Comunità di S.Egidio


 

23/11/2001

IERI DAVANTI A MONTECITORIO
Anziani in piazza: �Non mandate via chi ci aiuta a vivere�

 

Mai visto un corteo cos�, di persone di 75, 80, in qualche caso anche 90 anni, con accanto una ragazza con il velo, o un ragazzo con la pelle scura. In mille, curvi sotto il peso degli anni e degli acciacchi, hanno manifestato ieri davanti a Montecitorio con uno slogan semplice e doloroso, gridato e scritto sui cartelli: �Non impedite agli immigrati di aiutarci a vivere�.Certo, quella degli anziani scesi in piazza a Roma insieme con le famiglie e gli extracomunitari che li assistono non era un�iniziativa spontanea, giacch� a organizzarla era la comunit� di Sant�Egidio. E si sa che questa � decisa a mettere in atto una forte pressione per contrastare il disegno di legge gi� approvato dal Consiglio dei Ministri e da marted� prossimo sottoposto a un ciclo di audizioni. Ma di sicuro l�esigenza che ha mosso la protesta dei mille anziani � pi� che reale.

Chi altri se non gli extracomunitari ingaggiati in lavori domestici, di cura e accompagnamento, fornisce aiuto e assistenza a un comparto debole della popolazione - e per giunta in crescita sempre maggiore - come quello degli anziani? A chi, se non a loro, si possono rivolgere oggi quei 150mila italiani che non raggiungono neanche il tetto di reddito adeguato a poter stipulare un regolare contratto? Non ci sono altre �persone fidate� in cui gli anziani possano sperare per compiere il tratto pi� difficile e arduo del cammino della vita. E dunque, non � cos� assurda la richiesta, avanzata nella manifestazione di ieri, di una �sanatoria mirata�, cio� di una regolarizzazione degli immigrati gi� impiegati dalle famiglie e gi� inseriti nel mondo del lavoro. Anche perch�, a ben vedere, l�esigenza di non espellere gli �angeli custodi� extracomunitari � condivisa da molte famiglie, con figli piccoli, handicappati o genitori malati,

Dunque la categoricit� con cui il ministro Bossi ieri ha escluso la possibilit� di una sanatoria appare quanto meno frettolosa. E a dir poco ingenerosa sembra l�altra sua affermazione, riferita alle donne extracomunitarie: �Vengono chiamate come cameriere, poi fanno le ballerine�. Fortunate loro se davvero fosse cos�. La realt� � che a queste donne lontane da casa, obbligate dalla necessit� a lavorare a servizio, toccano molti compiti ingrati, tra cui quello di accudire le nostre povere solitudini.

Titti Marrone