Comunità di S.Egidio


 

23/11/2001

Manifestazione dei �nonni� a Montecitorio contro il ddl sull�immigrazione
�Non toglieteci i nostri angeli custodi�

 

�NON IMPEDITE agli immigrati di aiutarci a vivere�: � l'appello che lanciano i tantissimi anziani che ogni giorno, nelle loro case, vengono assistiti e curati da lavoratori stranieri. Per far sentire la loro voce e reclamare modifiche al ddl che rischia di privarli dei propri �angeli custodi� in mille hanno manifestato ieri pomeriggio a piazza Montecitorio. La protesta � stata organizzata dalla comunit� di Sant'Egidio che in una conferenza stampa ha illustrato gli emendamenti �necessari� affinch� il provvedimento sull'immigrazione varato dal Governo �non apra nuovi problemi per la qualit� della vita in Italia� lasciando senza aiuto almeno 150.000 pensionati. Gli anziani, che ieri pomeriggio nel corso della manifestazione incontreranno alcuni parlamentari, chiedono che venga consentito alle famiglie italiane di poter regolarizzare subito il rapporto di lavoro con i propri collaboratori domestici stranieri, sollecitano la revisione del tetto di reddito di 93 milioni annui per gli italiani che vogliono assumere regolarmente un lavoratore straniero (�una cifra non certo alla portata dei tanti pensionati che sono e saranno sempre pi� i beneficiari del lavoro straniero�) e auspicano il ripristino delle sponsorizzazioni, un ottimo canale per assumere persone di fiducia a cui affidare il delicato compito di cura di anziani, disabili, bambini.

Secondo un�inchiesta della Comunit� di Sant�Egidio, almeno 1 anziano su 10 ha un �angelo custode� straniero che si occupa di lui. La fascia pi� interessata � quella degli ultraottantenni (96 su 163 assistiti) e il 36,8 per cento degli anziani con stranieri � non autosufficiente. Per quanto riguarda la composizione familiare, oltre la met� delle famiglie � costituita da persone sole (60,4 per cento) e quasi 1 su 5 (17,2 per cento) da coppie anziane. Significativo � il fatto che ben 124 anziani, cio� il 76,1 per cento, hanno parenti che si occupano di loro.

Nessun abbandono dunque ma famiglie che, pur facendosi carico del proprio congiunto in l� con gli anni, non riescono a fornirgli gli aiuti necessari contando solo sulle proprie forze. Tra gli immigrati coinvolti, 57 lavorano a ore, 69 a orario continuato, 12 non hanno un rapporto di lavoro ma risiedono in casa degli anziani (instaurando una sorta di alleanza tra deboli: �ti faccio compagnia la notte in cambio di ospitalit�) e altri 7 collaborano in maniera pi� occasionale.