema �lnsieme a Gerusalemme: ebrei, cristiani e musulmani�). E ancora all'incontro del 1998 a Bucarest, organizzato per la pri- ma volta dalla Comunit� insieme alla Chiesa ortodossa di Romania: fu in questo clima di dialogo che si apr� la strada alla prima visita del Papa in un Paese ortodosso, pochi mesi dopo, appunto, in Romania.

Durante questo lungo cammino di pace si sono aggiunti ogni anno nuovi �pellegrini� appartenenti alle diverse religioni. Anche nell'attuale incontro, promosso da Sant'Egidio in collaborazione con l'arcivescovado di Barcellona, la Generalitat di Catalogna e l'Ajuntament (il Comune), animeranno decine di tavole rotonde, prima della cerimonia finale, la sera del 4 settembre. Le diverse confessioni cristiane sono ampiamente rappresentate. E� da sottolineare la presenza di undici Cardinali e molti Vescovi cattolici, insieme a significative delegazioni delle Chiese ortodosse, delle antiche Chiese orientali con il Patriarca della Chiesa ortodossa di Etiopia Abuna Paulos, della Comunione anglicana e delle comunit� protestanti, tra cui il Segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, Konrad Raiser. Numerose anche le personalit� del mondo ebraico, con il Rabbino capo di Israele, Israel Meir Lau, e quelle dell'lslam, provenienti quest'anno non solo dal mondo arabo ma anche dall'Africa subsahariana. Ma importanti saranno anche le presenze della societ� civile e della cultura, tanto da introdurre un prezioso elemento in pi� nel dialogo alla ricerca della pace. Oltre all'ex Presidente del Consiglio italiano Giuliano Amato, da sempre attento alle problematiche della fede e al mondo cattolico, interverranno anche scrittori di fama mondiale come l'africano Ahmadou Kourouma, personalit� della cultura spagnola, insieme a politici come il portoghese Mario Soares e Capi di Stato come l'ivoriano Laurent Gbagbo.

L'obiettivo � quello di allargare il dialogo e il confronto, partendo ognuno dalla propria identit� religiosa e culturale, senza confondersi ma anche senza nascondere il fatto che molte tra le grandi domande emergenti di questo inizio di secolo hanno bisogno di trovare una risposta. Non si affronter� quindi solo il tema dei rapporti tra le religioni in cerca di pace ma anche quello della globalizzazione, si entrer� nei problemi di alcune regioni tormentate dai conflitti come la Terra Santa e l'Africa dei Grandi Laghi ma si discuter� anche di �stili di vita ecocompatibili�. E ancora, per citare solo alcuni tra i temi delle numerose tavole rotonde previste, si parler� di coabitazione nei Balcani, dell'eredita dei �nuovi martiri�, del sogno di un Terzo Millennio senza la pena di morte, accanto al senso della preghiera e del pellegrinaggio nelle differenti tradizioni religiose. Un convegno che si preannuncia quindi ricco di contenuti e di frutti da raccogliere.

II primo appuntamento � per domenica mattina nella Chiesa di Santa Maria del Mar per una Celebrazione Eucaristica, presieduta dall'Arcivescovo di Barcellona, il Cardinale Ricardo Mar�a CarIes Gord�, alla presenza dei rappresentanti ecumenici per sottolineare la necessitt� di accelerare, all'inizio del nuovo Millennio, il cammino verso l'unit�, pi� volte sollecitato da Giovanni Paolo II. L 'Arcivescovo di Barcellona in un messaggio indirizzato agli ospiti del convegno ha scritto: �Noi cattolici di questa antica Chiesa situata sulle rive del Mediterraneo desideriamo accogliere ciascuno con l'atteggiamento ispirato dal Vangelo di Ges� Cristo: amore della pace�. Poi, nel pomeriggio, al Gran Teatre del Liceu La Rambla, seguir� l'inaugurazione del meeting, presieduta dal Cardinale Roger Etchegaray.

Marco Impagliazzo