Comunità di S.Egidio


 

04/09/01

Il dibattito della Comunit� di Sant'Egidio su religioni e cultura
No alla dittatura dell'audience
La sfida del portoghese Soares alle societ� democratiche

 

Non pu� mancare la globalizzazione, nel grande dibattito allestito dalla Comunit� di Sant�EGIDIO su �Religioni e civilt� nel nostro secolo�; una globalizzazione che viaggia soprattutto attraverso le immagini, le notizie, l�elettronica. Mario Soares, l�uomo della svolta democratica in Portogallo, lancia un atto di accusa: �i media della nostra epoca sono dominati dalla dittatura dell�audience. Una volta si diceva che quello politico era il potere dominante, e la stampa era il quarto potere. Oggi le cose sono cambiate: prima viene il potere economico, poi quello della stampa e solo al terzo posto il potere legittimato dal voto. Questo mi sembra aberrante�. Ammette Soares che il fenomeno ha aspetti positivi e negativi; ed � unanime il rifiuto della violenza �antiglobal�, �specialmente dopo quello che � successo a Genova con violenza da entrambe le parti, dei casseurs e della polizia, una specie di potere superrepressivo, inammissibile�. Propone una forma di lotta gandhiana, per obbligare le societ� democratiche a produrre una �globalizzazione dal volto umano�. E� uno sguardo certamente incline al negativo, e ancora pi� nera � la visione di Jean Claude Petit, editore e insegnante all�Istituto di Scienze Politiche di Parigi: �nei media il tempo della borsa � pi� importante del tempo della pace, il meteo del cielo pi� importante di quello degli uomini�. Anche Petr Stegniy, responsabile dell�informazione per Ministero degli Affari Esteri russo parla del �profondo bisogno di costruire una globalizzazione dal volto umano�, e lamenta �il lavaggio del cervello operato dai mass media prima della guerra in Irak e in Jugoslavia�, mentre Joseph Antich, direttore de �La Vanguardia� si chiede se per caso non abbia ragione Robert Kaplan ad affermare che �la globalizzazione � l�americanizzazione dell�economia mondiale�. Secondo Xavier Vidal Foch, di �El Pais�, �gli antiglobal intelligenti protestano non per tornare indietro, ma perch� chiedono una globalizzazione che non si limiti al sistema finanziario, ma si allarghi al campo politico, istituzionale e dell�informazione�. Un invito a considerare l�oggetto del dibattito con maggiore distacco e serenit� viene da Gianni Riotta, condirettore de �La Stampa�. �Ci dimentichiamo quanto recente sia la libert� nel nostro continente. La globalizzazione � un fenomeno di grandi contraddizioni. Non possiamo dimenticarci che la maggior parte degli abitanti del pianeta vive e muore senza sapere che cosa sia fare una telefonata; � un mondo totalmente connesso, e sconnesso al tempo stesso�.

Marco Tosatti