Comunità di S.Egidio


 

12/11/2001


Colombia, libero solo un ostaggio

 

Un'incontenibile gioia. E' questo il sentimento che regna tra i familiari di Gaetano Izzia (nella foto), il tecnico dell'industria dolciaria Carle&Montanari rapito in Colombia dai guerriglieri dell'Esercito di Liberazione Nazionale il 15 settembre 2000 e rilasciato la scorsa notte.

Adesso il giovane, 29 anni, originario di Gela ma residente a Rozzano, si trova all'ambasciata italiana a Bogot� per accertamenti medici. �Sono confuso � dice il fratello Francesco � ancora non mi sembra vero. Ma adesso che finalmente l'ho sentito, so che � vivo e presto sar� tra noi. Inizio a rendermi conto che un incubo � terminato�.

Gaetano Izzia ha perso una ventina di chili, ma nel complesso le sue condizioni non sembrano critiche.

Gioia mista a dolore invece per la moglie di Pietro Bocchiola e la sorella di Claudio Cellario, che rimangono nelle manidei rapinatori. I due, anche loro di Rozzano, erano partiti con Izzia alla volta del paese sudamericano per montare un macchinario per la lavorazione del cioccolato, sempre per conto della Carle&Montanari.

Hanno vissuto insieme la prigionia. Adesso, dalle parole dell'unico rilasciato, traspare il fatto che stanno bene, seppur debilitati. �Non so come definire questi momenti � afferma Ivana Cellario, sorella di Claudio � Vorrei poter riabbracciare mio fratello, e forse qualcosa si sta muovendo�. Un segnale di apertura, insomma.

�Finalmente Gaetano � tornato a casa � dice Flavio Garcia, direttore della Carle&Montanari � ma non ci fermiamo qui. Anzi, chiediamo al Governo di intervenire per questi nostri lavoratori rapidamente, come per i dirigenti radicali in Laos. Un ringraziamento, invece, va alla comunit� Sant'Egidio, che ci sta supportando in questo difficile frangente�.

Tuttavia, mentre si avvicina la fine del tunnel per i tre tecnici rapiti 14 mesi fa, il calvario � solo iniziato per Gian Luigi Ravotti, ingegnere genovese dell'Ansaldo Energia, che � stato prelevato dai guerriglieri dell'Eln poche ore prima del rilascio di Izzia.

L'uomo, che aveva appena concluso il suo lavoro, si stava preparando al rientro in patria quando, sull'autostrada che collega Anori e Amalfi, nella regione dell'Antioquia, � stato fermato dalle forze ribelli che controllano la zona.

�Sono molto rammaricata che sia avvenuto questo nuovo sequestro e che due nostri concittadini siano lontani da casa da oltre un anno. Stiamo operando affinch� tutto si risolva al pi� presto�, afferma Margherita Boniver, sottosegretario del Ministero degli Esteri.

Fabio Massa