Comunità di S.Egidio


 

03/09/01


In Russia tre milioni di bambini barboni

 

Barcellona. Cinquant�anni, dieci dei quali passati nei gulag sovietici: un passato di cui parla senza astio. Alexander Ogorodnikov, ortodosso ex dissidente, � a Barcellona, nel corso del meeting �Le frontiere del dialogo�. Si presenta col suo sguardo vivace, mentre ti mostra le foto dei suoi bambini, mentre sta costruendo la nuova casa, �la nostra nuova casa, che abbiamo costruito con l�aiuto di Sant�Egidio e che servir� ad accogliere i bambini di strada di Mosca, quelli che incontriamo alla stazione. Hanno bisogno di cure mediche, esami per capire che studi hanno fatto, ce ne sono molti che non sono mai andati a scuola. Non credevo fosse possibile una cosa cos�. Quando sar� pronta questa casa, in campagna, i pi� grandi potranno vivere l�, e partecipare alla vita della fattoria. Ci sono molti giovani russi che ci stanno aiutando, � un fatto nuovo e molto importante. Altri che vengono da altre province vogliono fare lo stesso altrove�. Dopo essere uscito dal gulag, dove era stato incarcerato per aver costituito un circolo culturale religioso, Ogorodnikov ha cominciato aprendo una mensa per i barboni, ma tra questi ha incontrato moltissimi bambini senza casa. Il suo racconto pare incredibile.

Qual � la situazione dei bambini oggi in Russia e in particolare a Mosca? �Il ministero dell�Interno russo stima che ci siano tra i tre e quattro milioni di bambini barboni in Russia. � impressionante. I clochard in Russia ci sono stati solo all�inizio del secolo scorso, dopo la guerra civile, e ancora dopo la seconda guerra mondiale, ma per periodi brevi, mentre oggi la tendenza aumenta. Lo Stato non ha strumenti per lavorare con questi bambini di strada. Solo se un adolescente di almeno quattordici anni ha compiuto qualche atto antisociale, come spaccare una vetrina, lo porta in una specie di riformatorio. A Mosca ci sono solo due case per i bambini di strada: la nostra e un�altra�.

Da dove vengono i bambini di strada che vivono a Mosca? �Almeno l�80 per cento viene da fuori, anche anche dalle altre repubbliche ex sovietiche. Sono diverse decine, centinaia di migliaia. Fra l�altro i bambini stranieri non ricevono neanche il minimo aiuto dallo Stato. � cos� che si creano le basi per la prostituzione minorile e per la criminalit� minorile o per la tossicodipendenza. Molti inalano la colla, e questo crea degli handicap mentali. I bambini riescono a superare l�inverno russo grazie al carattere naturale russo: la gente � buona e se pu� li aiuta. Tuttavia la vita di strada li corrompe interiormente. �

Lei � stato prigioniero in Siberia, a Perm 36: cosa porta con s� di quel periodo �� difficile spiegarlo, ma uno dei pi� importanti frutti di quel periodo � il rapporto con le persone che erano in prigione con me, non solo i dissidenti ma anche criminali. Ad esempio, un prigioniero criminale che era con me a Perm 36, lavora nella nostra organizzazione, � il nostro uomo di fiducia e anche l�autista. � stata un�esperienza difficile, pesante. Ma in tutta in quella tristezza c�era anche una certa speranza. La mia prigionia aveva per me un senso. In questo senso � stata per me una benedizione, perch� Dio mi ha aperto alla scoperta del senso e dei contorni della libert� umana, e ho scoperto la forza della preghiera. Perci� posso dire in un certo senso che ho �nostalgia� della prigione, e questo � un sentimento che condivido con altri prigionieri, perch� l� ho conosciuto la vita vera�

Doriano Saracino