Comunità di S.Egidio


 

20/10/2001

Ryzsard Kapuscinski
Tutte le illusioni dell'Occidente

 

�Sarebbe devastante se adesso in Europa crescesse un'onda antiislamica. Avremmo fatto il gioco degli attentatori. L'America l'ha capito subito. Loro non chiedono di meglio che di gettarci nel sospetto, nella paura, nello stato di polizia. Sanno benissimo che se la gente, i politici e certi intellettuali cominciassero ad alimentare il pregiudizio, allora sarebbe lo scontro e quello scontro ci vedrebbe perdenti. Per tre ragioni. Primo, loro sono un miliardo e 300 milioni sparsi in cinque continenti, America ed Europa comprese. Secondo, l'Islam � di gran lunga la religione pi� dinamica, quella che si � diffusa pi� rapidamente. Terzo, se noi facessimo di ogni erba un fascio, getteremmo anche i musulmani liberali nelle mani dei fondamentalisti. Non dimentichiamo mai che l'Islam � un arcipelago. E che il fondamentalismo aggressivo � nato non contro l'Occidente ma soprattutto contro la corruzione dell'Islam medesimo�.

Varsavia grigia, cielo grigio, una villetta grigia con gli abbaini. Nella sua mansarda senza telefono Ryzsard Kapuscinski, uno dei massimi giornalisti viaggiatori del mondo, grande testimone dei Paesi poveri, viaggia tra montagne di libri e ogni montagna � un continente. Qui l'America Latina, il materiale dell'opera che sta scrivendo in questi mesi. L� l'Africa di Ebano. In fondo, vicino alla finestra, la Persia di Shah in Shah, appena apparso in Italia per Feltrinelli. Sulla biblioteca, una parete intera per la Russia di Imperium, straordinario resoconto del crollo dell'Unione Sovietica. Vicino alla porta c'� un'altra montagnola che cresce: � l'Islam e l'India, il libro prossimo venturo. Sorride e sorridendo dice cose terribili. Spiega, lui cattolico della terra di Wojtyla, che l'Europa sar� sempre meno cristiana e la deriva � inevitabile. E poi che l'Occidente ha sub�to l'attentato di New York perch� ha scelto di ignorare il resto del mondo.

Kapuscinski, se l'aspettava quest'apocalisse?
�Ma come fai ad aspettarti un simile abominio? No, era inconcepibile. Per questo quell'immagine non ci abbandoner� pi�. Rester� l� indelebile, a scavarti un buco nell'anima. Una cosa che ti lascia senza parole, senza lacrime, senza pace�.

C'erano segnali ammonitori?
�Segnali, sintomi, non cause. A ripensarci, qualcosa di oscuro era nell'aria. D'estate qualcosa si � rotto, deteriorato. E' cresciuto un clima di rancore per l'Occidente�.

A cosa allude?
�Per esempio all'espulsione degli Usa dalla commissione per i diritti umani, un evento fino a ieri inconcepibile. E poi, ai rancori legati alla mancata firma americana del protocollo di Kyoto sul controllo dell'inquinamento. Poi, gli antiglobalizzatori trattati tutti come hooligans a Genova, la mancata volont� di capire quanto di sensato vi era nel movimento. E, ancora, la conferenza di Durban. L� non solo i fondamentalisti hanno attaccato Israele...�.

Questo non dice chi sono gli assassini.
�Certo che no. C'� la risposta investigativa, che ci porta in chiss� quali labirinti, in chiss� quali mondi occulti e paralleli. Ma quell'indagine non basta. Qui devi fare di pi�, andare nel senso profondo del gesto, nei suoi simboli oscuri. Capire che questo non � l'atto di un singolo folle. Qui c'� un network, una preparazione, una fede. Questo ti obbliga a cercar di comprendere in che mondo vivi. A chiederti perch� esplodono aggressioni cos� bestiali�.

Perch�?
�Perch� siamo seduti su una polveriera. Perch� la politica delle corporation e delle grandi banche arricchisce il venti per cento del mondo e consente che tutto il resto sprofondi nella miseria. E' la globalizzazione a senso unico, che unifica su scala planetaria l'elettronica, i mercati, i commerci, la finanza, ma non le democrazia, i diritti umani, i livelli di vita�.

Non si sente antiamericano a dire queste cose?
�Capire non significa giustificare. E' ovvio che giustizia va fatta nel modo pi� severo. Ma una cosa � l'orrore per l'evento. Altra cosa � voler essere ciechi, mettere la testa nella sabbia�.

Dobbiamo leggere lo sviluppo?
�Io viaggio molto per scrivere i miei libri, passo continuamente dal mondo dei ricchi a quello dei poveri e dico: ogni volta vedo un fossato che si allarga, diventa voragine. E' come se la distanza fosse pi� grande ogni anno, ogni mese, ogni giorno. E' spaventoso. Folle�.

Racconti.
�Due anni fa, ero sul confine somaloeritreo, in un campo profughi. Ho visto esseri nudi, buttati per terra come sacchi vuoti, crepare di fame, malaria, tubercolosi. Bene, nello stesso giorno sono volato a Addisa Abeba e da l� a Roma, dove mi hanno portato in piazza Navona. Era una sera pulita, color madreperla. I turisti ascoltavano musica, ballavano, bevevano vino dei Castelli. Allora ho pianto. Senza speranza. L�, in mezzo alla gente�

Come mai gli Usa sono stati colti di sorpresa?
�Non solo l'America. Tutto l'Occidente non ha voluto guardare in faccia la realt�. Si � cullato nell'illusione che la fine della guerra fredda fosse la fine di tutte guerre�.

Cos� siamo caduti nel torpore?
�Peggio. Ci � stato detto: se ci saranno turbolenze, saranno tutte fuori dal nostro mondo. Come al tempo dei Romani. Fuori dal Limes i barbari, dentro il Limes la civilt�.

Un inganno...
�Un'illusione. Utile a farci mandare avanti tranquillamente la macchina dei consumi. Per questo i giornali ci intontiscono di variet� e divertimenti. Per questo non mandano pi� corrispondenti nelle zone povere del mondo, per questo la nostra percezione del mondo diminuisce. Quando viaggiamo, persino la povert� ci � mostrata come attrazione turistica. E' disperante�.

Qualcuno aveva detto: attenti!
�Gi� Huntington aveva capito che la favola della fine dei conflitti era spazzatura, che questa nostra ricchezza non era eterna ma un fenomeno unico, precario, irripetibile. Ci ha spiegato che dietro alle religioni ci sono le civilt�, i costumi, le identit�, secoli di storia. Che c'� un magma irrazionale in movimento, roba che pu� creare rigetti reciproci e talvolta lo scontro�.

Ma qui ha fallito anche l'Intelligence.
�E' accaduto perch� tutti si sono cullati nel mito dell'invulnerabilit�. La commissione federale per la sicurezza aveva lanciato un allarme preciso, drammatico, ma nessuno l'ha voluta ascoltare. Incredibile. Nessuno, nemmeno i grandi giornali. Rileggere quel rapporto oggi fa paura. Spiega che questa cecit� non � affatto uno stato passivo. Il filosofo Karl Popper l'aveva letta bene: non � solo ignoranza. E' di pi�. E' il rifiuto volontario di capire�.

E adesso, baster� una risposta armata?
�Guai se ci si limitasse a questa. Sarebbe affidare il problema alla burocrazia poliziesca e militare. Invece qui bisogna capire. Bisogna usare questa tragedia per riflettere. Vogliamo o non vogliamo renderci conto che niente � pi� come prima? Vogliamo capire che anche se l'operazione militare avr� pieno successo, il problema di fondo resta l�, intatto nel suo potenziale destabilizzante?

Come nasce l'aggressivit� suicida?
�Esplode perch� parallelamente al senso di abbandono e di marginalit� cresce negli altri mondi un senso di orgoglio. E' il contraccolpo della decolonizzazione. Partiti i vecchi padroni, improvvisamente la gente comincia a pensare: la nostra cultura, la nostra tradizione, la nostra religione � fantastica, la migliore di tutte. Il passato ritorna. E allora, di fronte alla passata grandezza, la miseria del presente diventa improvvisamente intollerabile�.

Fondamentalismo?
�Non � cos� semplice. Spesso � solo un revival spontaneo dei simboli della tradizione. Un anno fa ero al Cairo e un amico egiziano mi ha invitato al club degli ingegneri. C'era la tecnocrazia locale, non era affatto un ambiente fondamentalista. Mi ha chiesto: noti nulla? Solo allora me ne sono accorto: tutte le donne portavano il velo. E lui: vedi, vent'anni fa nessuna di loro l'avrebbe messo. Oggi s�. Eppure non c'� nessun talibano che le obbliga. Lo fanno spontaneamente�.

Com'� fatto il terrorista globale?
�Non � pi� un povero fanatico affamato e diseredato. Tutto � cambiato. Nel terzo mondo cresce una giovent� dinamica, brillante, altamente educata, capace di padroneggiare la nostra tecnologia, ansiosa di fare qualcosa. Sono ragazzi usciti dal villaggio, che viaggiano, vedono il mondo dei ricchi e proprio per questo si sentono frustrati. E' qui che nasce la miscela micidiale di fanatismo e tecnologia che si � vista l'11 settembre�.

Gente cresciuta nel nostro mondo...
�Questi giovani magari mangiano hamburger e bevono Coca-Cola, ma non per questo amano l'Occidente dei ricchi. Gli americani faticano a capire questo fatto�.

Riesce a entrare nella testa degli attentatori?
�Quello che � accaduto in quelle teste non � affatto un mistero. La tradizione millenaria di quei mondi � costruita sulla mitologia della vita donata per la causa. Ma attenzione! Guai a ridurre tutto a una cosa islamica. In India Ghandi e i suoi discendenti sono stati sistematicamente eliminati da attentatori suicidi. Il Giappone ha conosciuto la stagione dei Kamikaze. E ancora oggi i cristiani d'Etiopia ti mostrano con orgoglio le foto dei figli morti in guerra�.

Non c'� un rapporto fra odio e Islam?
�Ma se il Corano � pieno di cristianesimo, di giudaismo, di cultura greca! Dentro puoi trovarci tutto e il contrario di tutto, esattamente come nella Bibbia. E' un tale assemblaggio di culture,e poi c'� tanto esoterismo, tanto non detto. Non c'� niente che ti aiuti a dire: ecco, il fondamentalismo nasce da questa o da quella frase�.

E l'Europa cristiana?
�L'Europa ormai non � pi� sinonimo di sola cristianit�. C'� un Islam che cresce. E' inevitabile. Il mondo cristiano invecchia, l'Islam � giovane. Questo non vuol dire che c'� un'invasione in atto. No, siamo noi europei che abbiamo bisogno dell'Islam per reggere con manodopera sottocosto alla competizione mondiale. Tutto questo allarme immigrati � francamente ipocrita�.

Ma la gente non � razionale.
�Vero. In tempi carichi di emozione pu� succedere di tutto. E' difficile per l'Europa accettare influenze altrui dopo aver dominato il mondo. Non sono cose che si digeriscono in una generazione sola�.

Paolo Rumiz