Comunità di S.Egidio


 

04/09/2001


Il rabbino capo lancia un patto per la pace

 

Barcellona. Il rabbino capo di Israele Meir Lau ha concluso la sua partecipazione al meeting interreligioso di Barcellona chiedendo ai mezzi di informazione e ai leader religiosi un patto per la pace. �La pace pu� essere raggiunta solo con la mobilitazione di tutti i capi religiosi. Se un leader spirituale parla in modo fondamentalista da un pulpito, chiesa, sinagoga o moschea che sia, la pace si allontana. Non si pu� giustificare l�uccisione di bambini e donne, promettendo il paradiso per gli assassini. E i mezzi di informazione devono spiegare che la religione ebraica ha un forte desiderio di pace�. Il rabbino Lau si � detto favorevole alla proposta di un incontro interreligioso per la pace in Terra Santa, lanciata ieri da Riccardi a nome di Sant�Egidio. Tuttavia egli chiede che da parte islamica la partecipazione sia adeguata, con il coinvolgimento del Gran Mufti di Gerusalemme e di altre personalit�. Elias Chacour, prete palestinese melkita, giudica positivamente la proposta di un incontro tra ebrei, musulmani e cristiani per la giustizia e la pace in Terra Santa, �purch� abbia basi concrete, e miri ad eliminare ogni forma di militarismo e di arroganza�. Chi � questo prete che nel corso della liturgia iniziale ha pregato con passione per la Palestina? Aveva otto anni quando la nascita di Israele lo allontan� dalla sua casa, ma questo non lo ha portato ad odiare gli ebrei. �Noi li amiamo, anche se il governo di Israele ha terribili responsabilit� �. Chacour ha scelto di spezzare il ciclo della violenza e dell�odio attraverso l�incontro e l�educazione dei giovani, di diversa origine etnica e religione, per cui sogna un futuro di convivenza. �Non dobbiamo separarci, dobbiamo vivere insieme. Anche se � difficile. La gente che vive a Gerico o a Betlemme � come in prigione, non pu� uscire dai Territori, e non ha cibo. Noi glielo inviamo, ma di nascosto�. Ricorda ancora la difficile situazione dei cristiani in oriente: �Stiamo sparendo, da tutto il Medio Oriente. E in particolare, in Palestina, negli ultimi vent�anni il 60% dei cristiani ha lasciato il Paese. Noi non siamo stranieri nel nostro Paese, i cristiani, anche se deboli, possono avere un loro ruolo nella costruzione di una casa comune fra ebrei e palestinesi. Non dobbiamo lasciarci schiacciare tra gli opposti estremismi�

Doriano Saracino