Comunità di S.Egidio


 

21/09/2001


�Rischi di una guerra mondiale: l' America se ne renda conto�
Il cardinale Martini: i focolai di terrorismo vanno spenti in maniera precisa

 

L'aereo ha appena sorvolato Fatima e sta atterrando a Lisbona, volare di questi tempi induce a rilessioni tristi, il cardinale Carlo Maria Martini d� un' occhiata al finestrino e sospira: �La terza guerra mondiale? Non osiamo neppure pronunciarla, quella parola, per� il pericolo c' � ed � reale. Tutto star� a vedere come le cose si evolveranno, adesso non sappiamo nulla e la situazione cambia di ora in ora, ma la paragono un po' al tempo della guerra del Golfo, quando il Papa ammoniva: guardate che questo potrebbe diventare uno scontro che s' allarga a macchia d' olio. Certo, in ogni istante � sempre possibile, ma oggi lo � forse pi� di allora perch� � un momento, come dire, molto trepido. Io l' ho messo in luce con chiarezza, nei discorsi degli ultimi giorni: la differenza tra lo spegnere i focolai di terrorismo in maniera precisa, e questo � certamente un dovere, e invece fare delle azioni di guerra pi� generali, violenze che scatenerebbero altre violenze e allargherebbero il conflitto alle nazioni...�. I giornali accatastati sul sedile accanto annunciano l' operazione �Giustizia infinita� di Bush (pi� tardi l' espressione � stata smentita dagli Usa), l' arcivescovo di Milano alza le sopracciglia: �Mah, la parola giustizia � certo bellissima, "infinita" non so proprio che significhi. L' aggettivo mi lascia assai perplesso, perlomeno. Ci� che il Papa invoca di continuo � giustizia che tende alla pace, al dialogo, che vuole isolare il terrorismo e non schiacciarlo in un popolo o in una nazione. Il coinvolgimento di intere popolazioni o Paesi � una cosa da evitare con tutte le forze, significa creare le premesse per una contrapposizione totale, ed � un rischio gravissimo: s pero che gli americani se ne rendano conto. Finora avevano agito con grande prudenza, evitando ogni rappresaglia immediata, e mi sembrava un segno di riflessione, un voler capire. Ora vedremo, non so, ogni giorno prepara qualcosa di diverso...�. Martini � arrivato in Portogallo a guidare il pellegrinaggio della sua diocesi a Fatima. Ieri pomeriggio l' arcivescovo di Milano ha celebrato i Vespri, la sera camminava in testa alla fiaccolata dei mille pellegrini ambrosiani lungo la spianata fra la cappellina delle apparizioni mariane e il Santuario, centinaia di luci a illuminare la statua della Vergine e le immagini dei pastorelli Jacinta e Francisco, i piccoli veggenti che affiancano la Madonna sulla facciata. Giornata opaca di nubi basse. � inevitabile che l' apocalisse di Manhattan sia nel pensiero di tutti quanti, il cardinale ne ha fatto cenno anche nell' omelia: �Il messaggio di Fatima � nato nel ' 17, durante il primo conflitto mondiale, ed ha sullo sfondo proprio i temi dell' odio , della guerra, del castigo - dice -. Ogni pellegrinaggio � una sorgente di pace, di riconciliazione, il Vangelo spiega chiaramente di bandire la violenza anche dal cuore: chi dice un insulto al suo fratello � gi� sulla via dell' odio�. Gi�, l' odio. Fin dal ' 90, nel testo �Noi e l' Islam�, Martini aveva affrontato la questione del rapporto con �i figli di Ismaele� e del confronto inevitabile con la modernit�. Il cardinale che passeggia nella piazza di fronte al Santuario di Fatima, fra i pellegrini in preghiera, non vuol sentir parlare di guerra di religione: �Io stronco immediatamente questo discorso. Intanto � molto pericoloso perch� confonde i terroristi, che dovrebbero essere persone precise, gruppi ben definiti e minoritari, con delle masse e contesti pi� ampi che non vi hanno niente a che fare, e che non sono n� colpevoli n� organizzatori di alcunch�. E poi mette a contrasto realt� che non appartengono all' ambito della violenza, n� dovrebbero. Ne emerge un' immagine dalla qual e credo sia importante difendersi, senn� si compiono quelle generalizzazioni che portano a diffidenze e odii assolutamente infondati�. Non che non ci sia un problema interno all' Islam. Ma il fatto � che �in realt� non esiste, "l' Islam"�, spiega l' arcivescovo: �Dietro questa parola, com' � possibile in ogni movimento religioso e anche sociale, ci sono molte diversit� che non riusciamo bene a cogliere. Ricordo per esempio quando ho visitato l' Indonesia, e visto mentalit� affatto diverse da quelle integraliste. Esistono tante diversificazioni, anche se forse facciamo fatica a distinguerle, e sarebbe molto sbagliato, oltre che pericoloso, identificare tutto sotto un' unica immagine e attribuirle i tratti del fondamentalismo: significherebbe impedire ogni dialogo con i gruppi che la pensano diversamente�. Il mondo musulmano ne � consapevole: �Ricordo che abbiamo dialogato molto, nelle varie preghiere per la pace organizzate dalla Comunit� di Sant' Egidio. Vi partecipavano rappresentanti islamici molto seri che dicevano: aiutateci a portare questo spirito di dialogo come immagine dell' Islam, non promuovetene altre�. E pazienza se una parte del cattolicesimo ritiene che l' Islam abbia nella sua essenza la distruzione del cristianesimo, �alcuni lo dicono, lo sentono, per� credo sia sbagliato - alza le spalle -. Una cosa � volere che altri abbraccino il tuo credo, un atteggiamento spontaneo e naturale in chi ha una fede forte. Un' altra � usare mezzi violenti per affermarlo, la costrizione�. Dopodich� resta in piedi la faccenda della modernit�: �E' un problema di sviluppo che il cattolicesimo e il cristianesimo europeo hanno vissuto negli ultimi trecento anni. Probabile che il crescere della tecnologia, alla fine, imponga un processo analogo pure all' Islam. Non possiamo prevedere esattamente il futuro, ma se pensiamo che anche noi, quattro o cinque secoli fa, facevamo ancora fatica a distinguere ci� che compete alla societ� civile e ci� che compete alla Chiesa, vediamo come questa fatica possa ripetersi per altri: non va esorcizzata o negata, anzi bisogna aiutare uno sviluppo ragionevole e logico�. Il pi� grande scrittore portoghese, Jos� Saramago, ha parlato con orrore del �Fattore Dio�, di chi uccide in nome di un Padreterno creato dagli uomini �che dopo essersi vantato di aver fatto della bestia un uomo ha finito col fare dell' uomo una bestia�. Il biblista Martini scuote la testa: �Partendo da una premessa atea, identifica con il "fattore Dio" tutte le forme di contrapposizione. Ma � esattamente il contrario: la conoscenza di Dio, quella approfondita della preghiera e del Vangelo, porta a un grande amore per tutti, una grande tolleranza e capacit� di perdono. Le guerre di religione non sono la conseguenza necessaria della conoscenza di Dio, ne sono la deviazione. Occorre distinguere fra il mistero di Dio e deviazioni religiose�. Cos� Carlo Maria Martini parla di speranza, ai pellegrini di Fatima. In fondo c' � sempre la possibilit� che i terroristi abbiano sbagliato i loro calcoli, che l' orrore imponga la pace. �E' difficile capire, per� a un certo punto dei conflitti si capisce come non esista altra soluzione. Dagli atti di odio nasce questa percezione: ma qui non si fa nulla, ci distruggiamo e basta. Credo che a un certo punto avverr�, un po' com' � accaduto in Kosovo e nei Balcani: si vede che la guerra in fin dei conti danneggia tutti�. Ovvio che il cardinale pensi alla sua Gerusalemme, la citt� dove l' ex rettore della Gregoriana e del Pontificio istituto biblico conta di ritirarsi per proseguire gli studi di critica testuale interrotti da 22 anni di episcopato: �Come ha sempre ripetuto il Papa, in Medio Oriente non c' � altra soluzione se non il dialogo�. La giornata del cardinale si chiude davanti ai ritratti dei due pastorelli. Il problema di questi giorni, lo si � visto dai disegni degli scolari che rappresentano l' immagine ossessiva degli aerei contro le Torri, � come spiegare tutto questo ai pi� piccoli: �E' difficile dare un consiglio a genitori e insegnanti, tante volte le loro reazioni sono molto diverse dalle nostre, fanno fatica a distinguere l' irreale dal reale quando vedono la tv. Dobbiamo aborrire le immagini troppo crude che un bimbo forse non capisce e tuttavia operano nell' inconscio. Ma penso occorra spiegare loro cosa significano i concetti fondamentali di male e bene, cosa significa l' amore e l' odio, e il fatto che ci siano persone capaci di odiarne altre cos� da ucciderle : anche questa � educazione alla vita�.

Gian Guido Vecchi