Comunità di S.Egidio


 

04/10/2001


Insieme cristiani e islamici
Vertice organizzato dalla comunit� Sant�Egidio

 

CITT� DEL VATICANO Anche il Papa ha una �Delta Force�, e si chiama Sant�Egidio. Solo veri commandos del dialogo sarebbero riusciti a organizzare nel giro di qualche settimana, e sotto la minaccia di una guerra incombente, un vertice islamo-cristiano, ricco di cardinali e altre personalit� cristiane - e questo era relativamente facile - ma anche e soprattutto con personalit� musulmane di tutto rilievo. Come il Gran Muft� della Repubblica Araba d�Egitto, Farid Wasel, il Direttore delle Relazioni islamiche di Teheran, Said Noamani, e soprattutto lo Sceicco Yusuf al-Qaradawi, uno dei massimi pensatori dell�Islam attuale. Proprio da lui � venuto un progetto: quello di una specie di �alleanza� fra Islam e cristianesimo, convergenti su molti punti di etica. �Noi musulmani siamo favorevoli a un incontro tra gli Ulema dell'Islam e i prelati cristiani, per cercare insieme delle soluzioni ai problemi contingenti che incidono sulle relazioni tra il mondo islamico e quello cristiano�, ha esordito il direttore del Centro Ricerche sulla Sunna, nel Qatar. �Ci� che reca pregiudizio al rapporto che intercorre tra i seguaci delle due grandi religioni � proprio l'incomprensione reciproca. Oppure l'intrusione di persone estranee che vogliono utilizzare la religione come strumento per il raggiungimento di obiettivi non religiosi�.

La condanna del terrorismo � stata chiara, da parte di tutti; ed anche se non � mancato qualche richiamo a stereotipi come le crociate, il desiderio di dialogo sembra prevalere, in questo momento; e lo testimonia la rapidit� con cui � stato accettato l�invito di Sant�Egidio. �A mio nome e a nome di tutti gli ulema dell'Islam rifiutiamo il terrorismo�, ha detto Yusuf Al Qaradawi, aggiungendo: �Allo stesso modo rifiutiamo di lottare contro il terrorismo con altro terrorismo, mosso dalla stessa logica, che attribuisce agli innocenti la colpa dei veri responsabili, che tratta l'oppresso come se fosse lui l'oppressore e che condanna l'intero popolo a causa di un crimine commesso da alcuni suoi individui, persino se il crimine viene accertato. Non accettiamo che una religione seguita da una grande nazione venga definita come la religione della violenza e del terrorismo, per via di alcune persone�.

Il rappresentante iraniano ha detto che il suo paese � il primo a condannare questi gesti, �perch� la nostra religione ce lo prescrive, e il sangue � rosso per tutti. Questi atti non possono essere accettati da nessun essere nobile, nessuna religione, nessuna confessione�. Ma l�America non pu� essere guida contro il terrorismo, perch� �con il sostegno eccessivo a Israele e con i suoi atti ha contribuito al terrorismo nel mondo�. Ce n�� anche per Berlusconi: �Non c�� nessuna civilt� che non ha bisogno delle altre�. E poi, alzando il rosario: �La bellezza di questo rosario � data dalla presenza di tanti elementi piccoli. Dire che una civilt� � superiore alle altre � un errore, specialmente da parte di persone importanti�.

Un coro di �no alle guerre di religione�, da una parte e dall�altra del Mediterraneo. Fra i tanti, lo esprime il cardinale Carlo Maria Martini: �L'imperativo che noi sentiamo dopo ci� che � successo negli Usa � di riannodare i legami che possono portare alla mutua comprensione tra tutte le religioni�. Niente guerra: �Si promuova invece il dialogo e si considerino le religioni come causa di pace e di vita in modo da evitare conflitti�. L�Occidente non deve pensare di avere la coscienza pulita: �Dobbiamo sempre fare un esame di coscienza perch� come dice il Vangelo nel discorso della montagna non � solo il non uccidere, ma � anche il non dire male dell'altro. La violenza nasce in fondo al cuore e nel cuore dobbiamo esaminarci. Occorre iniziare a promuovere una pace puntando sulla globalizzazione della solidariet�, facendo in modo che nelle aree di crisi ci siano momenti di dialogo, di tregua, di incontro ma soprattutto si deve auspicare che la globalizzazione non crei nuove schiere di poveri ma diffonda beni per tutti con giustizia, perch� questa, in fondo, � la radice ultima della violenza�. L�azione militare prossima � moralmente lecita? �Il Papa ha parlato innanzitutto di intese di pace. Ha parlato anche di giustizia nel senso che bisogna eliminare ogni focolaio di violenza senza con questo scatenare altre violenze�. Quasi le stesse parole di Said Noamani: �Non possiamo risolvere una tragedia con un�altra tragedia�.

Marco Tosatti