Comunità di S.Egidio


 

12/11/2001

Un anno nelle mani dei guerriglieri
Operaio italiano liberato in Colombia

 

BOGOT� Gaetano Izzia, 28 anni, un operaio siciliano rapito il 15 settembre del 2000 nella regione di Medellin in Colombia e tenuto prigioniero dai guerriglieri dell�Eln, (Esercito di Liberazione Nazionale), il secondo gruppo armato colombiano attivo dal 1974, � stato liberato nella notte tra sabato e domenica. Decisiva � stata la mediazione della Comunit� di Sant�Egidio che da alcuni mesi tratta il rilascio dei tre operai della ditta �Carle e Montanari� di Milano: nelle mani dei guerriglieri sono ancora Claudio Cellario e Pietro Bocchiola. I tre operai lavoravano, quando sono stati sequestrati, a Rio Negro al montaggio di un macchinario per la produzione della cioccolata.

Per alcuni mesi si era persa traccia dei tre italiani rapiti. Nel giugno di quest�anno la Comunit� di Sant�Egidio, attraverso un contatto con la dirigenza politica dell�Eln, ha iniziato a lavorare all�ipotesi di un rilascio unilaterale per motivi umanitari, senza condizioni. I contatti si sono infittiti e hanno permesso, grazie alla presenza in Colombia dell�inviato della Comunit� Riccardo Cannelli, di giungere alla liberazione di Gaetano Izzi. Dopo la liberazione Izzia ha raccontato che �le condizioni di vita dei tre italiani durante il rapimento sono state accettabili, compatibilmente con la vita militare�. Dopo una serie di controlli medici a Bogot�, Izzia potrebbe rientrare in Italia gi� oggi. Gli ha parlato l�amministratore delegato della �Carle e Montanari�, Flavio Garcia: �Mi � sembrato molto tranquillo anche se stanco. E� un po� dimagrito, ma non � stato trattato male durante la prigionia Noi non abbiamo pagato nulla - ha precisato - siamo una piccola azienda, non potevamo permetterci delle grosse cifre�.

�Non abbiamo n� visto, n� sentito il Governo, lo Stato o il ministero degli Esteri in ben 14 mesi. Non hanno fatto nulla, nemmeno una lettera�: � lo sfogo di Ivana Cellario, il cui fratello Claudio � ancora prigioniero. �Sono contentissima per la liberazione di Gaetano Izzia - ha spiegato Ivana Cellario - � per� una vergogna che non si sia fatto niente. Quando ci sono persone che vanno, per puro turismo, in Yemen sapendo che rischiano di essere rapite il ministero degli Esteri si mobilita. Per i Radicali in Laos si � mossa perfino Margherita Boniver con una lettera di Berlusconi�.

Ore di angoscia anche per i familiari del tecnico genovese di �Ansaldo Energia� Gianluigi Ravotti, rapito sabato sempre dai guerriglieri dell�Eln). Ravotti, 46 anni, � sposato ed ha un figlio di dieci anni. I dirigenti dell�azienda non nascondono che si profilano tempi lunghi per la soluzione della vicenda.