Comunità di S.Egidio


 

05/09/2001

INTERVISTA
Della difficile situazione nel Continente nero parla il patriarca ortodosso dell'Etiopia

Africa, laboratorio del dialogo
Abuna Paulos: �Occorre ricostruire una fiducia duratura�
Fedi e culture differenti che si incontrano senza appiattirsi

 

Un patto per l'Africa, a faccia aperta. �I nostri amici africani - spiega Andrea Riccardi, fondatore della Comunit� di Sant'Egidio - non sanno pi� con chi parlare perch� oggi non esistono pi� politiche europee per l'Africa e forse non esistono nemmeno politiche africane in Europa, come esistevano negli anni Settanta�. Eppure �noi siamo, in un certo senso, la stessa civilt� dell'Africa: abbiamo un passato comune, ma stiamo cercando di non avere un presente comune�. � questo un rischio da scongiurare. � da questa capacit� dialogica, che diventa anche progettualit� politica e rilancio della cooperazione, che nascono risposte serie ai conflitti che dilaniano il continente-madre di tutte le civilt�.

Abuna Paulos guida la Chiesa ortodossa etiope. Sessantacinque milioni sono gli abitanti dell'Etiopia, paese che si � misurato con un terribile, quanto poco conosciuto, conflitto con l'Eritrea. Gi� nel suo saluto d'apertura all'inaugurazione del meeting della Comunit� di Sant'Egidio nella citt� catalana aveva fatto un riferimento, neppure troppo indiretto, alla situazione dell'area geografica in cui vive. �L'intero tessuto della coesistenza � basato sul dialogo - aveva detto -. I partiti in conflitto e tutti i gruppi che si confrontano devono capire che il dialogo porta alla riduzione della tensione e costruisce familiarit�, fiducia, amicizia e pace durature, mentre i conflitti sfociano in un'inutile perdita di vite umane e nella distruzione di beni�. Sfortunatamente �esseri razionali si comportano irrazionalmente distruggendosi l'un l'altro�, mentre le regole del comportamento civile e dell'agire internazionale richiederebbero che i conflitti siano risolti attraverso il dialogo e la pace. �Non si pu� mietere la pace da un campo di battaglia - aveva insistito -. L'arena di combattimento non produce nient'altro che madri in lacrime, bambini che piangono, mutilati e mucchi di cadaveri. Il dialogo � di gran lunga l'unica strada affidabile per la pace�.

Abuna Paulos, qual � oggi lo stato delle relazioni tra Etiopia e Eritrea?
�La situazione si sta muovendo verso la giusta direzione. Da una parte ci sono le Nazioni Unite che stanno esaminando le ragioni dei due governi, e lavorano duro notte e giorno. Tutti noi in Etiopia speriamo e preghiamo che si arrivi subito a un accordo duraturo. Nello stesso momento i leader religiosi etiopi stanno parlando e discutendo dei rapporti con i capi religiosi eritrei e speriamo che entrambe queste cose portino buoni risultati�.

Alcuni giorni fa Andrea Riccardi ha proposto un incontro delle Chiese cristiane per la pace in Terra Santa. Cosa ne pensa?
�Sono d'accordo. Spero davvero che potremo incontrarci l�. Gerusalemme � il luogo pi� importante per le religioni abramitiche�.

Nei prossimi giorni a Roma dovrebbe tenersi l'incontro della Fao sulla fame nel mondo, � possibile vincere la fame in Africa?

�Il vertice di Roma � importante, ma non � abbastanza. Forse dovremmo incontrarci di pi� o forse dovremmo vivere un incontro di questo tipo contemporaneamente, in pi� luoghi. Perch� non incontrarsi con tutte le persone che hanno la possibilit� di soccorrere coloro che sono nel bisogno cos� da poter concorrere a ridurre al minimo la fame? Perch� non farlo sempre di pi�?�.

Qui a Barcellona i rappresentanti delle Chiese cristiane sono ritornati a parlare di una data unica per la Pasqua. Sar� possibile celebrarla sempre insieme?
�Quest'anno abbiamo vissuto insieme la Pasqua per via del calendario. Credo che la possibilit� di una data comune nascer� dal progresso delle nostre relazioni, dal profondo del cuore, discutendo insieme la dottrina e l'unit� dei credenti. Se non si crede in Dio e si vuole celebrare la divisione, come potremo formare un'unit� fra di noi? La celebrazione unita della Pasqua nascer� per effetto di un serio proposito coltivato insieme. Lavoreremo intensamente in questa direzione�.

Michele Brancale