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02/10/2001 |
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Lo scalone michelangiolesco che porta all'Aula Giulio Cesare, in Campidoglio, � arroventato dal caldo. Sono arrivati tutti per parlare di pace, eppure i vigili urbani devono fare da pacieri fra il segretario dell'Associazione musulmani italiani, Abdul Hadi Palazzi, e il presidente dell'Unione delle comunit� e delle organizzazioni islamiche in Italia (Ucoi), Mohamed Nouri Dachan. Litigano per lo studioso Isuf Kardawy, preside di una facolt� universitaria nel Qatar, perch� Palazzi urla di sentirsi �indignato� dall'invito della Comunit� di Sant'Egidio a un incontro sulla pace rivolto a Kardawy: �� stato dichiarato persona non gradita dagli Stati Uniti ed � l'ideologo del terrorismo, ha definito i terroristi martiri dell'Islam. Noi diserteremo l'incontro�. Dachan la pensa diversamente: �� falso, Kardawy � uno dei pi� grandi studiosi del mondo. � l'uomo pi� moderato, la guida morale della comunit� islamica�. Finalmente alle quattro e mezzo, nell'Aula, si comincia. Voci diverse e tante, come le confessioni religiose praticate a Roma, ma un unico filo conduttore: la pace e la fine del terrorismo. Ci sono il vescovo Rino Fisichella, presidente della Commissione diocesana per l'ecumenismo e il dialogo, il rabbino capo della Comunit� ebraica di Roma Elio Toaff, il direttore della Moschea di Roma Abdullah El Radwan, e Andrea Riccardi, presidente della Comunit� Sant'Egidio, il professor Paolo Ricca, Pastore della Chiesa Valdese. E anche monsignor Guerino Di Rota, direttore della Caritas romana e molti parroci e cappellani delle comunit� cattoliche capitoline. Ha aperto il sindaco Walter Veltroni, che ha concluso ricordando che tocca a tutti lavorare per �il sogno che dobbiamo avere, quello della pace�. Dopo di lui Fisichella ha sottolineato che questa cerimonia �� segno visibile di un impegno unitario e coerente per la pace�, tutti accomunati in una dimensione fondamentale: la fede di Abramo. Ricordando che l'impegno per la pace �dev'essere diretto e personale, senza deleghe�. Toaff ha spiegato come la �violenza genera violenza� e �la guerra non ha mai risolto alcun problema�. E infine il segretario generale del Centro islamico culturale d'Italia, Abdellah Redouane, ha ribadito �la pi� ferma condanna agli odiosi atti che hanno provocato migliaia di vittime innocenti negli Stati Uniti�, condanna �che non � gesto di circostanza, ma dovere religioso prescritto dal Corano�.
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